sabato 31 ottobre 2009

Solitari Italiani alla MiniTransat 6,50 - RICCARDO APOLLONI

Erano giorni che aspettavo che Riccardo ci scrivesse qualcosa di suo pugno per dare una sbirciatina indiscreta ............. dal suo sito http://www.iomibarcameno.it/ :


"
Taglio la linea d'arrivo con la morte nel cuore.
C'è un nuovo demone che mi tormenta.
L´ho battezzato "lo Sfizio".
Lo Sfizio ha il volto scavato, olivastro, capelli radi e scuri. Fuma una perenne sigaretta. Di notte ne posso sentire l'odore.
Lo Sfizio mi ha giocato di fino. L'ha presa alla lontana.
Di giorno mi ha incitato.
"Proviamoci, mancano solo 200 miglia. Si può fare. Francisco non è lontano, almeno non troppo. Francisco rallenterà di sicuro, appagato per la vittoria in generale"
Di notte mi ha tenuto compagnia. E' l'ultima notte d'aliseo, penso. Notte stellata e ventosa. Io barro, la barca plana contenta. Ho l'umore alle stelle.
Poi vorrei rallentare. "Tieni duro, tieni duro" mi imbroglia la testa.
Quando rompo il timone lo Sfizio si eclissa, per un po'.
Forse ha capito che mi spegnerò da solo e mi lascia fino al tramonto con i mie casini: domare la barca impazzita e non rallentare, almeno non troppo. Continuo a esaurire le pile.
Sono stanco e svuotato. Niente arrivo in volata ed ancora una notte per mare. 60 miglia all'arrivo.
Poi il vento cala e il mare si fa tranquillo. Lo "Sfizio" ritorna e mi culla. "solo 60 miglia, solo 50, solo 40, dormi tranquillo". La notte si fa dolce, la barca si lascia portare, il pilota lavora. Sono felice in cuccetta "è fatta". Mi godo la notte. L'ultima notte.
Poi la sua risata beffarda esplode nella mia testa. Copre il rumore dell'onda. Di un onda bonaria buona a fraci giocare i bambini su tavolette di schiuma. La barca si impunta, si gira. Lo Sfizio ride di gusto.
Salto fuori dalla mia felicità e non capisco. Poi vedo l'ombra nera delle palme che si allungano sul mare. "incagliato, spiaggiato"
Ammaino le vele e chiudo il tambucio prima di lasciare la barca. Cammino con l'acqua alle ginocchia fino alla riva, poi mi volto e vedo la barca, la faccia olivastra dello Sfizio e la brace della sua perenne sigaretta. La sua risata grassa copre il rumore del mare.
Finita. Finita.
No non può finire cosi'. La regata è finita, persa, buttata. Ma la barca no, non posso lascairla così.
I due tizi che mi vengono incontro sulla spiagga sono sbalorditi quanto me. Ma capiscono in fretta. La marea monterà poco dopo l'alba. A poco da quì c'è un piccolo gruppo di barche da pesca.
Sono due ore di tregua. La barca incagliata ed io bevo un caffè con i due tizi aspettando i primi cenni di vita dell'alba.
Alle sei sono alle barche da pesca a chiedere aiuto.
Parlo un improbabile spagnolo "il barco, un cordo". Poi disegno
sulla sabbia una barca con un albero lungo in modo spropositato ed un bulbo piccolo piccolo. Una corda parte dalla testa dell'albero e finisce ad una seconda barca. La corda è tesa.
L'uomo più anziano guarda il disegno e capisce.
Alle sette una barca da pesca tira il Mavie dall'albero e dieci mani lo spingono via dalla battigia.
La barca inclinata sul fianco riprende a galleggiare.
Tira capitano, tira ora, tira fino al largo.
Nuoto dietro la barca. Il fiato mi esplode quando risalgo a bordo e rido. Rido più forte che posso e batto i pugni sulla coperta.
Alle otto la barca galleggia tranquilla alla boa e facciamo festa sulla spiaggia.
Gente splendida!
Ci vorranno 48 ore per riprendere il mare.
Si Sfizio, la regata è andata, perduta. Il sogno incrinato. Ma il viaggio è salvo.
Ripartirò al tramonto per queste ultime 30 miglia di mare. Voglio navigare ancora di notte per fare pace col mare e la mia coscienza. Per parlarti demone, lo so che mi tormenterai a lungo, che mi terrai compagnia ancora. Non sei il solo, non sarai l'ultimo."

GRAZIE RICCARDO !!
(questo post è dedicato ad Adele Dede Gagliardi ndr)

MELGES 24 WORLD CHAMPIONSHIP: POCO VENTO NELLA QUARTA GIORNATA DI REGATE


La quarta giornata di regate nella acque antistanti Annapolis (USA) ha messo a dura prova i 51 equipaggi in gara per il titolo iridato.

Le condizioni del vento, ancora molto leggero e ballerino, hanno costretto il Comitato a rimandare la partenza di circa un’ora e mezza. La prima regata (settima prova dall’inizio del Campionato Mondiale Melges 24), parte intorno alle ore 12.00 locali, le 17.00 in Italia, con vento intorno ai 5 nodi, estremamente instabile. Ad avere la meglio sul traguardo saranno gli italiani di Uka Uka Racing (timoniere Lorenzo Bressani), seguiti da due team statunitensi: Wild Child (timoniere Henry Filter) e WTF (timoniere Alan Field). A seguito di un ulteriore calo di intensità del vento, il Comitato di Regata decide saggiamente di rimandare tutti in porto.

L’unica regata disputata è stata tuttavia sufficiente per rimescolare le carte in classifica generale. Joe Fly (timoniere Gabrio Zandonà, tattico Daniele Cassinari), penalizzato dalle condizioni difficili, conclude la prova diciassettesimo. Mantiene così un posto sul podio, ma scende dalla prima alla terza posizione, con 32 punti. Il locale Chris Larson su West Marine Rigging/New England Ropes, con un dodicesimo posto di giornata, che scarta, riagguanta la leadership, con 22 punti, mentre i norvegesi di Full Medal Jacket (timoniere Eivin Melleby), si portano al secondo posto, con 28 punti.

Per oggi sono in programma tre prove, meteo permettendo, al fine di recuperare la prova annullata e mantenere il programma generale del Campionato, che prevede il completamento di una serie di dodici regate. La conclusione sabato 31 ottobre.

“Siamo parzialmente contenti del risultato, perché anche se non abbiamo avuto fortuna, abbiamo portato a termine una bella regata in rimonta”, commenta Gabrio Zandonà (timoniere), “Certo le condizioni di regata sono state veramente al limite del consentito. Il morale resta comunque alto e speriamo in condizioni migliori per le prossime due giornate".

CLASSIFICA PROVVISORIA
1-55/ USA 655-West Marine Rigging / New England Ropes-LARSON-5-2-6-4-2-3-[12]-22.00
2-34/ NOR 804-Full Medal Jacket-Melleby-8-4-4-[22]-5-1-6-28.00
3-37/ ITA 777-Joefly-Zandonà-6-[18]-3-1-1-4-17-32.00
4-67/ ITA 787-UKA UKA racing-Bressani-26-10-1-2-4-[30]-1-44.00
5-65/ ITA 765-FANTASTICA-Celon-[23]-23-8-5-6-2-5-49.00
6-51/ USA 751-Quantum Racing / Gill Race Team-Hutchinson-1-[38]-14-10-10-7-8-50.00
7-13/ ITA 803-Gullisara-fracassoli-9-1-10-13-8-14-[35]-55.00
8-49/ USA 749-FULL THROTTLE-Porter, Brian-2-12-5-12-12-13-[21]-56.00
9-17/ USA 587-WTF-Field-4-7-11-18-14-[22]-3-57.00
10-53/ USA 553-Event’s Clothing/Atlantis-Hardesty-19-3-2-7-7-[37]-22-60.00

EQUIPAGGIO JOE FLY ITA – 777
Gabrio Zandonà (timoniere)
Daniele Cassinari (tattico)
Andrea Felci (randista)
Giovanni Maspero (drizzista)
Nicolas Dal Ferro (prodiere)

Melges 24 Worlds 2009, il giorno di Blu Moon


Annapolis, 30 ottobre 2009 - S'illumina di Blu Moon il cielo di Annapolis dove, sullo sfondo dell'ennesima giornata avara di vento, sono passate in archivio l'ottava e la nona prova del Campionato Mondiale Melges 24.

