C’era una volta ( circa 8 mesi fa) un piccolo ed oscuro blogger di vela (io) che aveva iniziato da poco a praticare questa nobile arte non senza difficoltà e commettendo i suoi primi bravi pasticcetti sul web. Erano già passati alcuni mesi da quando si era lasciato incautamente prendere la mano da questo bel gioco e fino ad allora si era applicato con una certa costanza nel pubblicare 3 o 4 post alla settimana.
Aveva anche ottenuto ,grazie ai servigi di una sua collega, di poter controllare e monitorare il suo blog al fine di conoscere la numerosità e la provenienza dei visitatori. Come previsto solo i suoi tre amici tre passavano saltuariamente a trovarlo sul web. I pochissimi altri ci passavano per sbaglio restando sul sito molto meno di una manciata di secondi.
Un bel giorno di otto mesi fa mentre se ne stava online chiuso in barca rannicchiato nella fredda oscurità della sua umida cuccetta un raggio di luce lo colpì: nel monitor del computer, in basso a destra, era apparsa una finestrella di messenger che recitava all’incirca “tizio@ ti ha inserito come contatto vuoi ricambiare?”.
Qualcosa scattò nella residua manciatina di neuroni ….. Ma se qualcuno si è preso il disturbo di prelevare la mia mail dal blog e di trasformarla in contatto messenger …….Capì che non era più solo! In un lampo accettò l’invitante proposta della sconosciuto “fan” del blog e lo inserì tra i contatti. Poi iniziò ad indagare sull’identità del soggetto in questione.
Seguendo le tracce si poteva arrivare ad uno scarno profilo splinder da cui si capiva che doveva trattarsi di qualcuno molto giovane che risiedeva in campania. Una sottile soddisfazione stava per impadronirsi di lui per questa “brillante” novità quando si sorprese in una smorfia di insofferenza: perché avrebbe dovuto SUBITO inviargli una mail? Che fretta c’era? In fondo non lo conosceva neanche!
Nella sua psiche contorta stava iniziando a prendere forma un qualche “piano”: avrebbe aspettato! Ma si! Gli avrebbe dato tempo di conoscerlo e ci sarebbero state molte occasioni di contattarsi in futuro! Ma torniamo a bomba al presente.
Proprio ieri il nostro eroe se ne stava bello bello nella sua barchetta, e come al solito online e bloggante, quando improvvisamente di nuovo quel raggio di luce si è acceso. Era l’occasione che stava aspettando da così tanto tempo che quasi se ne era dimenticato!
E fu così che chattò con MAURO per ben un’ora!
TO BE CONTINUED …………. CON UN POST DI PRESENTAZIONE DE MIO AMICO MAURO !!
sabato 27 settembre 2008
venerdì 26 settembre 2008
Località della Croazia: Vrsar - Orsera
Vrsar - Orsera (1500 abitanti) è una bella località turistica dell’Istria centrale situata poco più a sud di Porec - Parenzo: posizione Lat 45°09’,2 N e Long 13°36’,5 E. C’è il marina e c’è il porto, in genere la località è frequentata e animata.
Si possono trovare parecchi negozi e ristoranti vari (insolitamente buono quello del marina) incluso rifornimento di carburante. Poche miglia più a nord ci sono alcune baiette. La città vecchia ha ancora alcuni edifici interssanti dal punto di vista artistico e storico.
Interessante la chiesetta romanica del XII secolo della Madonna del Mare.
DA NON PERDERE.
TO BE CONTINUED ………………….
mercoledì 24 settembre 2008
Libro di bordo Croazia 2008: Day 1 e 2
Nel primo pomeriggio del 14 agosto scorso, alle 14:30, io, miki, shan e roberta salpiamo da Senigallia per la traversata verso Lussino: rotta 42° distanza 72 miglia. La partenza è stata anticipata di un giorno per dribblare un peggioramento del tempo che è in arrivo per l’indomani. Il vento è debole e perfettamente contrario, il mare poco mosso; iniziamo a bordeggiare poco convinti ed infatti dopo due ore constatiamo sconsolatamente di essere appena fuori costa e decidiamo di dare motore.
Procediamo a motore fino alle 20:30 quando, come da mia personale tradizione, issiamo le vele per godere del silenzio e del crepuscolo mentre ceniamo con pollo arrosto e relative patate (tecnica di navigazione rosticcera), il tutto innaffiato da un rosso discreto. Siamo fortunati: il vento è girato a levante e, nonostante io sia solito tollerare qualsiasi fuori rotta durante la mezz’ora della cena, ci porta favorevolmente verso la metà. Decidiamo i turni: shan e miki dalle 22:00 alle 02.00 e poi io dalle 02:00 alle 06:00 e si continua a vela a circa 5 nodi che è una bellezza.
