venerdì 25 luglio 2008

Velisti di Senigallia: ARNALDO SPALVIERI


Arnaldo Spalvieri, Arnold per gli amici, è nato e vissuto a Senigallia fino a circa 20 anni fa quando si è trasferito per lavoro a Milano (ora ci torna spesso ma come turista! n.d.r.); 47 anni; segno zodiacale ARIETE ; è professore al Politecnico di Milano (università).

SKIPPER: Arnaldo Spalvieri Velisticamente chi è?
ARNOLD: Sono nato in una città di mare e vado a vela perchè solo la pratica della vela consente veramente di vivere il mare.
SKIPPER: Quando hai iniziato ad andare in barca a vela e con chi?
ARNALDO: Le prime uscite intorno ai 12 anni sulla deriva del vicino di ombrellone. Poi, intorno ai 18 anni, uscivo con il windsurf, allora molto popolare, con quelli fra i miei amici, non pochi, che condividevano la stessa passione.
SKIPPER: Che tipo di “vela “ preferisci: regata o crociera o cosa?
ARNALDO: Crociera.
SKIPPER: Hai fatto qualche corso di vela o simili?
ARNALDO: Ho seguito un corso di teoria per la patente nautica.
SKIPPER. Hai qualche simpatia per uno o più velisti “mitici” ?
ARNALDO: Sono affascinato dai capitani dei velieri dei tempi antichi. Avendo sperimentato le difficoltà e le insidie della navigazione stimata, continuo a chiedermi come facessero nei tempi antichi a navigare in mari pericolosi e sconosciuti senza disporre non dico del GPS, non dico del motore, ma neanche delle carte nautiche! La cosa incredibile è che spesso portavano a casa la pelle, la barca, le carte fatte da loro stessi, e magari anche le merci. Quelli erano veramente uomini di mare.
SKIPPER: Che barche hai posseduto e/o usato ?
ARNALDO: Ho posseduto solo windsurf e derive. Ho utilizzato svariati cabinati da crociera, dai sette ai dodici metri.
SKIPPER: Quale navigazione ricordi con maggiore piacere ?
ARNALDO: Le ricordo tutte con piacere. Ovviamente è indelebile il ricordo della prima traversata dell'Adriatico su un cabinato.
SKIPPER. Quali sono i principali risultati in regata che ricordi con maggiore soddisfazione ?ARNALDO: Ho fatto poche regate, senza tanta convinzione e senza continuità.
SKIPPER: Qualche progetto per veleggiate future ?
ARNALDO: Nessuno in particolare. In passato mi è capitato anche di imbarcarmi all'ultimo minuto. Ora, con la famiglia, è diverso, ed è un po' che non vado per mare. Il progetto è quello di avvicinare mia figlia alla vela, quando sarà il momento. La moglie ha già qualche esperienza, così conto in futuro di veleggiare con loro.
SKIPPER. Quanto tempo dedichi alla vela ?
ARNALDO: Negli ultimi anni ben poco.
SKIPPER: Ci racconti un episodio di navigation curioso e/o divertente ?
ARNALDO: Beh, la crociera di battesimo fu un concentrato di episodi, senza soluzione di continuità fin dalla traversata. Mentre lo skipper ronfava nella sua cuccia, abbiamo rischiato la collisione notturna con un grosso mercantile. Dopodichè, raggiunto il primo ancoraggio, abbiamo dato ancora per riprenderci un po'dalla emozionante nottata. Peccato che la catena era gravemente intaccata da tensocorrosione (così diceva lo skipper), e l'ancora è rimasta sola soletta sul fondo, mentre noi, mezzi addormentati, andavamo allegramente a scogli. Ripreso il controllo della situazione e ripartiti, sempre la maledetta tensocorrosione ci ha privato della scaletta, anch'essa lasciata sul fondo. Finalmente, raggiunto un porto, siamo riusciti a rigovernare la barca e fare rifornimento di acqua... nel serbatoio del gasolio. Questo è stato solo l'inizio di una crociera veramente a vela (il motore continuava spegnersi, giacchè tirare fuori l'acqua fino all'ultima goccia da un serbatoio non è cosìfacile) nella quale l'obiettivo principale era sempre e solo lo stesso: trovare ghiaccio sufficiente per l'ingente quantità di vino bianco imbarcato!
SKIPPER: Hai un consiglio o un pensiero per chi si avvicina alla vela ?
ARNALDO: Dal basso della mia modesta esperienza non posso permettermi di dispensare consigli. Quello che posso dire è che non riesco ad immaginare una attivitàumana completa come la vela. Sensi, mani, braccia, corpo, intuito, razionalità, adrenalina, endorfina, rapidità, lentezza, coraggio, paura, semplicità, tecnologia, fatica, riposo, sono solo una piccola parte degli ingredienti della vela, perchè l'elenco potrebbe essere ancora molto, molto più lungo. Il neofita è avvertito. Non si accosti alla vela cercando una cosa in particolare. Troverà tutto e, che gli piaccia o no, con tutto dovrà confrontarsi.
SKIPPER: Per concludere vuoi lasciare un pensiero o un ringraziamento ?
ARNALDO: Ringrazio tutti i marinai che mi hanno imbarcato e che tanto mi hanno insegnato.