L'equipaggio di Franco Rossini, sino ad ora protagonista di una serie in chiaro scuro, ha infatti dato un senso compiuto alla sua partecipazione, vincendo entrambe le manche disputate nel corso del pomeriggio statunitense. Una doppia affermazione valsa il titolo di Boat of the Day, utile a migliorare sensibilmente la situazione di classifica. Il team elvetico, che tra le boe regata sotto il guidone del Lugano Yacht Club, è infatti risalito al settimo posto dopo essere finito fuori dalla top ten a causa dello scivolone generato dall'OCS di ieri.

Una delusione, quella provocata dalla conseguente squalifica, che ha rappresentato un punto di svolta importante per il team guidato da Flavio Favini, andato incontro alla penultima giornata dell'appuntamento più importante della stagione con la determinazione di chi, pur sapendo di non poter più lottare per il successo assoluto, non si accontenta di un ruolo da comprimario.

Presupposto che, supportato da una condotta di gara brillante e da scelte tattiche ineccepili, ha permesso a Blu Moon di tenere testa tanto al leader della classifica West Marine Rigging, quanto ai campioni del mondo uscenti di Uka Uka Racing. Proprio gli uomini di Lorenzo Bressani sono da questa sera terza forza del Mondiale dietro al già citato scafo di Chris Larson e a Joe Fly di Gabrio Zandonà e Daniele Cassinari.

Per conoscere la classifica finale del Mondiale Melges 24 2009, e scoprire se Blu Moon riuscirà a muovere qualche altro passo verso l'alto, bisognerà aspettare sino al tardo pomeriggio di domani. Gli equipaggi sono infatti attesi nella Chesapeake Bay per l'ultimo giorno di regate. Il Comitato spera nell'affidabilità dei bollettini meteo - sono annunciati venti da sud tra i 15 e i 10 nodi - per completare il programma della manifestazione con lo svolgimento di tre prove.

Al Mondiale Melges 24 2009, organizzato dall'Eastport Yacht Club, stanno prendendo parte cinquantadue imbarcazioni, provenienti da Stati Uniti, Italia, Svizzera, Francia, Germania, Canada, Olanda, Gran Bretagna e Norvegia.

Il commento del giorno
Sébastien Col - Blu Moon Sailing TeamSébastien Col, tattico di Blu Moon: "Finalmente possiamo dire di aver vissuto una giornata davvero positiva. Le condizioni erano impegnative, ma molto simili a quelle incontrate nel corso dell'ultimo allenamento svolto prima dell'inizio del Mondiale. Ad aiutarmi nelle scelte tattiche è stata l'esperienza di Flavio (Favini, ndr) che già lo scorso anno aveva regatato da queste parti sempre a bordo di Blu Moon. Guardando la classifica non si può fare a meno di notare che i primi sono piuttosto distanti, ma con ancora tre prove da disputare siamo motivati a fare del n
ostro meglio per scalare qualche altro gradino".

Vela - Ulysse Nardin firma il tempo per lo Yacht Club Cortina d\'Ampezzo

Milano, 30 ottobre 2009 – Dalla passione condivisa per il mare, l'eleganza e l'esclusività nasce l'incontro tra Ulysse Nardin Italia, Bartorelli Gioiellerie e Yacht Club Cortina d'Ampezzo nel nome del nuovo segnatempo Maxi Marine Diver YCCA – Bartorelli Edizione Limitata.

Prodotto in soli 30 esemplari e disponibile in esclusiva presso Bartorelli Gioiellerie (unico concessionario ufficiale delle serie limitate che festeggerà a breve l'apertura di una nuova boutique proprio a Cortina d'Ampezzo) il Maxi Marine Diver YCCA – Bartorelli Edizione Limitata è realizzato con cassa in acciaio inossidabile trattata ed indurita e nel colore nero DLC (diamond - like – carbon). La stessa tonalità cromatica caratterizza il quadrante decorato con onde per un impatto estetico rafforzato ulteriormente dalla lunetta nera unidirezionale. Il colore azzurro, lo stesso del guidone YCCA è stato scelto per le lancette dei due sub-quadranti della riserva di carica e dei secondi, in cui campeggia anche il logo del Club.

Il guidone dello YCCA è presente anche su uno degli elementi in ceramica, lo stesso materiale scelto per la chiusura deployante, del cinturino in caucciù.

Il cuore del Maxi Marine Diver YCCA – Bartorelli Edizione Limitata è un meccanismo a carica automatica con riserva di carica di 42 ore racchiuso in una cassa di 42,7 millimetri ed impermeabile fino a 200 metri. Il vetro è zaffiro antiriflesso così come il fondello su cui viene riportato il nome Bartorelli.

Prima giornata deln XX Campionato Autunnale


Domenica 25 Ottobre si è svolta la prima giornata del XX Campionato Autunnale organizzato dal Circolo Nautico NIC. Al Campionato partecipano 25 imbarcazioni provenienti dai Circoli di Catania, Messina e Trapani, suddivise nelle due categorie della Crociera/Regata e della Gran Crociera, cioè delle imbarcazioni più performanti e delle imbarcazioni più crocieristiche.

La prima prova della prima giornata iniziava con un vento di circa 20 nodi proveniente da Est-Nord-Est e mare formato. Le condizioni ambientali favorivano le imbarcazioni più grandi che già dai primi bordi prendevano il largo. Si mettevano quindi in evidenza Zenea Takesha di Lia, Vega del messinese Galetti, VAG2 di Galassi e Flan O’B. Di Longo. Nel corso della regata però l’imbarcazione Zenea Takesha, che conduceva in tempo reale, aveva un problema durante un’alzata di spi che la costringeva al ritiro. Vinceva quindi la regata in tempo compensato VAG2 di Galassi, che si aggiudicava anche il Trofeo intitolato ad Elio Belardini, indimenticato velista catanese, seguito da Vega di Galetti e Flan O’B. di Longo. Fra le imbarcazioni più piccole ottima prestazione di Buricchia Kammelasoru di Emaldi, che arrivava a ridosso delle imbarcazioni più grandi nonostante un incidente nel primo lato di poppa e sopravanzava Mizar del messinese Gentile e Ghost di Giuffrida.

Nella categoria Gran Crociera, la competizione si svolgeva essenzialmente fra quattro barche: Stand by me di Pipitone, Marinda di Consoli, Mollichina di Francese e SIF del messinese Fiannacca. Alla fine prevaleva nettamente l’ottimo equipaggio di Stand by me di Pipitone su Marinda di Consoli e Mollichina di Francese.

Nella seconda regata il vento calava a 10-12 nodi mentre il mare rimaneva molto mosso. Questa situazione favoriva ulteriormente le imbarcazioni più grandi e potenti che soffrivano di meno il moto ondoso. In classe Crociera/Regata prevaleva alla fine in tempo compensato il sempre ottimo Squalo Bianco di Costa che riusciva a prevalere sui suoi avversari dopo l’incidente della prima prova che gli aveva fatto perdere molte posizioni. Al secondo posto si piazzava Zenea Takesha di Lia ed al terzo VAG2 di Galassi, che, dopo questa prova conduce la classifica generale. Al secondo posto in classifica generale si piazza, alla fine della prima giornata, la regolare Vega del messinese Galetti, seguita da Squalo Bianco di Costa.

Fra le imarcazioni più piccole della Categoria Crociera/Regata, nuova affermazione del collaudato equipaggio di Buricchia Kammelasoru di Emaldi che è anche l’unica imbarcazioe di queste dimensioni che giunge al traguardo. Fra le imbarcazioni più piccole quindi nettamente al comando in classifica generale Buricchia Kammelasoru di Emaldi, seguita da Mizar di Gentile e da Ghost di Gentile.

In classe Gran Crociera, si assisteva ad un’altra netta affermazione di Stand by me di Pipitone, davanti a Marinda di Consoli e SIF di Fiannacca. In classifica generale al primo posto Stand by me di Pipitone, seguito da Marinda di Consoli ed al terzo posto ex equo SIF di Fiannacca e Mollichina di Francese.

Nella stessa giornata si è disputata la prova di warm up del I Campionato Autunnale Optimist, che ha visto prevalere il catanese Di Bella, seguito da Scattareggia e da Sanfilippo.

Le prossime prove del Campionato Autunnale saranno l’8 Novembre quando scenderanno in acqua anche delle imbarcazioni che non hanno potuto partecipare a queste prime prove.


Nuovo sito di Azzurra online


Siamo lieti di annunciarvi che il nuovo sito di Azzurra è disponibile online su www.azzurra.it .