All’alba avvistiamo Susak e nel giro di poco più di un’ora individuiamo l’entrata della baia di Lussino che ci accoglie alle 07:30. Ci dirigiamo verso il piccolo molo della dogana dove ho l’occasione di far valere la mia esperienza: il moletto è tutto occupato e davanti gironzolano tre o quattro unità da diporto sui 12 metri in attesa di poter fare le pratiche. Mentre il mio equipaggio inizia a lamentarsi per il tempo che dovremo perdere adocchio una piccola pilotina di 6 metri ormeggiata appena all’esterno del cancello del molo della dogana (tecnicamente non potrei accedervi se non dopo aver fatto dogana) e ordino l’arrembaggio! Detto e fatto in cinque minuti guadagno un’ora sotto lo sguardo incredulo delle altre barche che aspettano il loro turno a debita distanza.
Una vota sistemate tutte le formalità ci avviamo verso il marina principale che purtroppo è pieno; anche l’altro marina è al completo complice il ferragosto. Inizia quindi la caccia al peschereccio che viene individuato: nel giro di un’ora ci piazziamo e ci avviamo verso un ristorante in paese. Nel pomeriggio il tempo inizia a peggiorare come da previsioni confermate alla bacheca del marina e l’ormeggiatore della baia che comunque riscuote 20 euro per l’ormeggio al peschereccio ci consiglia di mettere la prua al vento e ci aiuta a mettere uno spring in funzione di un colpo di bora o di tramontana.
Iniziano a sentirsi i tuoni il cielo sempre più carico di nuvoloni neri ….. ordino di indossare le cerate e attendiamo il peggio. Purtroppo non c’è limite al peggio: entra un grosso colpo di vento (neverino) giusto dal mio fianco sinistro! E’ un vero casino: nel giro di 5 minuti la baia è sferzata da 20 o 30 nodi di maestrale accompagnato da pioggia battente. Altri 10 minuti e sopraggiunge il proprietario del peschereccio che, mostrandoci tutte le altre barche che stanno abbandonando precipitosamente le posizioni più precarie come la nostra, ci convince a mollare.
Appena in tempo perché le piccole e ripide onde iniziano a spingerci troppo sulla fiancata facendo lavorare terribilmente i parabordi: un paio di raffiche più robuste inclinano sensibilmente la barca e mettono pericolosamente sotto pressione due candelieri . Non c’è più tempo da perdere: dobbiamo andarcene ed in fretta! Ci sganciamo dal peschereccio non senza problemi e ci avviamo verso il centro della baia dove ci “uniamo” a varie decine di barche che vagano tenendosi a debita distanza tra loro.
Col passare dei minuti mi convinco che si tratta di un neverino e che quindi non ci resta che tenere duro per un’oretta al riparo nella grande baia (varie miglia quadrate) che nel frattempo si è trasformata in una superficie biancheggiunte di centinaia di creste su alterttante onde sul mezzo metro o poco più; il tutto sotto lo scrosciare della pioggia battente. Nel giro di poco più di un’ora siamo di nuovo ormeggiati al solito pescherccio solo un po’ frollati! Ronfata notturna con almeno un orecchio ai rumori sospetti.
L’indomani il tempo è in leggero miglioramento e ci concediamo l’intera giornata libera con visita della città in lungo e in largo. Dopo cena, finalmente rinfrancati dal miglioramento delle condizioni meteo, performo in uno dei miei migliori “pezzi” : mi calo nella parte del Comandante ed evoco lo spirito di Joshua Slocum che mi guidi nella lettura dei Sacri Libri e delle Segrete Carte! In un’appassionante seduta di esoterismo nautico riprogetto completamente tutta la crociera capovolgendone l’impostazione iniziale stabilita a tavolino a Senigallia (non senza il consenso della ciurma).
Domani si salpa e si va a Nord !
TO BE CONTINUED ………………….
P.S. ringrazio miki, mio "secondo" per aver girato il video MOLTO VELOCEMENTE!!
lunedì 22 settembre 2008
Marco e Valeria : ATTENTI A QUEI DUE! sono Filibustieri
Eccoli qua ! Si sono proprio loro quelli del blog http://www.lafilibusta.blogspot.com/ oppure di http://www.lafilibusta.com/ !!