TO BE CONTINUED ……………………….
P.S. RINGRAZIAMENTI al noto blogger e fotografo senigalliese Libero Api ( http://www.dentroalreplay.blogspot.com/ ) che ha sopportato stoicamente la mia “furbata” !

mercoledì 23 luglio 2008

Trentesima uscita: HURRA PER MASSIMO!


Oggi mercoledì 23 ho effettuato la trentesima uscita della stagione 2008. Ero in compagnia di Massimo che ho iniziato alla vela nel lontano 1997 quando arrivò in quel di Senigallia da Perugia, solo con il suo grande entusiasmo, dove la sua famiglia possiede una casetta quasi in riva al mare in località Cesano. Negli ultimi mesi non ci siamo visti spesso: tra un figlio in Inghilterra e un Carter 33 in Grecia e altri impegni vari misti è sempre in giro! Ma quando ci vediamo è festa grande! Una vera “rimpatriata” tra “vecchi” amici. Fuori in mare solo la mia barca a vela e NOI e, lontano, un gruppetto di allievi del corso di Optimist e 420 …………………… Avevamo un sacco di cose da dirci …….. e qualcuna l’ho lasciata in serbo per venerdì! Un’uscita speciale ……. Non poteva essere immortalata con la solita foto del “tipo” al timone in pozzetto (contento matteo!!) e così quando abbiamo avvistato un’altra vela ci siamo fiondati al seguito anche perché aveva un’aspetto davvero insolito: randa aurica, controranda, fiocco al bompresso e trinchetta!Vento: Tramontana instabile fino al Maestrale da 5 a 10 nodi. Genova rollabile tutto al vento e randa piena. Distanza percorsa in due ore e mezza circa 8 miglia.

