Dopo quattro giorni intensi di riparazioni, dubbi e lavoro di squadra senza sosta, l’IMOCA Allagrande Mapei di Ambrogio Beccaria è pronta a dirigersi verso Portsmouth per la partenza della seconda tappa di The Ocean Race Europe.
Dopo la collisione di domenica 10 agosto, il team di Allagrande Mapei - supportato da TR Racing - ha dovuto sostituire, riparare e organizzare un’operazione logistica complessa per far arrivare attrezzature da Lorient o reperirle localmente a Kiel. Alcune riparazioni sono state rapide, altre hanno richiesto lavori tecnici complessi, con momenti di incertezza sul possibile rientro in gara.
« Abbiamo subito diversi danni », spiega Ambrogio Beccaria. « Il più visibile era il J0 - ma in realtà era quasi la parte più semplice: è irriparabile, quindi abbiamo semplicemente preso un altro J0. La randa è stata smontata e riparata - anche quello relativamente semplice. Ma poi si è rotto tutto il sartiame di dritta: outrigger, sartia D0, sartia D1 e sartia D2. Le sartie non potevano essere riparate, quindi le abbiamo dovute sostituire tutte. L’outrigger era riparabile, ma non nei tempi disponibili, quindi anche quello è stato sostituito. Una volta cambiati tutti i cavi, il vero problema è stata la landa. Abbiamo dovuto coinvolgere l’architetto Antoine Koch e lo studio di ingegneria strutturale GSea Design per stabilire un protocollo di riparazione e assicurarci di poter navigare al 100% del potenziale della barca. Questo ha richiesto tempo - molti strati di tessuto da applicare in una zona di difficile accesso… abbiamo persino dovuto smontare il ballast per arrivarci. È stato un vero saliscendi emotivo, passando dall’incertezza alla possibilità di tornare in gara. Oggi siamo super felici, super entusiasti… non vedo l’ora di tornare a navigare! »
Motivazione intatta
Se questo rientro è possibile, è soprattutto grazie al lavoro instancabile del team di terra, mobilitato al massimo da un mese dopo l’incidente della Course des Caps. « Sono esausti, ma è incredibile vedere come resistono, quanto si impegnano », sottolinea lo skipper milanese. « Tornare in competizione per me è come un sogno. Il momento in cui saremo di nuovo in regata sarà così intenso che ce lo ricorderemo per tutta la vita — saremo al settimo cielo! Ma per ora, procediamo passo dopo passo, con una grandissima voglia di essere in mare, di portare la barca a Portsmouth e semplicemente di tornare a godere della navigazione. E per me, personalmente, c’è qualcosa da superare… quella prima partenza al timone di Allagrande Mapei non è andata come previsto, e l’unico modo per voltare pagina è tornare là fuori e ristabilire il feeling con la barca. »
Consegna strategica a Portsmouth Sostegno incrollabile di Mapei |
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