Di se dicono:
"Io sono Marco, il Capitano, e dunque lo skipper.Vado per mare da 19 anni.Per molto tempo ho partecipato a numerose regate d'altura in tutto il mediterraneo, finché ho cominciato a stancarmi della competizione e a desiderare di vivere il mare solo nella sua dimensione naturale ...... da qui a vivere in barca il passo è stato breve."
"Io sono Valeria, compagna di vita e di veleggiate di Marco.Oltre al piacere della buona cucina ho, fin da bambina, un'altra grande passione: il Mare e tutti i suoi tesori.Da quando vivo sulla Filibusta ho trovato la mia dimensione ideale...A bordo mi occupo del servizio cucina e della cambusa, oltre a svolgere anche funzioni di "mozzo aspirante skipper"...."
"Insieme abbiamo costituito l'Associazione Velica Dilettantistica Filibusta.L'Associazione è nata con l'intento di diffondere e condividere l'amore ed il rispetto per il mare e la natura;è affiliata all'A.I.C.S. (Associazione Italiana Cultura e Soprt), e prende il nome dalla nostra amata barca che, se non lo avrete ancora capito, è anche la nostra casa, dove vi accoglieremo per la vostra vacanza a vela all'insegna del relax e della buona cucina "barcalinga".
Saremo il vostro equipaggio per un weekend o una settimana all'Isola d'Elba."
NON PERDETELI DI VISTA ! (io è parecchio che li seguo ... li pedino ... no, meglio, mi faccio trascinare dal loro contagioso entusiasmo!)
TO BE CONTINUED .............................
venerdì 19 settembre 2008
Località della Croazia: POREC - PARENZO
Porec - Parenzo (8000 abitanti) è una bellisima località turistica dell’Istria del centrale situata poco più a sud di Novigrad: posizione Lat 45°13’,48 N e Long 13°35’,58 E; è porto d’entrata annnale.
C’è il marina, c’è il porto e ci sono pure dei gavitelli in baia, in genere la località è molto frequentata e animata. Si possono trovare parecchi negozi e ristoranti vari incluso rifornimento di carburante e un ospedale. Poche miglia più a nord c’è un grande marina turistico e, prima, alcune baiette.
La città vecchia merita un‘attenta visita per il suo aspetto medioevale molto ben conservato. La via principale si chiama Decumanus a testimoniare l’antica presenza di una base militare di epoca romana (castrum) il cui tipico assetto viario è tutt’oggi facilmente identificabile mentre si passeggia per il centro.
Di grandissimo interesse la Basilica Eufrasiana del VI secolo i cui mosaici sono stati dichiarati Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO.
ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE.
TO BE CONTINUED ………………….
mercoledì 17 settembre 2008
Località della Croazia: NOVIGRAD - CITTANOVA
Novigrad - Cittanova (3000 abitanti) è una piacevole località turistica dell’Istria del nord situata poco più a sud di Umag: posizione Lat 45°19’,46 N e Long 13°33,’76 E; è porto d’entrata stagionale.
C’è il marina, c’è il porto e ci sono pure dei gavitelli in baia, in genere la località è molto frequentata e animata. Si possono trovare parecchi negozi e ristoranti vari incluso rifornimento di carburante. Dovrebbe essere completato presto un nuovo grande marina turistico.
Carina la città vecchia. Appena più a nord alcuni paesini con relativa baietta con ristorante annesso sono piuttosto invitanti (Dalja e Lovrecica).
DA NON PERDERE!
TO BE CONTINUED ………………….