Vi invitiamo inoltre a visitarci su Facebook (Azzurra_su_Facebook) e diventare fan di Azzurra, per dare il vostro supporto al team durante la Louis Vuitton Trophy a Nizza.

Non appena la squadra inizierà ad allenarsi, sia il sito internet che la pagina di Facebook verranno aggiornati giornalmente con foto, video e notizie.

Nel frattempo saremo lieti di ricevere i vostri commenti e le vostre opinioni.

Buon lavoro e a presto!

VELA - BRONZO A BERLINO PER I GIOVANI AZZURRI DELL’OPTIMIST


28 ottobre - Si è svolta sul Wansee il piccolo lago alle porte di Berlino, la 22 edizione del Meeting internazionale di Berlino per gli Optimist a squadre: una tappa fissa per il team italiano che partecipa a tale evento sin dal 1991.
La squadra 2009 era composta da Jacopo Fanti del CV Amici della Vela di Cervia, Giacomo Ferrari della LNI di Ostia, Ettore Botticini del Cv Talamone, Carlotta Omari della SV Barcola Grignano e da Alessio Paolucci del Sailing Club di Bracciano.
Purtroppo nella giornata di sabato 24 non si è potuto regatare a causa della totale assenza di vento e come capita nelle competizioni a squadre gli organizzatori hanno dovuto modificare il formato della manifestazione passando a due soli gironi eliminatori ed ad uno finale con le migliori due per gruppo.
Nel nostro raggruppamento abbiamo incontrato dapprima la Norvegia campione d’Europa a Ledro nell’agosto scorso da cui siamo stati battuti sul filo di lana poi abbiamo infilato 5 vittorie consecutive con Turchia, Inghilterra, Germania, Stati Uniti e Ucraina, siamo infine stati sconfitti dalla seconda squadra tedesca ma ormai avevamo passato il turno ed eravamo cosi nel girone finale.
Qui il primo incontro con i danesi ci ha visto vincenti ma due sconfitte con Germania 2 e Turchia ci hanno relegati al terzo gradino del podio. Un risultato soddisfacente alla luce del sempre alto livello della manifestazione che raccoglie le migliori formazione d’ Europa e dello scarso affiatamento che ci costringe a regatare più di istinto che di tecnica.
Il risultato ribadisce il forte interesse per le competizioni a squadre dei nostri ragazzi e dei loro allenatori.
La squadra era seguita dal tecnico Massimo Giorgianni e dal team leader Giuseppe Devoti.

VELA - MELGES 24: VOLVO WINTER CUP


27 ottobre - L’ultimo week end di ottobre regala scorci e temperature mozzafiato creando la cornice ideale per la seconda tappa della Volvo Winter Cup, il Campionato Invernale dei Melges 24. Dopo la prova sull’Adriatico, a Cattolica, la flotta si è trasferita sul Lago di Garda, al Circolo Vela Torbole dove 17 equipaggi sono scesi in acqua affrontandosi in tre prove sul tradizionale percorso a bastone. Accanto ai Melges 24, per l’occasione anche il debutto ufficiale dei D-One.
Melges 24
Tre prove, dicevamo per i Melges 24 che nell’ultima giornata soffrono un po’ la mancanza del solito vento di Torbole. All-in, armato dall’Amante Sailing Team e condotto da Pietro Sibello, si aggiudica, con un terzo, un primo ed un secondo posto, la prima delle due tappe in programma a Torbole nell’attesa di tornare sul Garda il 7 e l’8 novembre prossimi. Al secondo posto chiude Maidollis (7-2-3) di Luca Perego (Circolo Vela Gargnano) mentre il bronzo è di Chimera (2-7-4) di Angelo di Terlizzi per i colori di C. C. Barion.
D-One
A Torbole la prima regata del Devoti D-one, barca monoposto dotata di terrazze laterali che aiutano a mantenerne il controllo, in grado di esprimere altissime prestazioni in tutte le andature, grazie ad una potente randa di 11 metri quadri completamente steccata ed al gennaker di 15 mq.
Vincitore di prova e classifica Andrea Gianmarini di Porto S. Giorgio. Secondo classificato, sia nella triple point sia nella classifica generale Alberto Ferrari, terzo Silvio Santoni e quarto Andy Rice.

venerdì 30 ottobre 2009

Solitari Italiani alla MiniTransat 6,50 - ANDREA ROSSI


Continuando a curiosare nei siti dei solitari italiani per rubacchiare le loro storie mi sono imbattuto in Andrea Rossi e nel suo sito http://jrata.wordpress.com/ :
"Grazie a tutti per il grande aiuto e sostegno dimostrato a questo mio pazzo progetto. Sono a Bahia, ce l´ho fatta e non sembra ancora vero. Ieri è stata la giornata la più emozionante della mia vita, l’arrivo di una Transat650 è un esperienza unica.L’avvicinamento alla costa illuminata sotto Spi con vento attorno ai 15 nodi, dopo una giornata di groppi e temporali (sembrava essere in bretagna), mi ha permeso di recuperare le poche miglia di distacco che Brice mi dava da ormai quasi 10 giorni. Si perchè da dopo il Pot au Noire sino alla fine abbiamo fatto una mini flotta composta da Mathieu (Zygomar SUI-615), Brice (Bahia FRA-671) ed il sottoscritto. È stato bello navigare assieme in quanto céra sempre una voce dall’altra parte del VHF e a volte abbiamo parlato per ore e ore, prima di argomenti legati alla navigazione, poi via via sempre di argomenti più stupidi… Brice e Mathieu non erano al Top delle loro potenzialitá, il proto di Mathieu accusava un sacco di avarie e quindi teneva il nostro passo, mentre Brice aveva problemi a navigare su mure a dritta, visto che aveva una pala del timone danneggiata.Abbiamo comunque tirato e spinto sino alla fine anzi, navigando assieme si era piú portati a spingere per prendere anche solo poche miglia all’altro.Torniamo però all’arrivo… Mathieu che é sempre stato avanti passa il traguardo in piena notte, con tutti i problemi di un atterraggio in notturna, mentre io e Brice raggiungiamo la costa proprio nelle prime ore dell’alba, il sole si alza e la skyline di Bahia ci appare… bellissima! Entriamo nella baia de todos os santos e sembra di essere sul lago, niiente onda e ci si deve mettere a tirare bordi di bolina in 12 nodi d’aria. Vedo un motoscafo che mi raggiunge a tutta velocità, e il mio amico Gaetano (GRF91, ITA-437), che è stato sveglio tutta la notte per aspettarmi e venirmi in contro… Mi scatta delle foto e mi segue sino a passare l’arrivo. Taglio il traguardo e sento 5 anni di tensione e preoccupazioni che mi scivolano via di dosso… incredibile ce l’ho fatta davvero… dal Ceresio a Bahia, con un barchino più piccolo di un Surprise.Un gommone mi raggiunge, tolgo le vele e mi trascinano all’interno della diga foranea… Sento prima la canzone della Transat e subito dopo mettono la mia canzone, Akuadulza di Davide Van De Sfroos. Dal pontile parte una scarica di fuochi d’artificio e scorgo una gran massa di persone che mi attendono, ci sono tutti… Lascio scarrocciare la barche senza pensare a niente, senza parabordi, senza ormeggi e trovo tutti ad aiutarmi, fermano la barca mi fanno scendere e dopo baci, abbracci e lacrime, intanto che Annabelle della Classe Mini650 mi porta il tradizionale piatto di frutta e Caipiriña, gli amici pensano alla mia barca, poi chiaramente mi sono addosso e mi lanciano di forza in acqua… altra tradizione della Transat650.Le ore che seguono le passiamo a raccontarci le nostre avventure, davanti a piatti di carne, frutta esotica e Caipiriñe… Le serate poi sono all’insegna delle feste ed ogni sera sembra non finire mai. Le barche sono abbandonate in uno stato pietoso, le vele ancora in coperta, dentro il solito macello… ma c’é tempo per questo.Nei prossimi giorni inseriró un post che racconterá come si é svolta la mia Transat, ma vi annuncio che le supposizioni fatte da Simon sul mal funzionamnto del pilota erano azzeccate!Vi ringrazio ancora tutti per gli innumerevoli messaggi, sms, e commenti inviati e mi scuso se non riusciró a rispondere a tutti. Simon ha fatto un ottimo lavoro con il blog e non avevo dubbi!A presto dunque e grazie mille ancora a tutti!
Andrea"