TO BE CONTNUED ………………

venerdì 18 luglio 2008

Velisti di Senigallia: CLAUDIA DIAMANTINI


Con questo post ha inizio una serie di "ritratti" di velisti di senigallia che è aperta a TUTTI: in questo senso invito chiunque sia interessato a contattarmi quanto prima!
Claudia Diamantini, Chicca per i parenti e per gli amici, è nata e vive a Senigallia, segno zodiacale Toro ....... (una persona speciale ....... siamo amici da sempre!)
SKIPPER: Quando hai iniziato ad andare in barca a vela e con chi?
CLAUDIA: Ho iniziato da piccolina, quando mio ha padre si e’ convertito dai motoscafi alla vela e ha deciso di comprarsi una piccola deriva, tipo Flying Junior, ma non di marca. Poi e’ arrivato il 470.... Mio padre si e’ impigrito un po’ e noi andavamo con i miei amici e il mio futuro ragazzo. Che planate.... Anche qualche esperienza non troppo felice con il Windsurf: sempre mio padre si era comprato una tavola incredibile, un Sorbelli, che sotto non era piatta, quindi filava da matti ma starci sopra in equilibrio per me era un’impresa...ed invidiavo i piu’ banali e modaioli Mistral....comunque ero pur sempre una delle poche donne della spiaggia, se non l’unica, a cimentarsi..... non era ancora tempo di tavolette affondanti, che sarebbero arrivate di li a poco, quando anche Skipper ci è andato via di testa...fatevi raccontare qualche avventura!!!!
SKIPPER: Che tipo di “vela “ preferisci: regata o crociera o cosa?
CLAUDIA: Sono troppo pigra per le regate: la crociera e’ il mio modo di concepire la vela, oserei dire la vita.
SKIPPER: Hai fatto qualche corso di vela o simili?
CLAUDIA: Quando, come dicevo, mio padre si e’ comprato la deriva, mi ha iscritto ad un corso di base presso il Club Nautico locale. E’ stato il primo approccio con vele, andature e nodi. Mi ricordo ancora il librone verde che studiavamo! Avrei dovuto fare anche il corso avanzato l’anno successivo, se ricordo bene a Castiglioncello, ma poi mi sono beccata la polmonite... ..addio teoria, da quel momento quello che ho imparato e’ stato solo grazie alla pratica....fino alla patente nautica!
SKIPPER: Hai qualche simpatia per uno o più velisti “mitici” ?
CLAUDIA: Ho simpatia per tutti, ma nessun mito in particolare.
SKIPPER: Che barche hai posseduto e/o usato ?
CLAUDIA: Posseduto personalmente niente, sempre andata a scrocco, degli amici o di mio padre. Come ho detto, le prime sono state le derive. Poi ho scroccato giri sulle barche degli amici primo fra tutti il tuo glorioso EC31. Quindi un 8.50 di mio padre, un Team 27 dei cantieri di Pomezia, abbastanza spinto, con sartie volanti, con cui abbiamo fatto qualche regatina. E poi è arrivato il Comet 9.10, la mitica Folgore! La Folgore, “Folgorina” per gli amici, ha una storia speciale: era la barca del padre di un nostro amico, che nel periodo della gioventù è diventata quasi una casa per la nostra combriccola di velisti, e che ha ospitato le storie più incredibili (tutte innaffiate da abbondanti dosi di buon vino che il prodigo papà non faceva mai mancare a bordo) e le crociere di un manipolo di pirati di cui sentirete sicuramente parlare su questo blog!Quando il padre del nostro amico ha deciso di venderla, non potevamo permettere che se ne andasse da un’altra parte, e così ho convinto mio padre a comprarsela: adesso è mia! Non è un Comet qualsiasi, è IL COMET, anno 1974, n° 4 del cantiere.....ma ancora porta più che bene i suoi quasi 35 anni! Chissà se le sue sorelle più vecchie (la 1, 2 e 3) sono ancora in vita...se qualcuno sa qualcosa batta un colpo!Poi molte altre, ma nessun grande amore, solo avventure.....
SKIPPER: Quale navigazione ricordi con maggiore piacere ?
CLAUDIA: E’ difficile rispondere. Scorrendo con la mente le varie crociere, tutte hanno qualcosa di speciale. La prima volta abbiamo attraversato l’Adriatico da Senigallia a Lussino e mi sembrava di oltrepassare le colonne d’Ercole! La volta che ci siamo visti l’eclissi di sole in navigazione, il primo colpo di bora nel canale di Pago, quando sai di essere in un canale, ma tutt’intorno è completamente bianco e sembra di stare in mare aperto, (li ho imparato come si devono maneggiare quei maledetti rollafiocchi, e l’importanza di guardare la bussola prima di un colpo di vento.....) , l’incredibile botta di vento notturna in baietta con il fuggi fuggi generale, e noi all’ancora con il motore avanti tutta (senza sapere quanto carburante era rimasto, perche’ avevamo appena fatto la traversata) e la catena così tesa che ci si poteva camminare sopra....come era chiara e tranquilla la mattina dopo, e come era calma e azzurra la baietta…..poi la spinnakerata perfetta con mio padre e Pasquale fino al porticciolo meraviglioso di Premuda…...e come non ricordare i groppi dell’oceano (Carabi aspettatemi, mi sa che quest’anno ci rivediamo...): “guarda là, ce ne sono un paio....che dici, li becchiamo?...Mah, il primo forse no.....adesso lo scanso....mi sa che invece lo prendiamo...occhio che arriva!.......Ooooh, guarda.......i pesci volanti!.....”
SKIPPER: Quali sono i principali risultati in regata che ricordi con maggiore soddisfazione ?CLAUDIA: Come ho già detto non sono una grande regatante: la soddisfazione maggiore è stata quella di riuscire a sopravvivere ad un ponentaccio maligno....