lunedì 15 settembre 2008
Velisti di Senigallia: due chiacchiere con i Campioni (SPONSOR WANTED)
foto in alto: a sinistra Gabriele Franciolini e a destra Francesco Falcetelli Campioni Nazionali Assoluti e Juniores classe 420;
foto in basso: Lidia Mazzanti 7° graduatoria italiana e 39° ai mondiali di Atene classe 420;
Ho voluto incontrare di persona l’equipaggio campione italiano assoluto e juniores classe 420 composto da Gabriele Franciolini, prodiere del Club Nautico Senigallia e Francesco Falcetelli, timoniere della Stamura di Ancona; era un’occasione che non potevo lasciarmi sfuggire tanto più che per l’occasione erano presenti anche Lidia Mazzanti, prodiere del CNS, che si è ben piazzata 39° ai recenti mondiali 420 ad Atene, e Federica Francucci timoniere del CNS che molto probabilmente l’affiancherà nel prossimo futuro. Dopo la prima timidezza iniziale mi sono fatto raccontare i loro allenamenti che nei 7 anni in cui hanno fatto parte della squadra agonistica costituiscono la “routine” : tre uscite in mare ogni settimana per tutto l’anno per una durata di circa tre ore più le regate e almeno un’ora alla settimana in palestra. Non c’è che dire si tratta di un grosso carico di lavoro per ragazzi/e di 16/17 anni anche considerando le pesanti trasferte in giro per l’Italia necessarie per partecipare alle competizioni. Il meccanismo di selezione dei migliori equipaggi per i campionati italiani, europei e mondiali prevede la partecipazione a quattro regate principali in aggiunta a quelle della zona Marche. Al termine di queste gare viene stilata una classifica in base a tutti i migliori piazzamenti e solo un ristretto numero di equipaggi viene ammesso alle competizioni maggiori: i primi sessanta su un paio di centinaia possono andare all’italiano; i primi cinque equipaggi maschili ed i primi due femminili all’europeo e i primi quattordici, sia maschili che femminili, al mondiale. Per dare un’idea della complessità delle trasferte va menzionato che quest’anno si sono tenute a Marsala, San Remo, Livorno ed Ancona: tutte della durata di almeno quattro giorni e con almeno dieci regate durante le quali ci si confronta in mare con altre 140 barche. Per non parlare di quello che succede durante le regate vere e proprie che sono sempre molto movimentate Ad esempio Gabriele mi ha riferito che alla prima partenza della prima regata dell’italiano sono stati speronati a poppa da un’altra barca che gli ha creato una falla sulla cassa stagna di galleggiamento; per fortuna la partenza è stata rinviata e così hanno potuto effettuare una riparazione di fortuna con nastro adesivo. Anche le ragazze non hanno vita più facile: Lidia mi raccontato di come mentre era in regata gli si fosse staccata la guarnizione di gomma (bandelle n.d.r.) della deriva e di come aveva dovuto tamponare al volo e con una spugna la robusta “fontanella” d’acqua che sgorgava dalla scassa nella barca. Per questi ragazzi c’è rimasto un solo anno o al massimo due nella categoria juniores e poi dovranno crescere in tutti i sensi! Nel loro futuro ci sono sempre tanti impegni e, forse, tra qualche anno il 470. Davvero davvero non c'è nessuno sponsor, neanche a basso budget, che sia interessato a dargli una mano?
TO BE CONTINUED ...................................
P.S. mi scuso con Federica Francucci di cui, per mia colpa, non sono riuscito a pubblicare una foto (e se lo meritava!): le devo un favore oltre all'impegno di aggiungere, anche nei prossimi giorni, la sua immagine.
venerdì 12 settembre 2008
Velisti di Senigallia : LUIGI PAOLASINI
Luigi Paolasini è nato e cresciuto a Senigallia dove ha risieduto fino al 1991 , da allora vive a Grenoble dove lavora come fisico per il sincrotrone europeo; è socio del Club Nautico; quarantacinque anni; patente nautica da 20; segno zodiacale Pesci; è il papà della piccola (ma "grande") velista senigalliese "doc" Elena Paolasini. Lo incontro alla darsena e lo invito sulla mia barca dove mi racconta della sua prima uscita a vela a Bellaria quando aveva 13 anni su un 470 poi una lunga pausa fini al 1985 quando è entrato nell’equipaggio del Comet 9,10 di Nicola Fuzzati con cui negli anni successivi scorazzò per tutto l’Adriatico. E’ un innamorato della vela, di tutta la vela, nel senso che lo appassionano sia la messa a punto delle regolazioni della barca che anche le regate ma, soprattutto, ama le lunghe navigazioni in mare aperto di cui ricorda tra le più divertenti quella con l’Arlecchino (un piccolo cabinato a vela di 7 metri) del “professore” a bordo del quale, insieme a Nicola Fuzzati, attraversarono l’Adriatico avendo per motore un fuoribordo Evinrude 12 cv e per ancora un grappino buono si e no per un moscone. Nonostante dedichi alla vela solo qualche settimana all’anno mi sembra di capire che le mette ben a frutto: come ultima bella navigazione mi snocciola una crociera tra Milazzo, Vulcano, Salina, Scilla, Capo Spartivento, Argostoli, Itaca e Lefkas con a bordo un bravissimo cuoco mai stato in barca e come ultimo risultato in regata il primo posto alla regata internazionale La Rotta del Sale 2007 da Ibiza a Barcellona: oltre 250 barche per 250 miglia con un Jeanneau Sunshine di 30 anni. Non c’è che dire: per uno che ha simpatia per Tabarly e per Gerbault e che navigato su un po’ tutti i cabinati sloop (con un solo albero n.d.r.) fino a 16 metri davvero non resta che la “battaglia” più “dura”: convincere sua moglie ad un trasferimento di una barca a vela dalla Turchia alla Francia! Per rimanere in tema di ironia mi racconta lo "storico" episodio in cui mise "in fuga" con alcune espressioni molto "colorite" un gruppo di anziane suorine a Dubrovnik. L'episodio avvenne mentre, non visto e non curante delle religiose, si trovava ad essere issato in testa d'albero ad oltre 12 metri d'altezza e sostenuto da una semplice imbragatura che lo legava alle cosce, all'inguine e al busto. Alcune anziane suore si avvicinaro alla barca e con fare molto gentile iniziarono a conversare con gli altri membri dell'equipaggio senza accorgersi dell'uomo in cima all'albero quando, ad un certo punto, si udirono gli "improperi" urlati di Gigi che non ne poteva più di sopportare l'assurda scomodità della sua posizione. Vi lascio immaginare lo sconcerto e la successiva precipitosa "fuga" delle suore nell'udire tali "colorate" espressioni provenire dall'alto dei cieli!!!
