Di cosa vogliamo parlare? Ormai le regate del 2010 sono lontane e quelle del 2011 ben là a venire... per fortuna il mondo Mini 650 gode di un'effervescenza inesauribile, ed anche con la pioggia autunnale che batte senza posa sui vetri di casa, gli argomenti non mancano mai. Parigi ha partorito un topolino… e per fortuna! La Guida Mini 2010 sarà pubblicata nella sua forma definitiva a Gennaio ma pare proprio che, a parte l'acquisto dell'AIS, gli armatori non saranno vessati da modifiche costose sulle barche.
Anche il tanto paventato cambio di percorso della Transat è sfumato in una bolla di sapone ed anche qui "per fortuna!". L'alternativa sarebbe stata un porto del Brasile meridionale, Florianopolis, che avrebbe aumentato la seconda tratta di qualcosa come 800 miglia... veramente tante.GPO, organizzatore della regata, ha dimostrato realismo ed ha resistito alle chimere economiche del nuovo offerente, riportando la rotta delle nostre barchette sull'ormai collaudatissima Bahia. Non credo che qualcuno se ne dispiacerà…
Quando leggerete queste righe saranno già state aperte le iscrizioni all'edizione 2011 della Transat. Si tratta sempre di uno snodo cruciale, perchè se è vero che questa non costituisce una data limite in assoluto, l'iscrizione in Dicembre pone i più determinati ed organizzati in "pole position" per lo start di Settembre. Poi ci sarà da attendere la pubblicazione delle prime liste a Gennaio e lì potremo già avere le idee più chiare sulla forza d'urto dell' "armata italiana".
Il calendario ufficiale delle regate ha già invece una connotazione definitiva e la sorpresa più grossa... è che le uniche regate per soli 650 del Mediterraneo SARANNO QUELLE ITALIANE! Il movimento Spagnolo non ha dato sufficienti garanzie di solidità agli organizzatori dell'Escala. Il dirottamento di quella macchina organizzativa perfetta che risponde al nome di Guillaume Rottée sulla Generali Solo in Figarò ha privato la Grand Motte del suo motore propulsivo e dunque Arci, GPI e SMS rimarranno le sole regate per chi in Med vorrà stabilizzare le sue miglia per la 2011, porre una solida base per la 2013 o, semplicemente, divertirsi correndo in 650.
Dobbiamo naturalmente esserne assolutamente orgogliosi ed osare dei sogni in grande. Pensiamoci un attimo: ci sono armatori che intendono partire da La Rochelle e non hanno ancora un miglio sotto la chiglia, altri che non hanno ancora per intero le prescritte 1000 miglia di regate, si vareranno i 3 nuovi Proto ammessi di diritto. Le tre regate italiane somministrano ben 920 miglia ed il tutto entro la metà di maggio, mentre al Nord si arriverebbe ad un tale traguardo solo al termine del Mini Fastnet, più di un mese dopo.
Sarà fantascienza sperare di vedere al via da noi, che so, un Raison sullo scow, un Rogues sulla probabile nuova barca, il decimo Nacira ed altri fortissimi affamati di miglia? Saranno sogni da caminetto invernale… ma perchè non crogiolarsi nell'illusione? A proposito dello Scow. Ora sappiamo che l'intreccio di sguardi che avevo colto a Barcellona tra Raison e Rogues sulle prestazioni di 747 non era casuale ma si poggiava su solide basi pratiche. I due, unitamente a Boidevezi, si erano sottoposti prima della Mini Barcelona ad una settimana di training intensivo sotto la guida di Tanguy Leglatin, l'allenatore dei Figarò e dei 60 di Lorient.
In questa occasione gli speed test tra le barche erano stati numerosi ed avevano confermato gli esiti di una prova che Voiles et Voilieres aveva organizzato a Settembre nel corso del Grand Pavois a La Rochelle.In sintesi: lo Scow di bolina con poca onda stringe dai 5 ai 10 gradi meglio di un Proto tradizionale, correndo oltrettutto più veloce. Al traverso la differenza di velocità pare ancora maggiore… ed in poppa l'unico dubbio che era venuto era sulle ridotte dimensioni dello spi di Boidevezi, che era comunque stato ridicolizzato.
La leggerezza estrema dello scow, la sua ridotta superficie bagnata, la sua capacità di planare, il fatto che a grandi angoli di sbandamento la sua superficie bagnata presenti un asse più parallelo a quello a barca dritta rispetto alle barche tradizionali ne fanno un'esperimento tutt'altro che campato per aria. I dubbi permangono sul suo rendimento con poco vento e onda morta, sulla sua fragilità intrinseca indotta dalla grande rigidità alla vela e dai continui colpi prodotti dalla prua poco penetrante, sulle sue capacità di non perdere in performance pur "caricato" in assetto da Transat e sulle capacità di raddrizzarsi in caso di scuffia, con tutta quella forma piatta della coperta. Di sicuro però non ci troviamo di fronte ad un bidone.
Aymeric Belloir...chi è costui? Porebbe essere il salvatore del Nacira! La bellissima barca di Douguet ha faticato non poco a schiodare dalle nove costruite, complici prestazioni non esaltanti nelle ultime due stagioni.
Ebbene Aymeric, terzo nella classifica dei debuttanti nel Figarò del 2007, quindi ottimo manico, ha acquistato il decimo esemplare, staccando così lo status di "Barca di Serie", impegnandosi professionalmente nella vendita del Nacira, col quale correrà nella stagione imminente con l'obiettivo della Transat. Detta così sembra una bella favola, ma le novità fanno solo del gran bene al movimento. E noi lo ossereveremo con la lente di ingrandimento... (da http://www.classemini.it/ by S.Paltrinieri)