SKIPPER: Qualche progetto per veleggiata future ?
CLAUDIA: Mi sa che ripetiamo le Grenadines...non è per essere fighetti....ma il mio lui fa il bagnino (ciao Ciccio...), e io per solidarietà ho cominciato a lavorare fino ad estate inoltrata, tanto se vado in ferie poi litighiamo per i bagordi fatti (da sola) o quelli non fatti......quindi il l’Europa è un po’ out per noi...e poi ai Caraibi c’è veramente un aria magica, rilassata e “easy” .
SKIPPER: Quanto tempo dedichi alla vela ?
CLAUDIA: Ahimè questo è un tasto dolente. Sempre di meno!
SKIPPER: Ci racconti un’episodio di navigation curioso e/o divertente ?
CLAUDIA: Non so se è divertente, ma sicuramente uno dei più formativi è stato al termine di una crociera all’Isola d’Elba, qualcosa come 15 (quindici...sigh!) anni fa. Eravamo con barche di un circolo di Como, la settimana era finita e la gente se ne era andata. I tre skipper avevano chiesto a me e al mio ragazzo di rimanere per fare il trasferimento delle barche da Porto Ferraio a Marina di Pisa. Dunque la situazione equipaggio era questa: il capitano della spedizione (il “pirata” Giorgio, che se ci legge saluto con affetto), uno skipper bonaccione e ben piazzato, ma che si era crinato una costola cadendo dentro il tambuccio aperto (....) e lo skipper piu’ giovane, io, il mio ragazzo e una ragazza alla sua prima esperienza velica. Quindi si e’ deciso di formare gli equipaggi come segue: la ragazza inesperta con il pirata, il mio ragazzo, piu’ forzuto di me ma decisamente smilzo, con lo skipper più pesante ma “crinato”, e noi “intermedi” insieme. Partiamo, con il gommone filato a poppa (prima ca...ta) e per un pò tutto bene. A un certo punto si è alzata una libecciata....ma una libecciata....di quelle che possono capire solo a Livorno e dintorni, sempre più forte. Andavamo via benissimo all’inizio, ma dopo un pò il gommone, con il motore montato su, ha cominciato ad impennarsi e cappottare...noi lo tiravamo su e lui tornava giù, quindi abbiamo dovuto issarlo con grande fatica, e ci siamo distaccati dagli altri. Man mano che montava il vento eravamo sempre più tesi, per me era la prima volta che avevo la responsabilità di una barca, e non avevo uno più bravo di me a cui appoggiarmi. Quindi accendiamo la radio. Non il VHS.... proprio la radio, perché con il vento forte un po’ di musica ci vuole........mi sembrava di essere in Apocalypse Now con la cavalcata delle valchirie!!! Ma intanto gli altri preoccupati in lontananza cercavano di contattarci, e noi niente....vai con Apocalypse Now!!! Non teniamo più la barca, decidiamo di terzarolare: vado io all’albero....Porc...Puttt..... non mi ricordo più cosa si è rotto, ma niente terzaroli, via la randa! Il mio compagno un pò preoccupato per me mi accoglie in pozzetto con sollievo e mi lascia il timone...neanche il tempo di rendermi conto, mi giro....e vedo l’onda più grande della mia vita....una montagna verde trasparente...così verde...così trasparente...così montagna....così parallela alla barca...AIUTOOOOO! Tento la manovra per prenderla di prua, ma è troppo tardi, la montagna ci investe, ed era così alta che praticamente ci passa sopra....Ca**o Pa’.....sono felice....è stato il primo commento dopo un secondo di nulla...non so perché ma la felicità più pura che abbia mai provato...per fortuna che non avevamo la randa, così la montagna è scorsa via senza quasi trovare opposizione, non so cosa succedeva con la randa su....un buon motivo per essere felice, no? Eravamo quasi davanti al porto di Livorno, e forse lì c’è una secca che generava delle onde anomale. Infatti, ecco che ne arriva un’altra....attenta un’altra!!!! Si, ma questa volta non mi frega... manovra perfetta, complimenti....è bello ricevere i complimenti dal proprio skipper...ma ormai sono uno skipper anch’io!!! La cosa cominciava ad essere faticosa, solo fiocco, con il vento che non accennava a calare e Marina di Pisa ancora lontana...Pa’, entriamo a Livorno, se loro non entrano faremo in qualche modo, che dici? Direi che è una buona idea, andiamo. Mi sentivo un po’ una merdaccia, ma poi quando ho visto che anche gli altri manovravano per entrare mi sono consolata: se entrava il pirata....è finita, è tornata la calma, la barca è ormeggiata in banchina, adesso mi sento un leone....e sfiniti siamo andati a festeggiare!
SKIPPER: Hai un consiglio o un pensiero per chi si avvicina alla vela ?
CLAUDIA: Non so, non vorrei scadere nella morale o nel dolciastro, ricordando tutte queste storie mi sono commossa un po’.....mi viene in mente una frase un po’ sibillina che ho letto in un libricino di aforismi: “non si ama per quello si riceve, si ama per quello che si dà”. Ecco, il mare, la vela, ti chiede tanto, ma tutte le energie che ci metti lo rendono un amante fantastico! Sempre divertente e anche insidioso, da non dare mai per scontato...
SKIPPER: Per concludere vuoi lasciare un pensiero o un ringraziamento ?
CLAUDIA: Grazie a mio padre che mi ha iniziato alla vela, e grazie al mio amicone Skipper, che ha voluto questa intervista immeritata, e con cui ho condiviso così tanti giorni di “carognate” a vela......

