Il Campionato del Tigullio-Trofeo Renato Lombardi-Coppa Pinne organizzato dal Circolo Velico Santa Margherita Ligure per Dinghy 12’ e Ilca, chiude alla grande con due giornate di tangibile soddisfazione. Tanto che l’ottimo Comitato di Regata “a geometria variabile” è riuscito a far disputare in due giorni ben 6 prove, un numero da Campionato Italiano ( dove ne sono previste al massimo 7).
I Dinghy
A conclusione di 16 regate, il Campione del Tigullio nei Dinghy 12’ è Federico Pilo Pais, che con il suo Blu Amnesia bissa il successo del 2024. Anzi migliora, perché si porta a casa il Trofeo Renato Lombardi che premia la migliore performance senza considerare scarti. Trofeo che lo scorso anno era andato a Filippo Jannello. Dietro di lui Marcello De Gasperi con Irene, avversario corretto e tenace che ha duellato con Pilo fino all’ultimo. Tanto che i due nelle sei prove del week end, hanno registrato due primi ciascuno. Il terzo posto è andato a Filippo Jannello col suo glorioso Cicci. Il quarto ad Alessandro Pedone da Montecarlo con No Way che domenica, in una giornata con il solito mare incrociato da motoscafo coniugato con onda residua dal largo e vento leggero sui 3/4 metri in rotazione da 150° a 175 °, con scelte di bordeggio anticonvenzionale a levante, ha inanellato due primi che lo hanno catapultato al 4° posto superando due vecchie volpi del calibro di Vinz Penagini con Plötzlich Barabba e Gin Gazzolo con Pallino. A seguire al 7° posto Titti Carmagnani, il piccolo grande drago verde con il suo Toulì a un solo, sottolineiamo un solo, punto da Francesca Lodigiani con Cavallo Indomito che a quel 7° ci aveva fatto la bocca, visto che nel week end su 6 prove aveva superato Titti in 4. Ma la classe non è acqua e Titti è noto per i suoi “acuti” ineguagliabili, nel senso che sì lo batti, ma poi lui tira fuori dal cappello un bordeggio tutto suo e ti spara un terzo, e a quel punto non resta che inchinarsi levandosi il cappello con gesto teatrale. Al 9° e 10° posto risultano Vittorio d’Albertas con Behemoth e Gigio Bianchi con White. Risultati che non rendono il merito, visto che per entrambi la classifica su 16 prove mostra una riga di DNC, nel senso che distratti da altri impegni o passioni ( per Gigio i giri in moto per l’Europa) hanno saltato rispettivamente 6 e 5 regate, ma in quelle in cui erano presenti veleggiavano nel gruppetto di testa. Da segnalare la performance in ascesa, nonostante le assenze, della new entry, per il Dinghy, Paolo Cappa buon 11°. Nel secondo gruppo, superati alcuni inconvenienti, è nuovamente entusiasticamente in pista Gianleone Funduklian con Foulo 17, mentre si nota nel bordeggio una bella crescita di Paolo Marocco con Marrakech Express del clan dei torinesi. Nell’ambito del Campionato del Tigullio, ci si gioca anche la Coppa Pinne, dedicata da Vincenzo Penagini al grande amico e suo primo maestro di vela che se ne è andato nel 2023. Una Coppa che si gioca a squadre, composte per due membri, sulla base della ranking del Campionato dell’anno precedente, e per uno a sorteggio. Vince la squadra col migliore punteggio congiunto. Nel 2025 la Coppa Pinne va al team VivalaNina formato da Vinz Penagini, Riccardo Lamperti e Amedeo Ferri.
Erano 30 i dinghisti che hanno preso parte, più o meno assiduamente, al Campionato del Tigullio. A loro, nelle ultime due giornate si sono aggiunti due ospiti, che hanno sfidato le difficoltà logistiche di “parcheggio carrello”, “scarico e carico/scarico barca” davanti alla spiaggetta del Circolo Velico, mentre l’autobus di linea pretende di passare e si forma una coda di inferociti guidatori di Ferrari, Maserati e Porche e, a seguire, di caccia al parcheggio, con signore ingioiellate che incuranti dei segnali che indicano i posti riservati per la regata nel famoso parcheggio Spertini, piazzano lì la propria macchina, dal medio, all’enorme in termini di dimensione, a all’educato e allibito dinghista automunito, rispondono spavalde che a loro dei divieti non gliene può importare di meno…. Nell’ultimo week end di Campionato i due ospiti sono stati Andrea Cito Filomarino, Consigliere dell’Associazione di Classe, che da Levanto ha fatto un blitz con il suo elegante Lillia Plastic Fantastic ,e Furio Francesia Berta con Obi One. Interessante il commento del primo sul “nostro” campo di regata: tra onde di yacht e motoscafi e vento di non facile interpretazione, “una gran palestra per i regatanti”. Giusta osservazione. Sarà per questa “palestra” che un notevole concentrato di dinghisti top viene dal Tigullio? E che il più alto numero di Campionati Italiani vinti si registra nel Golfo, a partire da Paolino Viacava ( 11), dall’amato e compianto Angelo “Pinne” Oneto (10) e, ai nostri giorni, Vittorio d’Albertas che nel suo palmares ne annovera 7 ? Il sospetto sorge e per sapere se sia fondato o meno basterà aspettare i risultati del 90° Campionato Italiano Dinghy 12’ organizzato dal Circolo Canottieri Barion dal 3 al 7 settembre a Bari, agli antipodi, al quale sono ben 11 i dinghisti in partenza da Santa Margherita. Stay tuned !