Chiude la “chiacchierata” regalandomi un “aforisma” sorprendente: la vela è filosofia: un insieme di saperi che non si finisce mai di apprendere. Quant’è vero!
mercoledì 10 settembre 2008
UN ALTRO VELISTA SENIGALLIESE SUL PODIO
a destra Davide Mengarelli e a sinistra Jose Luis Pentericci
Si è svolto dal 30 agosto al 2 settembre presso il Circolo La Fraglia Vela di Desenzano il Campionato Nazionale Assoluto Classe Europa 2008. Il campo di regata, posizionato nel lago e sotto costa, è stato caratterizzato da vento molto instabile, sia nell'intensità che nella direzione e questo ha reso la competizione particolarmente difficile da “gestire” da parte dei velisti. Quasi tutte le 8 prove di regata sono state disputate con vento debole e variabile cosa che ha favorito i timonieri più leggeri in termini di peso. Solo la prima regata dell’ultima giornata è stata disputata con un “Peler” (vento locale n.d.r.) sui 14 nodi che però è andato progressivamente diminuendo d’intensità fino alla condizione di vento leggero che ha prevalso sul campo di regata. Alla fine, nell’ultima giornata, ben tre equipaggi si trovavano a parità di punteggio a lottare per la conquista del titolo italiano sul classico percorso del triangolo olimpico. Nonostante la difficoltà nell’ “interpretare” le variazioni ed i salti di vento il velista Davide Mengarelli della squadra agonistica della Lega Navale di Senigallia riusciva comunque ad aggiudicarsi il 3° posto assoluto juniores del Campionato Italiano. Da segnalare anche il 7° posto assoluto juniores di Jose Luis Pentericci appartenente allo stesso sodalizio.
TO BE CONTINUED ........................
lunedì 8 settembre 2008
Conclusa "La 40 miglia dell'Adriatico"
Si è conclusa nel tardo pomeriggio di domenica scorsa la tredicesima edizione della regata organizzata dalla Lega Navale di Senigallia “La 40 miglia dell’Adriatico” che ha visto schierate alla partenza da Senigallia ben 32 cabinati a vela dai più piccoli di 6,5 metri ai grandi di 14 metri con oltre 150 velisti appartenenti ai club locali. La partenza è stata data alle 11;45 circa dopo che l’instabile vento da terra denominato localmente Garbino era “girato” fino ad un moderato Levante e subito le imbarcazioni si sono dirette verso un bordo parallelo alla riva sfilando a circa un miglio dalla costa senigalliese mentre gli spinnaker multicolore facevano bella mostra di se. Nel primo pomeriggio però un peggioramento delle condizioni meteo con temporali sparsi e anche grandine metteva sotto pressione i regatanti costringendo alcuni equipaggi più familiari a ripararsi sottocoperta mentre chi poteva, indossata la cerata completa, continuava verso il traguardo posto nei pressi del Marina Dorico. In serata si è svolta la cena dei regatanti nella sede cittadina della Lega Navale e poi la premiazione dei velisti secondo la classifica approvata dalla Giuria: il Trofeo Challenger Giancarlo Serrani per il 1° della classifica generale è stato assegnato all’imbarcazione Black Rose dell’armatore Bucciarelli Paolo dell’Assonautica al comando di un Mumm 30 piedi (9 metri) da regata mentre il Trofeo Challenger Marinai d'Italia per il 1° classificato della categoria crociera è andato a Vitamina dello skipper Foghini Lorenzo dell’Assonautica al comando di un Nova 30 piedi. L'interessante regata d'altura è stata patrocinata dal Comune di Senigallia, dalla Provincia d'Ancona, dalla Regione Marche e dalla Capitaneria di Porto.