TO BE CONTINUED ……………………….


P.S. INFINITI RINGRAZIAMENTI al noto blogger e fotografo senigalliese Libero Api (di http://www.dentroalreplay.blogspot.com/ ) che ha sopportato stoicamente la mia “furbata” !

martedì 15 luglio 2008

La Lega Navale di Senigallia ha festeggiato TUTTINCANOA





Subito sopra: in piedi, da sinistra: Paolo Ciarmatori, Jonatan Riderelli e Cristiana Sbaffi. Accosciati o seduti, a sinistra: Mario Santoni, Filippo Balducci, Roberto Bulegato e Roberto Rabboni.

Ecco un breve resoconto dell'impresa ricca di "sorprese".
Solo tre dei sette canoisti partiti alle 7.45 di venerdì 11 hanno raggiunto l’altra sponda, poco prima delle ore 13 di sabato 12 luglio: si tratta di Roberto Rabboni, capo spedizione, che però ha dovuto abbandonare l’idea di portare in Croazia il suo passeggero, Jonatan Riderelli (diversamente abile con paresi del lato sinistro del corpo), Filippo Calducci, impiegato e paracadutista sportivo e Paolo Ciarmatori, impiegato alla Merloni e paracadutista sportivo.
Nelle prime 10 miglia, vento in poppa e nessun problema per tutti, ma verso le 10 del mattino di venerdì il vento è cambiato, il mare ha incominciato ad incresparsi e la vita dei canoisti si è fatta più dura. Il primo a fare i conti con il vento di scirocco e il mare mosso, dopo circa 30 miglia, verso le 19.30 di venerdì sera, è stato l’agente di Polizia, Roberto Bulegato.
Attorno alle 21.30 di venerdì sera, trascorse 35 miglia si è verificato l’incidente che, in un colpo solo, ha scritto la parola fine sulla traversata di Cristiana Sbaffi, mamma di due bimbe, Jonatan Riderelli e Mario Santoni, non vedente.
Mentre i canoisti stavano aspettando di consumare la razione di riso prevista per la cena dallo staff medico guidato dal dott. Stefano Galassi, un’ondata improvvisa ha scaraventato il tender di una delle cinque barche appoggio contro le canoe di Rabboni (e Riderelli) e Sbaffi. I kayak si sono ribaltati quando già era buio: dalle barche appoggio (“Già Già”, “Luna”, “Zeppa”, “Fortuna” e “Cuonce Cuonce”) si sono tuffati in diversi e tutti i canoisti sono stati recuperati. A questo punto tutti sono stati richiamati in barca, per decidere se proseguire o no la traversata. Ma mentre Mario Santoni, che peraltro fino a quel momento aveva dato prova delle sue grandi capacità fisiche e mentali, aderiva all’invito salendo sulla barca appoggio, Filippo Balducci e Paolo Ciarmatori decidevano di continuare. La stessa cosa faceva Roberto Rabboni che tornava in acqua sul kayak 1 di Cristiana.
Poi l’interminabile prosecuzione della traversata, fino alle 13 di sabato, dopo una notte faticosa e indimenticabile anche per chi, come Mario Santoni, si è arreso ad un invito e non alle avversità di una traversata certamente alla sua portata.
Domenica pomeriggio si è poi tenuta la grande festa alla Lega Navale di Senigallia, organizzata dalla ONLUS “Il Leone che Ride” per aiutare il Centro sociale diurno per portatori di handicap “L’Arcobaleno” di Chiaravalle.