Telecom Italia sempre in testa aumenta il vantaggio sugli avversari


29 ottobre 2009 - Giovanni Soldini e Pietro D'Alì a bordo di Telecom Italia aumentano il vantaggio sugli avversari, undici giorni dopo la partenza della Solidaire du Chocolat, la prima transoceanica dalla Francia al Messico riservata ai Class 40.Al rilevamento delle h 13 (italiane) la coppia di velisti italiani ha 73,5 miglia di vantaggio su Initiatives-Novedia (De Lamotte-Hardy) e 76,1 miglia su Cheminées Poujoulat (Jourdren-Stamm). In queste ore Telecom Italia, la più veloce tra i sedici Class 40 rimasti in gara, sta navigando di bolina larga con 20 nodi di vento a 10-12 nodi di velocità. Previsto da domani sera l'arrivo di una nuova, violenta depressione che si sta formando al largo della Florida e che sarà seguita subito dopo da un'altra più piccola. Per meglio posizionarsi rispetto al fronte freddo e ai forti venti da sud ovest in arrivo, il gruppo di testa, tra cui Telecom Italia, sta puntando verso sud.Nel frattempo, giornata di tregua per Soldini e D'Alì che si dedicano a piccoli lavori di manutenzione a bordo. Racconta Soldini: "Stiamo cercando di posizionarci a sud per la depressione che arriverà nelle prossime ore. Per i prossimi due tre giorni avremo del sud-ovest quindi saremo sempre di bolina. Cerchiamo di controllare gli avversari che sono alla nostra sinistra. Speriamo di superare bene la depressione che ci aspetta e di arrivare presto ai Caraibi". Ancora 3280 miglia (su 5000) da percorrere per Telecom Italia fino all'arrivo a Progreso (Yucatan).

VELA MELGES 24 WORLD CHAMPIONSHIP: JOE FLY GUIDA LA CLASSIFICA


Terza giornata di regate ad Annapolis, sulla costa nordorientale degli Stati Uniti. La Chesapeake Bay aveva in serbo ancora, per i 51 equipaggi a caccia del titolo iridato, vento leggero e molto instabile (6 nodi da 305° nella prima prova, 8 nodi nella seconda da 320°).
Il team Joe Fly si è rivelato ancora grandissimo protagonista, mettendo a segno un primo e un quarto posto. Grazie anche al conteggio dello scarto, l’equipaggio italiano guidato da Gabrio Zandonà, con Daniele Cassinari alla tattica, sorpassa così West Marine Rigging/New England Ropes (USA) e raggiunge brillantemente il vertice della classifica generale, ad un punto di distanza dai secondi. Al terzo posto, con sei punti di distacco dagli americani, seguono i norvegesi di Full Medal Jacket (timoniere Eivind Melleby).
La cronaca di Andrea “Tano” Felci (randista Joe Fly):
“La giornata è stata caratterizzata da continui buchi di vento e oscillazioni, condizioni molto insidiose. Nella prima prova, ci siamo ritrovati in una partenza piuttosto affollata, ma l'intuizione tattica di andare a destra si rivelava vincente e in breve ci siamo trovati nelle posizioni di testa. Notevole il distacco tra le prime quattro barche e il resto della flotta. Per i primi due lati del percorso, ci siamo mantenuti in seconda posizione, ma durante la seconda bolina riuscivamo a sorpassare il leader, Chris Larson (West Marine Rigging/New England Ropes), per poi andare a vincere con sufficiente margine, nonostante l'improvviso calo di vento che costringeva il Comitato ad accorciare il percorso di regata.
La seconda prova ci ha visti partire bene, ma subito venivano ripresi dal gruppo a causa di un'improvvisa raffica di vento proveniente dalla sinistra del campo di regata. Non ci siamo persi d'animo e abbiamo tenuto duro riuscendo ad arrivare alla boa di bolina a ridosso dei primi dieci. Il morale si è subito ripreso e abbiamo guadagnato l’ottava posizione. Ancora un'esemplare seconda bolina dal punto di vista tattico ci portava in prossimità dei primi tre. Da quel momento in poi Larson, in terza posizione, cominciava a sentire il fiato sul collo e ci controllava da lontano facendo sì che il nostro quarto posto rimanesse tale fino al traguardo.”

Dahlia Tv a bordo della Barcolana


350 mila spettatori sulle rive del golfo di Trieste, la Bora che non si presenta all’appuntamento, una linea di partenza difficile tra Barcola e il Miramare, affollata da 1789 barche di ogni dimensione. Un primo lato di bolina dal bordeggio essenziale dove arriva un atteso Maestrale di 10 –12 nodi, poi la seconda boa e un ultimo lato del percorso con Maxi Jena che, dopo sette anni di secondi posti, taglia per prima il traguardo, seguita da Idea Estel e da Tuttatrieste Vitrani. Questo ancora una volta lo spettacolo offerto dalla Barcolana, giunta alla sua 41a edizione. Uno spettacolo che le telecamere di Dahlia Tv hanno catturato domenica 11 Ottobre a Trieste e che sarà trasmesso domani Venerdì 30 Ottobre alle 19.15 nel corso di uno speciale di Onboard Magazine su Dahlia Tv.
A ripercorrere la storia della regata più affollata del mondo saranno il backstage e i racconti di banchina, insieme alle interviste ai campioni di casa: Vasco Vascotto che con un equipaggio di amici velisti a bordo del TP52 ha messo in fila tutte le barche della sua categoria e un buon numero di supermaxi, festeggiando nel migliore dei modi i suoi 40 anni, Mauro Pelaschier per l’occasione al timone dell’Elan 410 Aria e Stefano Rizzi, trimmer del Maxi Esimit Europa.
In chiusura l’intervista a Gabriele Olivo, l’unico italiano ad aver partecipato all’ultima edizione della Volvo Ocean Race, a Trieste impegnato a bordo del VO70 Intermatica. Olivo racconta, attraverso il suo libro, l’esperienza al limite e i segreti del monotipo oceanico con cui ha fatto il giro del mondo.

H22: KIKKIO DI ALBERTO VALLI VINCE LA TAPPA DELL’ITALIA CUP


Mandello Lario (Lecco), 26 ottobre – Brillante affermazione di Alberto Valli nella penultima tappa dell’Italia Cup della classe H22 disputata a Mandello Lario sul ramo lecchese del lago di Como con la regia della Lega Navale Italiana di Mandello. Il timoniere veronese ha portato il suo "Kikkio" (per i colori del West Garda Yacht Club Padenghe Bs) sul gradino più alto del podio grazie a due successi parziali e a un quinto posto nella prima delle tre prove disputate. Un successo più che meritato per Valli – presidente della classe H22 – inseguito da tempo e dovendo spesso ingoiare bocconi amari con secondi posti in carniere. Stavolta però è arrivata la vittoria malgrado gli attacchi decisi di "Spirit of Nerina" portata in questo week end da Mirko Bargolini e da Mintakino dell’erbese Davide Casetti con il comasco Roberto Spata alla tattica. La lotta per il successo si è ristretta proprio su questi tre team separati alla fine da un solo punto a dimostrare come il risultato finale sia stato incerto sino alla fine.Ora, neppure il tempo di ripiegare le vele che incombe la prova finale dell’Italia Cup in programma sabato 31 e domenica 1 novembre a Lecco con il 35° Campionato Invernale Interlaghi.

VELA - MARCO BEGALLI FA SUA ANCHE LA COPPA ITALIA FORMULA WINDSURFING


Il fresco campione nazionale FW, Marco Begalli, aggiunge un altro trofeo alla sua ricchissima bacheca. Marco infatti si è aggiudicato anche la Coppa Italia FW, che prevedeva appunto nel Campionato Nazionale di Cagliari la terza e ultima tappa, dopo Ravenna e Gallipoli.Per il campione romano si tratta del secondo successo in Coppa Italia, dopo la vittoria nell’edizione inaugurale del 2004. In seconda posizione il grandmaster Massimo Masserini, tornato alla ribalta delle regate superando i problemi della scorsa stagione e riproponendosi al vertice assoluto. Terzo, quarto e quinto posto per altri tre atleti del Lazio, regione che da sempre fa man bassa in questa competizione: Emanuele Arciprete (migliore nella categoria pesi leggeri), Alessandro Giovini e Andrea Volpini. Primo juniores Maurizio Farigu e migliore donna Ilenia Sassi.