TO BE CONTINUED ......................
giovedì 4 settembre 2008
Velisti di Senigallia : NICOLA FUZZATI
Nicola Fuzzati, Fuzz per gli amici, è nato e vissuto a Senigallia fino a poco più di 10 anni fa quando si è trasferito per lavoro a Pavia (ora ci torna spesso ma come turista! n.d.r.); 44 anni; segno zodiacale ARIETE ; è socio del Club Nautico Senigallia; alla fine degli anni ottanta è stato il mio “maestro” per oltre tre anni per quanto riguarda la conduzione di cabinati a vela.
SKIPPER: Nicola Fuzzati velisticamente chi è?
NICOLA: Uno che ama la vela “emozionante”: sia per l’immediatezza delle sensazioni tipo: planare in windsurf, il fischio del vento nelle orecchie, il risucchio del sifone della scassa di deriva quando vai a palla; sia per la bellezza di una baietta isolata solo per me. Comunque sia mi deve smuovere qualcosa nelle viscere!
SKIPPER: Nicola Fuzzati velisticamente chi è?
NICOLA: Uno che ama la vela “emozionante”: sia per l’immediatezza delle sensazioni tipo: planare in windsurf, il fischio del vento nelle orecchie, il risucchio del sifone della scassa di deriva quando vai a palla; sia per la bellezza di una baietta isolata solo per me. Comunque sia mi deve smuovere qualcosa nelle viscere!
SKIPPER. Quando hai iniziato ad andare in barca a vela e con chi?
NICOLA: A dodici anni ho fatto il primo corso di vela del Club Nautico di Senigallia e sono rimasto “segnato” per sempre: la prima uscita eravamo in due ragazzini più l’istruttore; io stavo alle cinghie, l’istruttore al timone e scotta randa e l’altro ragazzetto alla scotta del fiocco del FJ quando ad un certo punto le cinghie si sono rotte e sono finito in mare. Che sorpresona! Ovviamente avevo il giubbetto salvagente e comunque mi hanno ripescato con difficoltà! Una vera avventura!
NICOLA: A dodici anni ho fatto il primo corso di vela del Club Nautico di Senigallia e sono rimasto “segnato” per sempre: la prima uscita eravamo in due ragazzini più l’istruttore; io stavo alle cinghie, l’istruttore al timone e scotta randa e l’altro ragazzetto alla scotta del fiocco del FJ quando ad un certo punto le cinghie si sono rotte e sono finito in mare. Che sorpresona! Ovviamente avevo il giubbetto salvagente e comunque mi hanno ripescato con difficoltà! Una vera avventura!
SKIPPER: Hai qualche simpatia per uno o più velisti “mitici” ?
NICOLA: (alle mie sollecitazioni su Moitessier, Chichester ecc, ecc, scuote la testa e parte deciso) Corto Maltese ! (in effetti anche se è un personaggio immaginario di fascino ne ha da vendere n.d.r.)
NICOLA: (alle mie sollecitazioni su Moitessier, Chichester ecc, ecc, scuote la testa e parte deciso) Corto Maltese ! (in effetti anche se è un personaggio immaginario di fascino ne ha da vendere n.d.r.)
SKIPPER: Che barche o similia hai posseduto e/o usato ?
NICOLA: Prevalentemente derive tipo:FJ, Laser Standard, Laser 4000 e 5000, Hobie Cat 16 e 18 piedi quando facevo l’istruttore di vela a Losanna e poi tra i cabinati principalmente il mio Comet 9,10 e la barca di mio padre il Nova 41 (13 metri); ho usato anche un numero imprecisato di surf vari.
NICOLA: Prevalentemente derive tipo:FJ, Laser Standard, Laser 4000 e 5000, Hobie Cat 16 e 18 piedi quando facevo l’istruttore di vela a Losanna e poi tra i cabinati principalmente il mio Comet 9,10 e la barca di mio padre il Nova 41 (13 metri); ho usato anche un numero imprecisato di surf vari.
SKIPPER: Quale navigazione ricordi con maggiore piacere ?
NICOLA: La traversata di ritorno da Corfù a Senigallia fu una vera pacchia sotto ogni punto di vista: pensa che al traverso del Gargano in una scenario splendido e lussureggiante, visto che il cesso era rotto, io gigi e chicco abbiamo dato spi sotto pilota automatico e, mentre andavamo placidamente a due nodi, abbiamo filato tre cime a poppa e ci siamo fatti un bagnetto “liberatorio” che altro che la Jacuzzi: nessuno in barca ed il mare solo per noi!