A ricevere e premiare i canoisti, durante la bella festa al porto turistico, la presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande Esposto; l’Assessore provinciale all’Ambiente, Marcello Mariani; l’Assessore alle Infrastrutture di Senigallia, Maurizio Mangialardi; il sindaco di Agugliano, Sauro Lombardi; il sindaco di Morro d’Alba, Simone Spadoni; l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Chiaravalle, Roberto Martarelli; il Vice Commissario della Polizia di Senigallia, Alessandro Salvatori; oltre al presidente della Lega Navale di Senigallia, Massimo Latini ed al suo vice, Franco Santini. Ad allietare la festa, i “Ciao Mamas”, l’esibizione della giovane cantante Sofia ed i ballerini della Palestra Paradiso di Chiaravalle. Preziosa la collaborazione dell’Associazione Corale “San Cassiano” di Montemarciano, che ha curato il servizio agli stand gastronomici, letteralmente presi d’assalto da un pubblico numeroso che ha molto apprezzato l’iniziativa, riservando l’applauso più sentito al video che ha illustrato l’attività del Centro Arcobaleno di Chiaravalle, cui saranno devoluti i proventi di una iniziativa che merita di essere ripetuta.
Immaginabile e comprensibile, alla fine, la soddisfazione di Roberto Rabboni, ideatore della traversata e protagonista di un bellissimo brano di ringraziamento dedicato ai compagni d’avventura, inciso per la festa dall’attore Luca Violini.
Per chi ne volesse sapere di più: venerdì 18 (ore 23.45) e sabato 19 luglio prossimi (ore 14.00), nuova puntata di “Eventi di Sport” su TV Centro Marche, con immagini e interviste ai protagonisti della traversata.

venerdì 11 luglio 2008

Skipper prova per voi la rete wireless del Comune di Senigallia


Questa mattina ho effettuato un test multiplo per avere un’idea della performance delle rete wireless con cui il Comune di Senigallia già da qualche giorno “illumina” quattro aree (piazze e vie) del centro storico.
In particolare la mia posizione era collocata in Piazza Roma.
Prima ho effettuato un po’ di navigazione “standard” per i siti ed i blog di abituale frequentazione: tutto ok e veloce!
Ho controllato la mia posta elettronica “web based” su hotmail inviando una mail con allegata una foto da circa un giga che è stata “uplodata” senza problemi: tutto ok e veloce!
Poi sono andato un po’ più sul pesante: collegamento a youtube e visione di video con audio musicale: tutto ok e buona visione!
Un altro test è consistito nella negoziazione on line in tempo reale di un ETF (azioni) alla borsa di Parigi ( tiker: BXX.FRA occhio al DISCLAIMER in fondo al blog: non ci provate è un titolo ad altissimo rischio!) dove la risposta in deve essere quasi istantanea poiché pochi secondi di ritardo possono significare la perdita di miglia di euro: tutto bene nessuna differenza apparente con un’adsl!
Infine la bloggata in diretta: questo post, fotografia inclusa, è stato inserito grazie all’area wifi: liscio come l’olio!
In più di un'occasione l'indicatore di rete dava livelli molto superiori a 8 Megabit al secondo.
La prossima settimana ho in programma un test molto più sofisticato per verificare il livello di sicurezza e di criptazione con cui i dati vengono scambiati: posso solo dirvi che il mio superesperto di computer (è professore in materia all’Università Politecnica delle Marche) mi ha detto che è necessario scaricare un software apposito ….. forse non ho capito bene io ma lui ne parlava con sicurezza: beata la mia ignoranza di semplice utente!
In definitiva il giudizio sulla rete wireless del Comune è molto positivo: GRAZIE COMUNE! E grazie anch all’ufficio Centro Elaborazione Dati!
OK! IL PREZZO E’ GIUSTO! ANZI AGGRATIS!