VELA - A NUMANA GLI SB3 DANNO SPETTCOLO


27 ottobre 2009 – Prima tappa del Campionato Invernale Laser SB3 di Numana in provincia di Ancona, in un week end caratterizzato da condizioni meteo molto variabili. Nella prima giornata i regatanti sono dovuti rimanere a terra a causa di avvisi di burrasca e venti oltre i 35 nodi, ma fortunatamente le condizioni sono nettamente migliorate la domenica, con il campo di regata che ha regalato una giornata eccezionale, sole e vento da 15 a 18 nodi: condizioni ideali per il Laser SB3.Tre regate disputate, con continui cambi di posizione alla guida della classifica, ma alla fine ha avuto la meglio Vincenzo Graciotti che, con il suo "Città di Numana", con l’olimpionico Andrea Trani alla tattica e Camillo Zucconi alle scotte, giocava in casa ed è riuscito a conquistare la prima tappa dell’invernale con un quarto un primo e un secondo nelle singole regate. In seconda posizione si piazza il regolarissimo "Mostrilla", di Luca Zucklic (3-3-2) e in terza giunge, Coating Team ,di Luca Maitan. (1-5-4).Il campionato invernale Laser SB3 di Numana è organizzato dallo "Yacht Club Riviera del Conero". La prossima tappa è il 21-22 Novembre 2009.

giovedì 29 ottobre 2009

Solitari Italiani alla MiniTransat 6,50 - Daniela Klein

dal blog di Daniela Klein http://danielaklein.blogspot.com/ un'altro "assaggio" di questa straordinaria umanità rappresentata dai navigatori solitari italiani:
"É fatta. Bahia. É un sogno grandissimo che si é realizzato. É difficile dire in poche parole tutto quanto e non so da dove cominciare a raccontare. Adesso a getto posso dire che a 24 ore dall'arrivo ho ancora addosso forte l'onda di felicitá dell'essere arrivati, dell'avercela fatta, l'abbraccio delle persone che amo e degli amici che hanno vissuto con me questa che é veramente una enorme avventura. Sta notte ho dormito in un letto vero, ho fatto una doccia vera (non un'altra onda in testa), mangiato un pasto vero (niente hachis parmentier) e sta mattina mentre facevo una colazione a cinque stelle dicevo... e adesso? Che faccio? Intanto ora si mette a posto la barca, che é stata a dir poco fantastica. In certi momenti l'ho veramente strapazzata e sono arrivata qui, in un altro continente, in un altro emisfero, dall'altra parte dell'Oceano, dopo 4100 miglia senza avere rotto niente. Giusto qualche piccolo problemino ogni tanto con il pilota che ho dovuto reinizializzare un paio di volte, un paio di scioperi causa gran caldo della pila a combustibile che mi hanno costretto a qualche turno in piu al timone, il paranco della randa sradicato, un grillo rotto e una stecca persa. Niente. Io anche sono tutta intera, nonostante gli allarmismi nati dal mancato funzionamento della balise che hanno fatto pensare al mondo intero che ero colata a picco e invece ero in pieno match race con Hervé Aubry. Per la forma fisica devo ringraziare Eva, la mia dottoressa, che mi ha dato una serie di consigli che mi hanno fatto arrivare a Bahia in ottimo stato di conservazione. In un solo post non si possono raccontare 20 giorni di avventura adesso solo una piccola anteprima, il momento piu bello: quando ho incontrato Hervé a Capo Verde, entrambi con lo spi grande con 25 nodi che filavamo bordo a bordo come dei matti, planavamo che si volava, era bellissimo. Il momento piu duro: nella parte finale del pot au noir Hervé mi era passato davanti e ho spinto al massimo per riprenderlo con continui cambi tra spi e drifter, entravo a tutta birra nei groppi con lo spi, senza dormire mai e timonando sempre. La notte successiva, la stessa quando a poche miglia da me Antoine ha perso la sua barca, siamo stati strapazzati ben bene da una serie di groppi e io ero in debito di sonno, non dormivo da due giorni e li per la prima volta in vita mia ho avuto delle allucinazioni. Avevo finito le batterie, non solo fisicamente ma anche di testa, non capivo dove stavo andando, confondevo la realtá con delle cose che immaginavo, li é stata duretta. La cosa che mi ha impressionato di piu: l'entrata nel pot au noir. Dietro il cielo azzurro davanti come un sipario nero, quasi una barriera fisica. Il GPS con la sua freccina mi indicava dritto, li dentro, buio come di notte, e io mi dicevo no, non voglio andarci... poi un momento 15 nodi in poppa, un momento 30 di bolina. Ed é impressionante come saliva in fretta il vento, in un istante. É stato un pot au noir secondo me particolarmente virulento, a volte mi dicevo ma sono veramente condizioni dantesche, é infernale tutta sta cosa. Non vedevo davvero l'ora di uscirne. Il capitombolo piu grande: una strapoggia da manuale, avevo dato un piu uno al pilota e lui ha fatto un piu dieci, un macello enenarrabile, ho fatto due giri su me stessa con tutto girato al contrario, un disastro, ma dopo un quarto d'ora eravamo di nuovo in pista anche questa volta senza nessun danno. Mangiare é stata un'impresa, ho portato a Bahia piu di meta della cambusa, ho consumato pochissima acqua, benedetto letteralmente i due piloti automatici sia l'idraulico che il pilota di emergenza che ho usato spesso per risparmiare energia. Ringraziato Luca che mi ha dato il gomitolo di lana poco prima di partire con il quale ho spesso giuncato gli spi per darli con vento evitando senz'altro qualche disastro. Ho potuto leggere un libro contrariamente ad ogni mia previsione e mi sono goduta la playlist dell'ipod nei lunghi turni notturni al timone. Ora vado a mettere a posto la barca, gli spi sono ancora buttati dentro li da spinare e dentro é come se fosse esplosa una bomba... A bientôt le reste... à toute allure..... "

Telecom Italia passa in testa alla flotta nella Solidaire du Chocolat


28 ottobre 2009 - Giovanni Soldini e Pietro D'Alì a bordo di Telecom Italia passano in testa alla flotta dei sedici Class 40 rimasti in gara (su 24), dieci giorni dopo la partenza da St Nazaire della prima edizione della Solidaire du Chocolat, la prima transatlantica in doppio dalla Francia al Messico.In seconda posizione Initiatives-Novedia (De Lamotte-Hardy) a 4,4 miglia di distanza dalla barca italiana (e 250 miglia più a sud), in terza Cargill-MTTM (Seguin-Tripon) a 28,9 miglia (rilevamento delle h 13 italiane). Nonostante una fortissima depressione con venti a 40-45 nodi e mare molto formato (la quinta dall'inizio della regata), Soldini e D'Alì, che da qualche giorno erano i più a nord ovest della flotta, hanno continuato ad attaccare nella notte recuperando più di 100 miglia in due giorni su Iniatives Novedia e riuscendo a superarlo nel corso della mattinata. Condizioni limite per il duo italiano a bordo di Telecom Italia. “Questa è una delle regate più dure che abbia mai fatto”, spiega Soldini raggiunto al telefono questa mattina. “Io e Pietro siamo un po' malconci fisicamente per i colpi subiti dalla barca contro onde altissime. Per di più abbiamo dormito pochissimo perché la tempesta che abbiamo attraversato esigeva da parte nostra una continua attenzione, soprattutto in uscita con vento da nord ovest e mare incrociato. Adesso le onde sono in calo, abbiamo rimesso su un po' di vela, navighiamo al traverso a 10-12 nodi con genoa terzarolato e due mani alla randa, 220 di rotta. Queste condizioni dovrebbero durare altre 24 ore, dopodiché la situazione meteo si complica. Cercheremo di capire cosa fare. Ma credo che la priorità sarà quella di controllare il resto della flotta. La regata è ancora lunga, mancano 3600 miglia a Progreso, è ancora tutto da giocare. Bisognerà rimanere lucidi e stare sul pezzo fino alla fine”.

