Abu Dhabi Ocean Racing continua a spingere e a
mantenere la leadership nella quinta tappa della Volvo Ocean Race, con
la seria possibilità di consolidare la prima posizione anche nella
classifica overall che condivideva a pari punti con Dongfeng Race Team,
che oggi ha reso ufficiale il suo ritiro dalla quinta tappa. Lo skipper
Ian Walker ha sempre dichiarato che la continuità e un posto sul podio
nelle diverse tappe sarebbero stati sufficienti per la vittoria finale.
Oggi questa strategia, potrebbe essere ancora più solida dato che
l'avversario più pericoloso è fuori dai giochi della tappa e
un'eventuale vittoria a Itajaì darebbe ad Abu Dhabi Ocean Racing un
vantaggio di sette punti sui franco/cinesi.
Tuttavia sia Ian Walker che
tutti gli altri skipper sanno bene che la strada è ancora molto lunga,
il pericolo di uno stop sempre possibile, e che la lotta con le barche
monotipo è serratissima. All'ultimo rilevamento Azzam aveva un vantaggio di
poco più di nove miglia su Team Alvimedica, ma con gli spagnoli di
MAPFRE e gli olandesi di Team Brunel ancora assolutamente in corsa, con
un distacco rispettivamente di 27 e 44 miglia. Secondo quanto riportato
dalle barche, ci si aspetta un rinforzo del vento nelle prossime 24 ore a
causa di un sistema di bassa pressione che passerà al sud del quartetto
di testa.
Intanto, alle 1142 UTC di oggi (le 13.42 italiane) le
veliste di Team SCA guidate dalla skipper britannica Sam Davies hanno
doppiato Capo Horn. Per l'equipaggio della barca magenta la navigazione
finora non è stata certo semplice, con i problemi tecnici incontrati
lungo la via che hanno fortemente penalizzato le undici navigatrici. “Difficile
è certamente la parola che utilizzerei per descrivere questa tappa, e
per molti motivi non solo per le circostanze e i luoghi.” ha detto la navigatrice Libby Greenhalgh. “Sono
seduta al carteggio e penso a quello che diceva il nostro amato
allenatore Magnus Olsson su uno dei suoi posti preferiti e piano piano
mi rendo conto di quello che intendeva.”
Proprio in ricordo del loro
allenatore, e uno dei più grandi protagonisti nella storia della Volvo
Ocean Race, le veliste hanno gettato nelle gelide acque di Capo Horn una
corona. Da bordo hanno raccontato che solo qualche minuto dopo hanno
visto un albatro, che nella tradizione dei velisti incarna lo spirito di
un marinaio scomparso, una visione che ha suscitato grande emozione fra
l'equipaggio. “Gli abbiamo detto arrivederci, speriamo ci stia guardando e sia orgoglioso di noi.” ha detto Sam Davies.
Un'emozione che è stata negata a Charles Caudrelier e
ai suoi uomini, che hanno annunciato il loro ritiro dalla quinta tappa e
che stanno lavorando per poter ripartire il prima possibile da Ushuaia
per portare la barca, navigando a motore, a Itajaì in tempo per le
riparazioni e per lo start della sesta tappa. “Se vogliamo essere
pronti dobbiamo partire da Ushuaia il prima possibile, puntare diretti
su Itajaì, usare il motore e le vele piccole che ancora possiamo
utilizzare. Dobbiamo arrivare una settimana prima della partenza della
Leg 6. siamo a 2.000 miglia di distanza, penso saranno necessari 10 o 12
giorni. Abbiamo poco tempo.” Ha spiegato Charles Caudrelier, aggiungendo: “Se
avessimo deciso di finire la tappa, saremmo arrivati di sicuro in
ultima posizione e avremmo preso sei punti, ritirandoci ne prendiamo
otto. Sono solo due punti di differenza, ma è un bel gap se si considera
la classifica generale. Ma facendo così non saremmo stati certi di
poter partire per la Leg 6 e avremmo perso altri sette o otto punti.
Adesso dobbiamo concentrarci al 100% sulle prestazioni della prossima
tappa, è il nostro obiettivo numero uno.”
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