TO BE CONTINUED …………………..

mercoledì 9 luglio 2008

La Lega Navale Italiana di Senigallia patrocina TUTTINCANOA


Nella foto in basso da sinistra: Franco Santini (Vice Presidente Lega Navale di Senigallia), Massimo Latini (Presidente Lega Navale di Senigallia), Gennaro Campanile (Assessore allo Sport e Turismo del Comune di Senigallia), Andrea Carloni (Giornalista), Mario Santoni (Protagonista "tuttincanoa", non vedente), Cristiana Sbaffi (Protagonista "tuttincanoa"), Roberto Rabboni (Promotore e protagonista "tuttincanoa")

Nella foto in alto (i partecipanti a tuttincanoa): dietro, da sinistra: Paolo Ciarmatori, Jonatan Riderelli e Cristiana Sbaffi. Davanti, a sinistra: Mario Santoni, Filippo Balducci, Roberto Bulegato e Roberto Rabboni.

Si chiama “TUTTINCANOA” e, se le cose fileranno per il verso giusto, durerà circa 30 ore. Si tratta della prima traversata in canoa di gruppo del Mare Adriatico, in programma dall’11 al 13 luglio prossimi, dalla Lega Navale di Senigallia a Bozava, dietro alle Punte Bianche della Croazia.
E’ stata presentata così, nella sede della Lega Navale di Senigallia, alla presenza dell’Assessore allo Sport e Turismo del Comune di Senigallia, Gennaro Campanile, del presidente della Lega Navale, Massimo Latini e del vice presidente, Franco Santini, una iniziativa che non ha precedenti. Intanto perché – insolitamente, per volere delle autorità croate – si svolgerà con partenza (alle ore 7.00 di Venerdì 11 Luglio 2008) dall’Italia e arrivo in Croazia, dopo 70 miglia - e soprattutto perché vedrà la partecipazione al tentativo di ben sette canoisti, fra i quali due diversamente abili e una donna.
Protagonisti della traversata: Roberto Rabboni, capo spedizione, già autore la scorsa estate della traversata solitaria in canoa Kajak 1 dalla Croazia a Falconara Marittima (An); Jonatan Riderelli, diversamente abile con paresi del lato sinistro del corpo (viaggerà in Kajak 2 con Rabboni); Mario Santoni, non vedente, alla sua prima esperienza; Roberto Bulegato, agente di Polizia; Filippo Balducci, impiegato e paracadutista sportivo; Paolo Ciarmatori, impiegato e paracadutista sportivo e Cristiana Sbaffi, mamma di due bimbe, appassionata di fitness.
Ad assistere al tentativo, considerata la necessità di monitorare – giorno e notte - il percorso di sei canoe a pelo d’acqua, ci saranno cinque barche appoggio: tre a vela e due a motore. Sulle imbarcazioni, fra gli altri, due medici: il dott. Stefano Galassi e il dott. Vincenzo Firetto, una infermiera professionista, Giulia Giovagnola, un motivatore, Riccardo Rabboni, un cuoco e due cameraman per filmare i momenti salienti della traversata.
L’idea è partita da Roberto Rabboni, che dopo l’esperienza vissuta lo scorso anno, pagaiando per 24 ore da solo in mare, ha pensato a quanto sarebbe stato bello poter condividere quelle emozioni con altri, soprattutto con persone che, da sole, non ce l’avrebbero mai fatta.
L’evento è organizzato dalla ONLUS “Il Leone che Ride” ed i proventi verranno donati in beneficenza al Centro sociale diurno per portatori di handicap “L’Arcobaleno” di Chiaravalle. Fra gli sponsor dell’impresa: Donzelli Group, UBi Banca Popolare di Ancona, Spazio Libero, Merloni Termosanitari, Rotary Club Jesi e Gestiport. Il rientro dei canoisti è previsto per le 19.30 di domenica 13 luglio, e per l’occasione, presso la Lega Navale di Senigallia, si terrà una grande festa.