Melges 24 Worlds 2009 - Blu Moon al giro di boa


Annapolis, 28 ottobre 2009 - Quella che si è da poco conclusa nelle acque di Annapolis è stata una giornata che ha confermato quanto già si sapeva in merito al campo di regata statunitense: in condizioni di vento leggero, la Chesapeake Bay è un posto difficile da interpretare, vuoi per le correnti che l'attraversano, vuoi per la particolare orografia della costa. Un braccio di mare ricco di "trappole", capace di mettere in difficoltà anche i tattici più navigati.
Una situazione che, rimescolando le carte in tavola ad ogni prova, si riflette in una classifica in continua evoluzione, guidata al momento da un brillante Joe Fly, seguito ad una sola lunghezza dal padrone di casa Chris Larson, titolare di una regolarità senza pari al timone di West Marine Rigging.
La coppia di testa è incalzata da un nutrito gruppo di inseguitori, allineati nella scia dei norvegesi di Full Medal Jacket, vincitori con merito della sesta prova, quella che sul finire del pomeriggio ha concesso agli equipaggi la possibilità dello scarto.
Ed è proprio il risultato dell'ultima prova odierna che Blu Moon, capace di una generosa rimonta valsa l'undicesimo posto in occasione della quinta manche, ha gettato nel cestino degli scarti. Il team portacolori del Lugano Yacht Club è infatti rimasto attardato a causa di un salto di vento e si è visto costretto ad assumere scelte obbligate, che l'hanno tenuto lontano dal gruppo dei migliori.
Passati dall'ottavo al decimo posto della classifica generale, gli uomini di Franco Rossini accusano ora un ritardo di dodici punti da Bill Hardesty e dal suo Event's Clothing, titolare della quarta posizione.
Il Mondiale Melges 24 riprenderà domani mattina a partire dalle 10.30 (le 15.30 europee) al cospetto di condizioni meteo che WindGuru annuncia ancora una volta caratterizzate dal vento leggero.

MELGES 24 WORLD CHAMPIONSHIP: JOE FLY É SECONDO


Giornata plumbea ieri ad Annapolis (USA), dove si sta svolgendo il Campionato Mondiale Melges 24. Pioggia e vento instabile da nordest, calato nel pomeriggio da 12 a 8 nodi circa, hanno caratterizzato le due prove disputate dai 51 equipaggi in gara nella Chesapeake Bay.
Per il team Joe Fly è stata invece una giornata da incorniciare. Con un terzo e un primo posto, l’equipaggio guidato da Gabrio Zandonà, con Daniele Cassinari alla tattica, balza infatti dalla nona alla seconda posizione in classifica generale.
Al vertice della classifica, ancora il timoniere locale Chris Larson, su West Marine Rigging/New England Ropes (USA), con un sesto e un quarto di giornata. La terza piazza è occupata da un altro team statunitense, Event’s Clothing/Atlantis, timonato da Bill Hardesty (2-7).
Gabrio Zandonà (timoniere) ci racconta le regate di ieri: “Nella prima prova, una buona partenza e una discreta velocità ci hanno permesso di seguire esattamente la strategia di regata che ci eravamo prefissi. Così abbiamo girato la prima boa di bolina al sesto posto e, nel primo lato di poppa, siamo riusciti a sorpassare le barche che ci precedevano, risalendo al terzo posto, mantenuto fino alla fine. La seconda prova è stata caratterizzata da una partenza molto combattuta che ci ha visti scattare in avanti. Dalla prima boa di bolina, è stato un testa a testa serrato con Uka Uka Racing, ma sull’ultimo lato di poppa abbiamo allungato il distacco, andando a tagliare il traguardo per primi”
Per oggi sono in programma due prove (fino a tre se le condizioni lo permetteranno) dalle 10.30 ora locale (le 15.30 in Italia). A partire dalla sesta prova del Campionato (ovvero la seconda di oggi) entrerà in gioco lo scarto del risultato peggiore della serie, che prevede dodici prove in totale. La conclusione sabato 31 ottobre.

VELA – CONCLUSO il XIX Campionato d’Autunno del West Garda Yacth Club - Disputata la 40° Regata delle Nebbie


Padenghe - Con la 40° Regata delle Nebbie, terzo appuntamento disputato regolarmente nelle acque del Golfo di Padenghe, si è concluso con successo il XIX Campionato d’Autunno -“Coppa Carlo Taddei” Classe Orc - Memorial Mondellini Modulo 90, edizione che ha avuto un'ottima risposta di partecipazione sia nella classe Dolphin 81 che nella formula Orc Club dove si è registrata anche una nutrita presenza di nuovi armatori.Anche quest’anno, infatti, il West Garda Yacht Club (con il patrocinio del Comune di Padenghe del Garda, la collaborazione della Vitasol Spa, del West Garda Marina, delle cantine Monte Cicogna e di altri numerosi supporter) ha organizzato il Campionato d’Autunno articolandolo su tre manches previste in altrettante domeniche consecutive: le Regate della Vendemmia, delle Castagne e delle Nebbie, giunte alla loro 40° edizione.Le singole tappe disputate da una trentina di Crociera, Monotipo e Crociera ORC, sono state valide anche come prove del Campionato Zonale Dolphin 81, del III Campionato Autunnale “Coppa Carlo Taddei” ORC Club e come Memorial Mondellini per la Classe Modulo 90.La Regata delle Nebbie, ottava manches dello Zonale Classe Crociera del Garda, è stata caratterizzata da una brezza leggera, una splendida giornata di sole e un’ottima organizzazione in acqua coordinata da Carmelo Paroli (presidente di Comitato unico) Carla Malavolta, Adriano Sassi Zanini, Maurizio Piovanelli e Simone Tonoli.Il percorso "Crociera" riservato alla classe ORC, alla formula "PF Crociera del Garda " e ai Modulo 90 si è articolato sul classico triangolo Padenghe - Moniga – Vò con bastone finale.Vincitori di giornata gli Orc Club Jotto, Graffio (vincitore anche nella Crociera del Garda C), Wakastraka (armato da Dario Ferrari e timonato da Pietro Poesio), il Modulo 90 Perché No e il Crociera del Garda F Sasha (Sasha di Elio Chiroli). Nei Dolphin, invece, affermazione di 30 Nodi ma bella anche la prova di Jack Rabbit con un equipaggio totalmente formato dai giovani di vari circoli della flotta dei 420 benacensi, a sottolineare l'importanza della preparazione e della continuità del movimento velico giovanile della XIV Zona. Due bastoni tecnicissimi hanno, inoltre, visto una sfida tra i giovani del "Consorzio Associazione fra i Circoli della XIV Zona” imbarcati su alcuni Dolphin 81 e i “veterani” della classe: al termine delle prove doppietta di vittorie di “30 nodi” affidato a Bruno Fezzardi (Fvd) che ha avuto la meglio su Insolente Gamma Trasporti di Marini e Perani (Fvd), e terzo il vincitore della precedente edizione, N'do It di Crippa (FVD).La premiazione finale della Regata delle Nebbie e del Campionato d’Autunno alla quale ha preso parte anche il Sindaco di Padenghe, Patrizia Avanzini, ha concluso in bellezza la stagione velica 2009: soddisfazione da parte del Presidente Paolo Barziza e di tutto il Comitato Organizzatore (formato da Domenico Foschini, Nicola Barziza, Andrea Toselli e Diana Cipriani) che ha voluto ringraziare per la collaborazione il Comitato XIV Zona FIV e i circoli Associazione Vela Crema e Diavoli Rossi, il main sponsor Vitasol, i supporter Cantine Monte Cicogna e E. Franzoni, il salumificio Cavalleri, il West Garda Marina, il Ristorante Aquariva, la Barclays Bank - Desenzano d/Garda, la West Sailing Asd, Mallo di “Offcine Pozzy e i suoi Scagnozzi”.La classifica finale del XIX Campionato d’Autunno ha visto sul podio il Dolphin ECoval armato da Ottavio Ghidini (Fvd) e timonato da Luca Goffredi (che ha preceduto Insolente Gamma Trasporti e Flipper di Sonda e Baruffi timonato nell'ultima prova da un giovane atleta azzurro, Carlo Recchi), il Modulo 90 Perché No ((vincitore per il terzo anno consecutivo del Memorial Mondellini) di Luigi Bettini (Lni Bs-Desenzano) timonato da Luciano Colzani (seguito da Giovedì di Attilio Brocchetti e da Kanopus di Antonio Schiavo), e gli Orc Club (vincitori anche del III Campionato riservato alle classi d’Altura) Jotto timonato da Giorgio Zerbato per lo YC Verona (davanti a www.seaenergie e a Sasha di Elio Chiroli), e Graffio Vitasol di Bruno Manenti (WGYC) timonato da Tazio Silvestrelli (che ha anticipato Itai Doshin e Elisir di Massimo Goffi).Ed infine, nella classifica Overall in tempo compensato dell’intero Campionato, Graffio Viatsol e Itai Doshin chiudono a pari punti (10) seguiti in terza posizione dal vincitore del Raggruppamento A, l’Ufo 22 www.seaenergie che rappresenta i colori dell'amministrazione Comunale di Manerba del Garda e dell’azienda comunale Manerba Servizi Turistici ed è affidato ad Alessandro Toselli (CV Torchio).

