Una
nuova vittoria per
l’equipaggio del trimarano FenêtréA-Prysmian, condotto in equipaggio da
Erwan Le Roux e Giancarlo Pedote. I due skipper, che si
sono associati quest’anno dando vita al primo progetto franco-italiano
in Multi50, sono partiti come annunciato sabato 9 maggio alle 10 del
mattino, ed hanno navigato a tutta velocità le 42 miglia del percorso
previsto (baia di Quiberon - canale de La Teignouse –
circumnavigazione di Belle-Ile - canale de La Teignouse - punto di
partenza) spinti da una brezza di 15-20 nodi. Sono
così riusciti
a classificarsi primi tra i Multi50, tagliando la linea di arrivo 2
minuti e 5 secondi davanti a Arkema, contro il quale si è instaurato da
inizio stagione un’interessante confronto diretto.
«Combattere
in modo cosi serrato contro Lalou
Roucayrol ci spinge ancora di più a dare sempre il massimo, a non
mollare mai. Arrivare davanti con qualche manciata di secondi permette a
volte di fare del match race nella regata. E questo rende l’esperienza
ancora più intensa.» racconta Giancarlo Pedote,
riferendosi all’evolversi del Tour narrato come segue da Erwan Le Roux.
«La
navigazione, le manovre: tutto è andato bene. Siamo anche riusciti a restare vicini al 60 piedi di Alain Gautier (Sensation
Océan) per un buon momento, nonostante una partenza non eccellente a causa dell’importante numero di barche presenti sulla
linea». 470 barche oltre a FenêtréA-Prysmian.
«All’inizio abbiamo dovuto mettercela tutta per recuperare posizioni e raggiungere l'equipaggio di Lalou Roucayrol, che
aveva preso una buona partenza» continua lo skipper francese.
«Siamo riusciti a superarlo una prima volta all'uscita del canale
de La Teignouse grazie alla buona tattica di Boris François. In effetti,
siamo stati i primi a virare per approfittare della corrente. Arkema
ci ha poi risuperato all’invio del gennaker, ma all'ultimo bordo ha
cambiato vela prima di noi. Così li abbiamo battuti sul
finale».
Quello
tra
FenêtréA-Prysmian e Arkema è un confronto che anima la Classe Multi50,
classe che Giancarlo Pedote sta scoprendo restandone sempre
più affascinato: «I multiscafi sono barche molto appassionanti e sono sicuro che tra qualche anno, con l’introduzione dei foil
nelle regate oceaniche, ne vedremo delle belle».
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