Gli ILCA
Il Campionato del Tigullio quest’anno ha visto tornare in acqua anche gli ILCA, nella versione 4,7 dei giovanissimi, tutti della Lega Navale di Santa Margherita Ligure presieduta da Achille Tonani, mentre l’unico ILCA 7 iscritto, il glorioso Husky del “Notaio”, al secolo Ugo Friedman, alla fine ha disputato una sola prova. ‘E Campione del Tigullio 2025 dopo 13 prove corse, Lorenzo Redaelli con 2 punti di vantaggio senza scarti, 6 considerati gli scarti, su Valerio Cuneo che sabato ha piazzato due bei primi, non sufficienti però per conquistare il gradino più alto del podio. Da segnalare l’interesse di Valerio per i Dinghy 12’, barca vintage non esattamente planante, ma intrigante, visto il numero di regolazioni in più rispetto al Laser. Tanto che, complice l’assenza dei suoi concorrenti, a metà agosto Valerio ha navigato a più riprese sul Dinghy. Al terzo posto Matteo Tonani, a 1 punto, nel punteggio netto, e con punteggio totale migliore di 1 punto rispetto a Valerio, nella classifica senza scarti. Come dire che tra i tre il duello è stato continuo e serrato. Quarto per l’unica girl in gara, Anna Maria Volpi, e fine dei giochi dopo le prime 5 regate per Marco Tonani causa infortunio in vacanza.
Eroi e Eroine
Cala il sipario su un’altra edizione del Campionato del Tigullio, goduta e partecipata, con lo “spirito della spiaggetta” che imprime un’atmosfera di amicizia, goliardia e collaborazione – fatta salva la sana rivalità in acqua – che è una rara ricchezza nel contesto/mondo attuale. Tutto questo non sarebbe però possibile senza gli Ufficiali di Regata e i loro aiuti, che si alternano nelle varie prove – da lì la definizione a geometria variabile – e che affrontano meteo impegnativi, fastidiosi marosi da motoscafo e non solo, insidie da cavi d’acciaio abbandonati da pescherecci per i quali l’ancora della pilotina ha un’attrazione fatale e, in particolare quest’estate, caldo micidiale, per riuscire a portare a casa più regate possibile per i concorrenti. Parliamo di Lilia Cuneo, Tay De Negri, Olga Finollo, Giorgio Bardi, Roberto Vezzoli, Nicola Vivanet. E parliamo anche di Battistina Ricca Fabro, precisissima con i segnali. Il tutto col supporto dei mezzi di assistenza e posaboe – a proposito, decisamente riuscito l’esperimento delle boe geolocalizzate gestite dal gommone con Omar e Caterina – condotti dal già citato Presidente della Lega Tonani e da quello del Circolo Velico Gianni Castellaro, che questo week end aveva a bordo la fotografa Nadia Ponzoni e l’osservatore speciale Luca Manzoni. Il tutto mentre a terra attendevano le eventuali proteste – quest’anno invano, perché non ce ne sono state – Eugenio Torre e Marco Cimarosti. Senza contare il supporto logistico – alaggi e vari – di Stefano Botteri e Stefano Forlani, che in questa stagione hanno avuto spesso l’aiuto dei Flying Dutchmanisti Virginia e Sinisa Kupresak, che domenica hanno festeggiato la chiusura del Campionato offrendo bollicine. E senza contare il contributo del Consigliere Angelo Campodonico, gran protettore della Pilotina. Last but not least un plauso alla Cerimoniera, Silvia Scaramuzza, che dopo ogni singola regata, sotto la tenda in spiaggetta ha rifocillato gli affamati regatanti.
Nessun commento:
Posta un commento