VELA - CAMPIONATO AUTUNNALE D’ALTURA GOLFO DI PALERMO


Domenica 25 Ottobre - Dopo una settimana di intense piogge, Domenica Palermo si sveglia in estate permettendo di gareggiare in maniche corte e pantaloncini per la prima tappa del Campionato Autunnale di Altura organizzato dal centro Universitario Sportivo nel Golfo di Palermo. Il Campionato è ad inviti per permettere di concentrare i migliori velisti sulle migliori 15 barche della flotta Palermitana. Si prevedono 12 nodi da nord- est ma alle 10e30 ce n’è solo la metà in compagnia di una fastidiosissima onda, regalo della violenta mareggiata notturna. In classifica generale è primo Curaddau di Michele Crapitti, posizione che premia i progressi del timoniere e l’ottimo lavoro dell’"allenatore" Michele Valenti. Subito dopo Alvarosky di Siculiana e Athanor di Massimo Russo. Alle spalle del terzetto di testa, Julies e Jim, First 34.7 di Umberto Brucato, timonato senza sbavature da Francesco Costa. Appaiato al quarto posto Fishbone di Lorenzo Spataro, coadiuvato alla tattica da Macaluso. Prossimo appuntamento Domenica 8 Novembre.

VELA - A NOLI LA II TAPPA DELL’ITALIAN SLALOM TOUR


Sabato 31 ottobre e domenica 1° novembre la Lega Navale di Noli ospiterà la seconda tappa dell’Italian Slalom Tour che contestualmente sarà valida come evento conclusivo del Campionato Slalom del Nord-Ovest e prevede anche una regata per amatori. Gli organizzatori ci hanno trasmesso alcune notizie alle quali vi preghiamo di porre la massima attenzione.La chiusura delle iscrizioni è anticipata alle ore 10 di sabato 31 ottobre, in modo che possa immediatamente dopo venire chiamato lo skipper’s meeting, per una possibile partenza della prima prova alle 10.30. Non saranno ammessi ritardi, perché devono essere compilati i tabelloni.La parallela gara amatoriale sarà aperta a qualsiasi concorrente, con requisito unico il possesso di una tessera FIV in corso di validità. Chiunque ne fosse sprovvisto, potrà aderire in loco, presso la LNI Noli, presentando un certificato medico di sana e robusta costituzione (quanti non avessero con sé nemmeno questo certificato, potranno farsi redigere il certificato al momento da un medico che sarà presente, ma è comunque vivamente consigliato provvedervi anticipatamente).Il format della regata amatoriale sarà il presente: regate di flotta per amatori con partenze separate rispetto ai "pro".Sabato sera è previsto un windsurf party presso l’American Bar "Da Fabio" sul lungomare di Noli, con aperi-cena offerto a tutti i regatanti.

VELA - TROFEO JEAN BERTRAND A SANREMO PER 420, 470, SNIPE E DINGHY 12’


24 ottobre - C’è molta attesa per il Trofeo Jean Bertrand, organizzato dallo Yacht Club, per il prossimo 31 ottobre e 1 novembre. In mare ci saranno quattro classi: i 420, per cui il Trofeo Bertrand è una prova di Ranking list zonale, cosa che fa supporre una buona partecipazione da parte di questa classe di interesse federale, i 470, classe olimpica per eccellenza, gli Snipe, come sempre protagonisti delle regate sanremesi e i Dinghy 12’, per cui questa prova è valida per il Campionato Ligure.La prima prova è prevista per sabato alle ore 12.00, mentre la regata di ranking list 420, prevista per domenica, la partenza è fissata alle ore 11.00. La premiazione si svolgerà allo Yacht Club Sanremo domenica al termine delle regate. Simbolo del Jean Bertrand è un prezioso trofeo challenge realizzato a mano dall’artigiano orafo Alessandro Rossetti, che è uno dei primi soci del sodalizio matuziano, su una lastra sbalzata d’argento e realizzato negli anni ’50.

