Calma e caldo, sembra che a bordo dei sei Volvo
Ocean 65 non succeda altro. E' il tredicesimo giorno della seconda tappa
e la flotta è stata “fagocitata” dal vento leggero e avanza lento moto
verso gli agognati alisei. Le previsioni meteo dicono che questa
situazione potrebbe durare ancora diverse ore, si tratta dunque di far
camminare al massimo le barche con quel poco di vento che arriva di
tanto in tanto. Attendendo di vedere, almeno per chi ha fatto scelte più
coraggiose, quale opzione sarà stata la più efficace per attraversare
le calme equatoriali e avvicinarsi al traguardo di Abu Dhabi.
La flotta è divisa in quattro gruppi, i terzetto
leader composto da Abu Dhabi Ocean Racing, Dongfeng Race Team e Team
Brunel racchiuso in meno di dieci miglia è più a nord, più a sud e al
centro le veliste di Team SCA mentre sia Team Alvimedica, che MAPFRE,
hanno scelto gli estremi, i primi a ovest i secondi a est. Stamattina,
la separazione laterale da est a ovest era di ben 365 miglia. Tutti,
comunque cercano di districarsi nel miglior modo possibile da questa
bolla di vento leggero.
Durante la scorsa notte Team Alvimedica ha avuto una
rotazione dell'aria e ha quindi deciso di strambare verso est,
raggiungendo la stessa latitudine di Team SCA, guadagnando sui leader.
Come racconta da bordo Amory Ross: “La cosa positiva è che stiamo
avanzando verso nord e che stiamo rientrando nel gruppo, anche se
stanotte abbiamo avuto 3 nodi di vento. Come dice Will (Oxley, il
navigatore) 16 miglia in 6 ore sono comunque 16 miglia più vicino al
traguardo. Potrebbero comunque fare la differenza e quindi continuiamo a
tenere duro. Mentre sembra che davanti ci sia una bella lotta
ravvicinata noi siamo piuttosto soli a ovest. E' un risultato che
dipende più dalla situazione che da una scelta, perché il sistema meteo
che ha portato gli altri verso nord per noi non c'era più. Così, dopo
settimane di navigazione a vista, adesso siamo soli.”
Gli spagnoli di MAPFRE, che qualche giorno fa avevano
optato per l'est “estremo” nella notte hanno coperto il 50% della
distanza di Team Alvimedica, i meno performanti della flotta, e sembrano
essere entrati un una brezza un po' più fresca, recuperando qualche
decina di miglia sui battistrada. “Abbiamo vento leggero, niente 20
nodi e onde alte per noi oggi, ma dobbiamo continuare nella nostra
scommessa. Siamo stati praticamente bloccati dall'aria leggera per quasi
tutto il giorno ieri, non riuscendo a seguire una rotta precisa. Ma poi
nel pomeriggio il vento ha cominciato a salire mentre le nuvole
scomparivano, e siamo riusciti a tenere un buon passo, intorno ai 6/8
nodi. E i report ci dicevano che eravamo più veloci degli altri. Poi
però è calato tutto di nuovo e abbiamo persino fatto un 360. E'
difficile andare dove si vuole con la bonaccia. Adesso camminiamo a
10/12 nodi e ci sembra di essere entrati negli alisei. Peccato che
stamattina Jean-Luc ci abbia dato una cattiva notizia: secondo il
software di navigazione ci rimangono ancora 20 giorni. Abbiamo caricato
cibo per trenta giorni, quindi penso ci basterà. Per contro con il caldo
beviamo molto di più, prima facevo 45 litri d'acqua al giorno adesso ne
faccio 70, e fa talmente caldo che sembra sempre di bere tè.”
Abu Dhabi Ocean Racing, Team Brunel and Dongfeng Race
Team continuano a procedere verso est e, secondo l'ultimo rilevamento
hanno anche loro aumentato di qualche nodo la velocità media. L'onboard
reporter della barca franco/cinese nel suo blog di oggi scrive che: “Non
ci sono strategie a lungo termine, solo fare velocità, è l'unica cosa
che conta. Il vento dovrebbe salire progressivamente durante il giorno e
quindi potremo cominciare a pensare ai Doldrums che sono davanti. Per
il momento non andiamo male, siamo tornati su Brunel e Abu Dhabi Ocean
Racing non è lontano. Il prezzo da pagare? Un sole tremendo e un caldo
soffocante, bisogna regolare le vele in continuazione per tirare fuori
ogni singolo metro da ogni piccola raffica."
L'equipaggio di Team SCA occupa sempre la sesta
posizione, e fa segnare una velocità di poco inferiore agli avversari.
Ma, come spiega la Onboard reporter Corinna Halloran, “Non c'è vento,
voglio dire NIENTE vento, il mare è come vetro, non c'è nemmeno un'onda
piccolissima in vista e poche nuvole, stamattina abbiamo visto passare
una nuvola di pioggia, ma se ne è andata subito.” Le veliste cercano di ripararsi il meglio possibile dal sole cocente. “Annie
(Lush) è letteralmente coperta di crema solare all'ossido di zinco e
indossa un cappello blu enorme per proteggersi. “Una volta mi sono
bruciata le labbra ed è stata l'esperienza più dolorosa della mia vita,
persino più dolorosa di quando sono caduta da una barca in secca...” ha
detto. Anche Elodie (Mettraux) sfoggia una tenuta alla Indiana Jones,
con un cappello e un fazzoletto che le ripara il collo. Combattiamo
costantemente contro il caldo.”
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