martedì 4 novembre 2014

Matteo Miceli - ROMA OCEAN WORLD


MATTEO MICELI  E' PARTITO ALLE ORE 11:55 del 19 OTTOBRE 2014 da Riva di Traiano a bordo di Eco40 per il giro del mondo da Roma a Roma senza assistenza e senza scalo in completa autosufficienza energetica ed alimentare.  NEWS DA BORDO 03 Novembre 2014 MATTEO CI SCRIVE: wp 27 52 N 21 32 W  [01:21 UTC]  la giostra è peggiorata, onda più grande e difficile stare in piedi ma tutto ok. cielo stellato pressione 1019.5, rotta 245° , velocità 10 nodi, vento direzione 40° intensità 30 nodi.Ieri sera una bella straorza e via si è allagato il pollaio! 2 ore a pulire la casetta della bionda e la mora. Cambiata la paglia ora sono all’asciutto e dormono serene.

 
[07:55 UTC] wp 27 27 N 22 30 W
calata l'aria, vento di direzione 40/50°  intensità 18/ 20, rotta 240° velocità 7/8 nodi.
cielo sereno nuvole all'orizzonte, pressione  1019.6.
Batterie molto basse 68%, messo idrogeneratore in acqua alle ore 7 che carica 6/8 ampere, abbassati i valori del pilota, un pò sotto invelato ma aspetto di strambare e nuova meteo per decidere cosa mettere a prua.
Con meno aria ho messo subito la canna in acqua e in coperta ho trovato il pranzo!!!! due belle seppie che ho già pulito :)))))
Questa notte sono veramente crollato in un sonno profondo più di due ore!



Matteo è in navigazione da circa 13 giorni. Alle ore 17:00 UTC del 01/11/2014, si trova a circa 90 miglia a nord di Tenerife alle Canarie.
Ha percorso effettivamente circa 1800 miglia nautiche di cui circa 1000 in Mediterraneo e 800 in Atlantico.
La media di velocità complessiva della barca è stata di circa 6 nodi. Tenendo conto che è rimasto quasi fermo per circa 3 giorni, a causa di interventi di riparazione che ha dovuto eseguire, la media di velocità della barca aumenta a circa 7,5 nodi. La velocità massima della barca registrata dal computer di bordo, come media su 10 minuti, è stata di 12 nodi.
La velocità massima del vento reale registrata come media su dieci minuti dal computer di bordo è stata di 56 nodi.
Il vento medio su 10 minuti ha superato i 40-45 nodi diverse volte e per numerose ore.
Da ieri sera (31 ottobre) ha agganciato l’aliseo. Ora viaggia ad una velocità di circa 11 nodi di media.
Le principali difficoltà incrontrate da Matteo in queste prime due settimane di navigazione sono state una burrasca nel Golfo del Leone, dove il vento è rimasto stabile come media sui 10 minuti sopra i 40/45 kn per diverse ore (vedi Fig. 1), il traffico marittimo nel Mediterraneo e una infiltrazione d’acqua nella zona compresa tra la paratia di poppa e la prima paratia stagna da poppa.
Fortunatamente l’altro ieri Matteo è riuscito ad identificare questa infiltrazione d’acqua, che proveniva dalla losca dei timoni e ad eliminarla. Da circa 24 ore ha ripreso la navigazione e l’infiltrazione d’acqua è stata eliminata. Inoltre fino ad oggi ha dovuto lottare con il nuovo regime alimentare che ovviamente risulta decisamente inferiore rispetto a quello che aveva prima di partire.
Ogni giorno ha mangiato 100 grammi di carboidrati, 100 grammi di frutta secca, le uova delle galline, i germogli che crescono in barca e una colifena (Lampuga), che per ora è l’unico pesce che ha potuto pescare. Purtroppo non ha potuto dedicarsi spesso alla pesca avendo dovuto dare priorità alla conduzione della barca. Per questa ragione ha intaccato 3 delle buste di cibo liofilizzato di scorta, ciasuna delle quali equivale ad un pasto di circa 600 calorie e 3 barrette energetiche da 200 calorie l'una.
I dati sopra riportati sono stati registrati dal computer di bordo, messo a punto con il coordinamento del Prof. Paolo De Girolamo dell’Università di Roma La Sapienza e dalla Modimar s.r.l. di Roma, e trasmessi via satellite da Matteo.
I dati meteorologici e di assetto dell’imbarcazione registrati a bordo (posizione, velocità e direzione del vento apparente e del vento reale, velocità della barca, velocità della corrente, pressione atmosferica, temperatura dell’aria e dell’acqua) sono registrati a bordo in una sorta di «scatola nera» ogni mezzo secondo. I valori medi su dieci minuti sono calcolati dal computer e trasmessi a terra. Questi dati sono risultati molto preziosi per verificare i dati in analisi meteo che vengono utilizzati per le previsioni meteorologiche e per l’ottimizzazione di rotta.
A bordo l’Università di Roma La Sapienza, con il coordinamento dei Professori Paolo De Girolamo e Mattia Crespi, ha installato un sistema di misura GPS di altissima precisione ed una piattaforma inerziale che consentono la misura di tutti i movimenti della barca. Questi dati al ritorno di ECO 40 verranno utilizzati per calcolare l’altezza delle onde incontrate da Matteo durante il giro del mondo e le azioni alle quali la barca è stata sottoposta. L’altezza delle onde e i dati meteorologici misurati da ECO40 verranno utilizzati anche per verificare la precisione delle misure di vento e di moto ondoso eseguite da satellite. Questo lavoro di ricerca vede coinvolte, con il coordinamento della Sapienza, altre quattro Università, ovvero Roma TRE, Tor Vergata, L’Aquila e il Politecnico di Torino che, con i Professori Alessandro Pezzoli e Andrea Boscolo, curano gli aspetti connessi alla previsione meteorologica a supporto della navigazione di Matteo. La società di Telespazio e-Geos con la collaborazione della Sapienza fornirà il supporto per l’identificazione dei ghiacci da satellite durante la circunnavigazione dell’Antartico di Matteo.
Gli strumenti GPS ad alta precisione sono stati forniti gratuitamente dalla Leica Geosystem che supporta anche il costo del traffico dati a terra.
I dati forniti da ECO 40 durante la burrasca del Golfo del Leone del 21 e 22 ottobre 2014 e la ricostruzione della burrasca eseguita dalle Università per ora ha consentito di stimare che Matteo ha navigato con onde di altezza significativa Hs dell’ordine dei 6,0 m e quindi con onde massime che possono aver superato i 10,0 m di altezza.
I valori esatti delle altezze delle onde subite da ECO 40 durante questa burrasca potranno essere calcolati solo al ritorno di Matteo. Vi alleghiamo i grafici relativi alle velocità del vento medio su dieci minuti e alle raffiche registrate a bordo di ECO40.

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