mercoledì 28 ottobre 2009

Solitari Italiani alla MiniTransat 6,50 - LUCA TOSI


Luca ce l'ha fatta!!!! ..... ha tagliato il traguardo!! e ci ha subito scritto questa lettera che pubblico integralmente poichè è un'occasione unica per noi "terragnoli"di gettare uno sguardo indiscreto nell'animo del più giovane dei solitari italiani:
"Amici! BAHIA! si si proprio Bahia! si si ci sono arrivato con un mini! si HO FATTO LA MINITRANSAT! cosa vuol dire aver fatto la minitransat? non lo so .... , probabilmente aver fatto una cazzata, ma di quelle monumentali, una di quelle cose che diventano ecccezionali, non perche' di per se siano eccezionali ma perche' smisurata, enorme. Faccio l'elenco dele cose che mi passano per la testa, cosi' come mi vengono, sono arrivato sta mattina alle 7-8 utc che sono le 4 locali e sono ramingo in cerca di equilibrio, sono un 50 ore che non chiudo occhio, forse dovrei dormire ma l'eccitazione e tanta...allora perche' possiate avere un idea di quello che e' successo magari e' il caso che vi dica cosa e ' successo. Ci vorebbe un libro ... per il momento vi risparmio e per il momento vi faccio un riassunto.... ; ) partenza da Funchal sotto un po' di pioggerella, palle in giostra per futili motivi, io non in condizione ne fisiche ne psichiche per fare una cosa del genere. Ci trascinano fuori, nonostante la regata vera e proria stia per iniziare li a Funchal, non c'e' quell'aria delle grandi occasioni che c'era a La Rochelle,... faccio una partenza media ne bene ne male, e al disimpegno sono ne bene ne male, fatto il disimpegno finalmente inizio a ragionare sul settare la barca di bolina, e prima grande sorpresa, la barca che di solito di bolina non andava manco a spingerla, con tutte le modifiche fatte, vola ho il signor Lobato in vista e su di lui riesco a tenere un angolo migliore, e massacro buona parte della flotta, BENE! arriva la prima sera, freddo pioggerella, sto male, mal di mare, tensione, quello che volete, ma passo buona parte del tempo con la testa fuori bordo ogni manovra mi costa un a fatica incredibile, fare il matossage( cioe' spostare uttta la roba da una parte all'altra) diventa un incubo ogni 2 taniche una vomitata e via cosi.... dopo un po' mi appallottolo dentro gli spi ed esco solo quando e' veramente necessario, la seconda notte la passo decisamente sotto invelato e per 10 ore non metto il naso fuori dal tambuccio....la mattina mi sveglio e trovo 2 barche sopravento che provano a superarmi, mi incazzo come una bestia e rimetto la marcia di regata e via, passa i lmal di mare e si riparte. La terza notte la passo al timone tra i giri di vento e le bonaccette delle canarie, in uscita dalle Canarie un mini di notte mi punta: appena prima dell'alba sono mure a dritta, lo schivo, se non lo sveglio con un urlo, lo skipper dell'altra barca aveva buone probabilita' di vincere una vacanza a Tenerife...nell'ariette in uscita ragiono un po' e con un po' di culo continuo a fare le scelte tattiche giuste, e la barca va veloce...nei giorni sucessivi mi rendo conto di essere nel gruppo di testa, quinto sesto alla minitransat, neanche nei miei migloiri sogni!! Sragiono, piango come un bambino quando alla mattina sento alla radio che sono messo bene. Nonostante cio' continuo a fare quello che devo fare, dormo poco, la concentrazione e' totale sulla barca, la sento! la sento quando scivola leggera che mi dice che va tutto bene, la sento quando mi dice che qualcosa non funziona... lo stress e' grande, buona parte dovuto alla totale mancanza di esperienza, quindi ogni scelta ogni manovra la devo provare, pensare e ripensare piu' volte, sono in mezzo a gente che da anni fa' questo a tempo pieno, e difficilmente sbaglia, e se io voglio giocare a questo gioco non devo sbagliare! Mi metto da solo sotto pressione. Ma che soddisfazione essere dilettante allo sbaraglio e mettere dietro gente che ha investito dieci volte piu' di me in terminidi tempo e di risorse economiche!! Con il pilota automatico comincio a fare degli esperimenti, comincio a fare dei progressi, ma mi rendo conto che delle calibrazioni iniziali sono sballate, provo a vedere di risistemarle ma con scarsi riusultati... tutto lavoro in piu' rispetto agli altri e potendo contare su un pilota che lavorava all' 80 percento delle sue potenzialita'... non e' il massimo, ma riesco a trovare e a tenere un ritmo che sembra bastare a tenere il passo degli altri. E' incredbile la capacita' che ha la mente di trovare risorse, di risolvere problemi quando e' in modalita' regata, quando tira fuori il guerriero che c'e' in te e a tutti i costi vuoi raggiungere un obiettivo, il mio obiettivo allucinato di quei giorni era di arrivare quinto, non so perche' ma mi convinco che voglio arrivare quinto.... non sento la stanchezza, la fame, devo solo continuare a fare quello che ho fatto per una settimana per altre 2 settimane, sento che e' difficile ma che ho una possibilita' e che me la voglio giocare a tutti i costi... dopo una settimana di regata circa a mezza notte vado a dormire, randa piena spi grande piolta 20-22 nodi di vento la barca va veloce ma il pilota la tiene, ed ecco che va in scena la scena cardine di tutta la regata, il patatrac. Sento lo spi che sbatte esco e lo trovo arrotolato su se stesso"...STRANO..."provo a strattonarlo un po' ...niente... provo a tirarlo giu ma non viene.... aaaaaaaahhhhhhh guardando meglio con la pila capisco l'inghippo ..... si e' arrotolato sulla drizza del genova, che avevo assicurato con un gancio di plastica all'albero, ma che evidentemente non ha tenuto,... poco male se attacco un testimone alla drizza del genova tiro giu' tutto il groppo e con la calma lo sbroglio, vado dentro a cercare un testimone esco lo attacco alla coda della drizza genova e guardo in alto, ORRORE!!! Lo spi appallotolato sulla drizza ha preso una certa forza ed e' riusio a sdradicare i gancetti di plastica che ingarrocciavano il fiocco belga allo strallo ( il fiocco belga servirebbe propeio all'opposto, ad evitare che lo spi si incaramelli)... e ovviamente si e' arrotolato anche sullo strallo e sul fiocco belga.... il mio ottimismo comincia a vaccillare, passo dei minuti a gurdare quell intrico di spi, drizze, strallo e fiocco belga. Posso provare a fare solo una cosa, andare su in testa d'albero.... tiro giu' la randa per prendere l'ultima drizza utile e a secco di vele con la barca che dondola come un tappo di sughero mi arrampico su, ma con la mia pila frontale provo a trovare una soluzione che mi permetta di salvare lo spi,....sto una buona mezzora a sbatterere come un sacco a 12 metri dall'aqua con la barca che dondola, poi sento che inizio a d essere troppo stanco e devo scendere,.... risultato un sacco e una sporta di mazzate e lo spii mezzo aperto e mezzo arrotolato.... dopo un oretta riprovo, senza migloiri risultati ridiscendo, il vento aumenta e risolve la situazione, lacerando lo spi.... adesso devo solo andare su e toglierlo da li senza preoccuparmi di romperlo ormai e' inutilizzabile.... vado su per la terza volta e finalmente tiro giu' sto cazzo di spinnaker, e crollo, psicologicamente e fisicamente, capisco che ho accumulato quasi sette ore di ritardo, troppe e che sono senza sppi grande, mi sento come un pilota alla parigi Dakar che non possa mettere la quinta, come un maratoneta con l vesciche ai piedi, come un allenatore di una squadra ai mondiali a cui hanno espulso un uomo.... il morale crolla, e dopo la notte di stress incredibile pieno di botte ovunque, completamente sfinito, non piu' sostenuto dalla mente crolla anche il fisico, mi scappa da cagare, da vomitare, mi sento la febbre ho fame e sopratutto una stanchezza da non stare piu'in piedi, mando al diavolo tutto il mondo e vado a dormire, sono in confusione completa, non ho piu' assolutamente energie... mentre la barca va in poppa con randa e una mano, decisamente sotto invelata,l enta,....mi sveglio dopo 5-6 ore e mi accorgo che se prima di andare a dormire avessi messo su lo spi medio o anche solo il fiocco magari avrei perso meno miglia, mi butto ancora di piu' in cattivi pensieri, i miei sogni di gloria si infrangono... mi guardo attorno cercando qualcosa su cui andare a sbattere per sperare che poi qualcuno mi venga a tirare fuori di li e mi porti a acasa,.... fortunatamente in mezzo all'oceano non ci sono gran cose su cui affondarsi.... il giorno dopo me ne faccio una ragione, e andata cosi' ho avuto una possibilita', e con un po' di sfiga l'ho persa... fa parte del gioco....decido che ormai che son la tanto vale che me la goda e me la prenda comoda... inizio a a leggere i libri che ho in barca asccolto la musica e sto bene, le condizioni diventano facili solo vento giusto, "se avessi tenuto duro ancora 2 giorni poi sarebbe andato tutto in discesa".... vivo dei giorni in una bolla, continuo a perdere miglia, assetto crocieristico, se di notte piove tiro giu' lo spi e vado a dormire, relax,... e con un po' di fortuna e con un po' di scelte tattiche azzeccate non perdo neanche troppo, arrivo alla 28esima posizone, al che sento via radio, che ho alle spalle un pogo 1 ..... non posso farmi superare da un pogo 1! Inizio a spingere di nuovo, passo bene il Pot au Noir, il pozzo nero dellec alme equatoriali, esco molto a est, questo mi fa sentire che le cose possono ancora andare benino, nonostante sia zoppo senza lo spi grande, e finche non c'è bisogno di dare spi grande la barca va veloce, inizio a superare con facilità le barche davanti, rimonto feroce, la barca vola.... io sto bene, e vado. Un bel po' dopo Fernando de Noroghna sono in un bel mucchietto di barche, sono 16esimo con un po' di fortuna potrei agganciare altre 3- 4 barche... invece sbaglio un paio di salti di vento e nella volata finale l'ultima notte con 8-10 nodi di vento soffro troppo la carenza dello spi grande e mi faccio superare, la cosa mi frustra un po', ma la lotta era impari, insomma alla fine arrivo 18esimo ... mi rimane la magra consolazione di essere arrivato 2 ore e mezza dopo il 12esimo, un giorno e mezzo dopo il primo, dopo 21giorni e 19 ore di regata, incredibile che con tutte le variabili di 3200 miglia di oceano ci siano distacchi cosi risicati! Un pensiero va a Riccardo Appolloni, terzo per tutta la regata, ha fatto una regata incredibile praticamente perfetta, a un livello che voi umani non potete neanche immagianare, cosa ha pagato in termini di sofferenze per essere li sempre con l'acceleratore a fondo... spiaggiato a 30 miglia dall'arrivo, rimane comunque il mio eroe! Un pensiero va al nostro Andrea Caracci, che attrardato da una avaria nella prima parte della regata ha fatto una rimonta incredibile, ed e' arrivato con un infezione ad un occhio decisamente seria. Un pensiero va ai ritirati, agli affondati, fino a qualche ora fa era disperso l'australiano, questo per dirvi che la MiniTransat e' un gioco, ma un gioco pesante! Considerazioni personali: ho avuto la possibilita' di vivere un sogno, ho avuto l'appoggio di un sacco di amici e persone care che mi hanno aiutato a realizzarlo, senza di loro non sarei qui, e prorio la loro presenza da un valore piu' grande a quasta avventura. Il sogno ha dell'incredibile perche' per un po' e' sembrato che io dilettante allo sbaraglio, nell'anno precedente alla regata ho fatto solo una regata in doppio e un allenamento di un pomeriggio, alla mia prima regata in solitario (se non contiamo le regate in optimist e una regata da 100 a san remo..), con un budget minimo ho dimostrato di poter competere, almeno per un po' con i golia della situazione. con questo voglio dirvi credete nei vostri sogni e provate a realizzarli, la fortuna esiste, e spesso aiuta gli audaci. Penso di aver vissuto un esperienza straordianaria, che mi ha dato tanto in tutti i campi, mi ha fatto crescere molto, e che consiglio a molti, sopratutto ai giovani, non che serva poi necessariamente per sfondare nel campo della vela, ma per fare un sacco di esperienze incredibili, conoscere e vedere cose che pochi possono in cosi' poco tempo. Penso di averrvi tediato abbastanza, adesso devo andare a dare una mano al Caracci a smontare la barca che sembra che domani debba tornare d'urgenza in italia, e poi festa! sembra niente male questo brasile! aspettatatevi di essere importunati da altre righe come queste =)
saluti da Bahia
luca"