NICOLA: La traversata di ritorno da Corfù a Senigallia fu una vera pacchia sotto ogni punto di vista: pensa che al traverso del Gargano in una scenario splendido e lussureggiante, visto che il cesso era rotto, io gigi e chicco abbiamo dato spi sotto pilota automatico e, mentre andavamo placidamente a due nodi, abbiamo filato tre cime a poppa e ci siamo fatti un bagnetto “liberatorio” che altro che la Jacuzzi: nessuno in barca ed il mare solo per noi!
SKIPPER: Quali sono i principali risultati in regata che ricordi con maggiore soddisfazione ?
NICOLA: Primi classificati al campionato invernale d’ancona della Stamura ma il premio si ritirava al circolo ufficiali della marina militare e non mi lasciarono entrare perchè non avevo la cravatta!
NICOLA: Primi classificati al campionato invernale d’ancona della Stamura ma il premio si ritirava al circolo ufficiali della marina militare e non mi lasciarono entrare perchè non avevo la cravatta!
SKIPPER: Qualche progetto per veleggiata future ?
NICOLA: Sono alcuni anni ormai che a fine luglio con la barca di mio padre e con tre generazioni a bordo di Fuzzati (nonni, figlio e nipoti) ci facciamo una crociera di dieci giorni in Croazia: per certi aspetti è un bellissimo “rito”!
NICOLA: Sono alcuni anni ormai che a fine luglio con la barca di mio padre e con tre generazioni a bordo di Fuzzati (nonni, figlio e nipoti) ci facciamo una crociera di dieci giorni in Croazia: per certi aspetti è un bellissimo “rito”!
SKIPPER. Quanto tempo dedichi alla vela ?
NICOLA. Troppo poco! Lassù nella padania si lavora sempre troppo! Devo trovare un trucco per navigare nelle risaie se voglio andare più spesso a vela!
NICOLA. Troppo poco! Lassù nella padania si lavora sempre troppo! Devo trovare un trucco per navigare nelle risaie se voglio andare più spesso a vela!
SKIPPER: Ci racconti un’episodio di navigation curioso e/o divertente ?
NICOLA: Durante la crociera in grecia del 1989 una sera io, gigi e chicco eravamo all’ancora nella baia di Meganisi e per concludere degnamente la serata siamo andati a terra col tender armati solo di due chitarre e alcune bottiglie di quello buono da libare agli dei del mare nel silenzio del boschetto di pini e macchia mediterranea. Al ritorno il tender pieghevole mariposa sotto le mosse avventate di gigi che ormai aveva un’equilibrio assai malfermo scuffia rovinosamente e finiamo tutti in acqua! Niente paura: era giusto la rinfrescata che ci serviva! Rimontiamo a bordo e riguadagnamo la barca a vela pagaiando con le due chitarre! (a tutt’oggi non mi risulta che nessun’altro armatore di Senigallia così tanto giovane e con un cabinato così piccolo abbia più realizzato una navigazione così lunga ma, forse, mi sbaglio n.d.r.)
NICOLA: Durante la crociera in grecia del 1989 una sera io, gigi e chicco eravamo all’ancora nella baia di Meganisi e per concludere degnamente la serata siamo andati a terra col tender armati solo di due chitarre e alcune bottiglie di quello buono da libare agli dei del mare nel silenzio del boschetto di pini e macchia mediterranea. Al ritorno il tender pieghevole mariposa sotto le mosse avventate di gigi che ormai aveva un’equilibrio assai malfermo scuffia rovinosamente e finiamo tutti in acqua! Niente paura: era giusto la rinfrescata che ci serviva! Rimontiamo a bordo e riguadagnamo la barca a vela pagaiando con le due chitarre! (a tutt’oggi non mi risulta che nessun’altro armatore di Senigallia così tanto giovane e con un cabinato così piccolo abbia più realizzato una navigazione così lunga ma, forse, mi sbaglio n.d.r.)
SKIPPER: Hai un consiglio o un pensiero per chi si avvicina alla vela ?
NICOLA: Stai attento che se ti avvicini troppo rimani folgorato e/o illuminato! (in senso buono s’intende).
NICOLA: Stai attento che se ti avvicini troppo rimani folgorato e/o illuminato! (in senso buono s’intende).
SKIPPER. Per concludere vuoi lasciare un pensiero o un ringraziamento ?
NICOLA: (senza esitare) A dio per aver creato il mare!
NICOLA: (senza esitare) A dio per aver creato il mare!