TO BE CONTINUED ......................

CONCORSO FOTOGRAFICO by velablog.it e yachtandsail.it

Rilancio volentieri il Concorso Fotografico ideato e promosso da Sergio Mistro di http://www.velablog.it/ e da http://blog.yachtandsail.it/ a tema: il mare.

Ulteriori dettagli tipo regolamento e similia li trovate cliccando: concorso fotografico !

Vi dico subito che è più un gioco che un concorso e che per ora l’unico premio in palio è la soddisfazione di condividere con una vasta platea una propria emozione.

Secondo me è già abbastanza: per esempio Matteo che è un'appassionato di fotografia ( http://www.matteorinaldi.com/ e http://www.matteorinaldi.it/ ) non potà certo sottrarsi facilmente!

E allora che state aspettando: scattate, scattate!! (doppio senso: fotografate + muovetevi)

TO BE CONTINUED ................................

venerdì 4 luglio 2008

FENOMENOLOGIA DEL CARICABATTERIA

Qualche settimana fa ho avuto il piacere di intrattenermi in una lunga chiacchierata telefonica con Little Jhon durante la quale ho messo a fuoco un dettaglio che può risultare decisamente illuminante circa il mio attaccamento alla barca a vela. Tutto è partito da una mia semplice domanda: dove tieni abitualmente il caricabatteria del tuo cellulare? Ovviamente le risposte possibili sono le più svariate: a casa, in ufficio, in macchina ecc. ecc. Qualcuno tra i più telefonino - dipendente arriva anche a portare sempre con se sia il cellulare che il caricabatteria. In effetti usando un po’ di sociologia spicciola possiamo ritenere che molte informazioni riguardanti lo stile di vita di una persona siano desumibili dall’uso di questo indispensabile accessorio (e molte di più dall’uso del cellulare vero e proprio) ; in questo senso ho usato il termine “fenomenologia” nel titolo del post alludendo molto velatamente a reminescenze filosofiche “alte” e a un famosissimo libro di Umberto Eco “Fenomenologia di Mike Buongiorno”. Ma torniamo a noi, anzi a me! Eh si perché il punto è proprio questo: io il caricabatteria del mio cellulare sono più di cinque anni che lo tengo fisso in barca 365 giorni all’anno! Non trovate anche voi che sia un’immagine “potente” ?
In effetti ho calcolato che, senza contare la crociera standard di tre settimane in croazia, in media trascorro nella mia barca a vela tra le cinquecento e le settecento ore all’anno. Molto di questo tempo viene utilizzato per le uscite pomeridiane ma, per la maggior parte, me ne rimango all’ormeggio in banchina a sistemare le questioni più disparate che riguardano: la barca, il blog, lo studio delle rotte future, piccole manutenzioni, qualche “raduno” con l’equipaggio ecc. ecc. Pertanto mi risulta molto facile e comodo caricare il telefonino utilizzando la colonnina della 220 che si trova proprio davanti alla mia barca: semplice no?

TO BE CONTINUED ……………………..

mercoledì 2 luglio 2008

Località della croazia: NOVIGRAD - CITTANOVA


NOVIGRAD - CITTANOVA è una località del nord dell’istria di circa 3000 abitanti situata nella parte nord occidentale dell’Istria (circa dieci miglia a sud di umag – umago). Posizione Lat. 45°19’,2 N e Lon. 13°34’ E ; è dogana estiva; c’è il marina e pure posto in banchina nel porticciolo ma, in questo caso, occhio ai venti forti da nord!
Ci soni vari servizi commerciali tipo ristoranti e negozi vari. Bellina la chiesa con campanile e anche parte della vecchia cinta delle mura. Subito nei dintorni ci sono tranquilli ancoraggi da bagnetto. DA NON PERDERE!

TO BE CONTINUED ………………..