SKIPPER: Grazie a te per tutto quello che mi hai insegnato!
TO BE CONTINUED …………………………..
P.S. RINGRAZIAMENTI al noto fotografo e blogger senigalliese Libero Api (www.dentroalreply.blogspot.com ) che ha sopportato stoicamente l’uso e l’abuso delle sue interviste pro domo mea.
martedì 2 settembre 2008
VELA CLASSE 420 : è di Senigallia il due volte campione nazionale assoluto e juniores !
nella foto i nuovi campioni nazionali assoluti e juniores classe 420: a destra Francesco Falcetelli (Stamura) e a sinistra Gabriele Franciolini (CNS)
Dal 25 al 29 Agosto si sono svolte nelle acque di Crotone le dodici regate del Campionato Nazionale Assoluto e Juniores della classe velica 420 che hanno visto la partecipazione dei migliori sessanta equipaggi italiani precedentemente selezionati tra i più competitivi. Delle dodici regate previste ne sono state disputate dieci a causa della mancanza di vento in due prove ma tutte le competizioni sono state molto combattute e ricche di colpi di scena: soprattutto i passaggi in boa sono stato molto animati. Alla fine l’equipaggio composto da Francesco Falcetelli, prodiere della Stamura e Gabriele Franciolini timoniere del Club Nautico di Senigallia si è imposto su tutti, aggiudicandosi il titolo nazionale assoluto e juniores, in maniera chiara e netta e rimanendo sempre nelle primissime posizioni in tutte le prove salvo l’ultima in cui il vento leggero e variabile, e che rischiava di rimettere in gioco il titolo, non li ha costretti a limitare i “danni” rimanendo comunque nel gruppo dei primi. Di rilievo anche il buon piazzamento in undicesima posizione dell’equipaggio composto dal timoniere Beatrice Frezza e dal prodiere Enrico Clementi, entrambi del club Nautico Senigallia, penalizzati da una sfortunata serie di avarie tra cui la rottura del carica alto dello spinnaker. Completa il quadro che illustra la buona salute della vela senigalliese il ventitreesimo posto del duo composto da Elena Gelibter, timoniere della Stamura e Lidia Mazzanti, prodiere del Club Nautico Senigallia la cui posizione finale in classifica al ventitreesimo posto non deve trarre in inganno poiché il loro obiettivo quest’anno era centrato sui mondiali di Atene in luglio dove si sono piazzate trentaduesime: probabilmente un po’ di stanchezza accumulata nei duri allenamenti e una leggera “rilassatezza” per la competizione italiana non gli hanno permesso di esprimersi al meglio.
TO BE CONTINUED ......................................
Dal 25 al 29 Agosto si sono svolte nelle acque di Crotone le dodici regate del Campionato Nazionale Assoluto e Juniores della classe velica 420 che hanno visto la partecipazione dei migliori sessanta equipaggi italiani precedentemente selezionati tra i più competitivi. Delle dodici regate previste ne sono state disputate dieci a causa della mancanza di vento in due prove ma tutte le competizioni sono state molto combattute e ricche di colpi di scena: soprattutto i passaggi in boa sono stato molto animati. Alla fine l’equipaggio composto da Francesco Falcetelli, prodiere della Stamura e Gabriele Franciolini timoniere del Club Nautico di Senigallia si è imposto su tutti, aggiudicandosi il titolo nazionale assoluto e juniores, in maniera chiara e netta e rimanendo sempre nelle primissime posizioni in tutte le prove salvo l’ultima in cui il vento leggero e variabile, e che rischiava di rimettere in gioco il titolo, non li ha costretti a limitare i “danni” rimanendo comunque nel gruppo dei primi. Di rilievo anche il buon piazzamento in undicesima posizione dell’equipaggio composto dal timoniere Beatrice Frezza e dal prodiere Enrico Clementi, entrambi del club Nautico Senigallia, penalizzati da una sfortunata serie di avarie tra cui la rottura del carica alto dello spinnaker. Completa il quadro che illustra la buona salute della vela senigalliese il ventitreesimo posto del duo composto da Elena Gelibter, timoniere della Stamura e Lidia Mazzanti, prodiere del Club Nautico Senigallia la cui posizione finale in classifica al ventitreesimo posto non deve trarre in inganno poiché il loro obiettivo quest’anno era centrato sui mondiali di Atene in luglio dove si sono piazzate trentaduesime: probabilmente un po’ di stanchezza accumulata nei duri allenamenti e una leggera “rilassatezza” per la competizione italiana non gli hanno permesso di esprimersi al meglio.
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