Ospite dello Yacht Club Domaso, nella splendida cornice del lago di Como, la classe 49er ha disputato un’appassionante serie di regate nel we di sabato 7 e domenica 8 luglio. Serrata e senza esclusione di colpi è stata la battaglia per il gradino più alto del podio, che tra insidie e salti di vento, la coppia Severgnini Maggi è riuscita brillantemente ad aggiudicarsi. Oggettivamente difficile il campo di regata: una breva incostante ha premiato i regatanti con maggior esperienza velica. Guadagnato il campo di regata con 40°C, un trabocchetto da fata Morgana ha disorientato i regatanti alla partenza della prima prova: ben 12, a prima vista, le boe di percorso, fisse e inchiodate sullo specchio d’acqua. Con non poca fatica, gli equipaggi più navigati sono riusciti a riconoscere che 10 di quegli oggetti non erano completamente immobili: rivettati nell'acqua erano in realtà 10 laser 4000 di gennaker che scendevano verso la partenza. Incantati da questo sortilegio, solo 4 degli 8 equipaggi hanno osato presentarsi sulla linea di partenza per la prima prova. Svelato il mistero e dissolti gli incantesimi, per le regate successive tutte le imbarcazioni si sono presentate allo start.
Ma a bocce ferme, quali sono promossi e bocciati alla regata di Domaso? Scopriamolo con le pagelle dei nostri esperti.
Conti – Achler: voto 5. Tornata decisamente sottotono per i nostri eroi che collezionano il loro peggior risultato di sempre. Dopo un DNS alla prima prova, Achler la volpe suggerisce a Conti una mossa vincente: recuperare il ritardo della prima partenza partendo in un anticipo sulla seconda. Il Pirelliano, arrabbiato per non averci pensato lui, trova l’idea geniale. Non la giuria purtroppo che, ammanettata al regolamento 2009-2012, sanziona con un OCS la coraggiosa scelta. I due, non ancora vinti, alla prova successiva sono autori di un discreto start che li pone immediatamente in lotta con il 49er di Severgnini. La loro gara però finisce lì perché stringere in partenza il Teto da sottovento e farlo orzare è praticamente impossibile: dovrebbe saperlo un campione come Conti, che giustamente punito finisce in acqua.
Sevegnini – Maggi: voto 7-. Con sangue freddo, esperienza e il cinismo del campione, vogliono voltare pagina dalla débalce morale della nazionale di Dongo e scelgono la regata zonale per tornare a vincere. Commettono (vedi Conti) qualche sbavatura (boa) e qualche forzatura (obiettivamente senza scuse), ma si aggiudicano 2 nettissimi primi posti e una sequela interminabile di secondi che consente loro di agguantare il titolo di campioni. Unica nota stonata, due entusiasmanti testa-a-testa persi con la new entry Monzini – Battini che li brucia in un giro di boa e in una scelta tattica al lasco. Ma la guerra di nervi, suggellata dal sorriso beffardo di Maggi, è vinta da loro nella lotteria dell’ultima regata.
Crivelli Visconti – Baccheschi: voto 6.5. Buono il potenziale di questi due giovanotti. La foga di sfondare e di raggiungere la meta per cui ogni giorno lottano (almeno 5° al CICO di settembre ndr) li porta a commettere errori tipici della giovane età: alla 4° prova girano un laser 4000 anziché la boa di bolina. Crivelli scuffiando ripassa le litanie mariane e Badeschi mentre cade in acqua capisce già amaramente che questo errore gli costerà 50 virate sui ceci. La tensione per il risultato mancato potrebbe avere pesanti ripercussioni sulla tenuta psicologica dell’equipaggio ma una botta di..vento inattesa all’ultima prova consegna loro il’ambito terzo posto a Domaso: e il morale si impenna.
Nessi-Zanini: voto 6. Oggettivamente una buona prestazione nel we per l’equipaggio più in crescita del circuito. In partenza non perdono mai posizioni, e per loro è già qualcosa. Si mettono a bolinare su buoni tempi, tanto da issare in seconda piazza in più di un’occasione, a meno di una lunghezza dai primi. Potrebbero concludere senza problemi in zona podio, ma l’immancabile lasco si abbatte come una tegola sulle loro speranze di vittoria. Alla classica Nessi-scuffia in strambata (con tipico orzatone da badilaro bolscevico in uscita) aggiungono un errore in ammaina che provoca uno starnazzo da Germano-in-amore del timoniere e la perdita del podio. Peccato.
Tronconi-Rizzato: voto 6-. Discreta la prestazione del sabato ma decisamente non è la loro aria. Soprattutto domenica, le 3 ore di sole a 40°C e la breva leggera e per di più bucata non facilitano sicuramente il conmpito all’equipaggio che preferirebbe condizioni più maschie. Lottano nelle retrovie ingarellandosi con gli equipaggi svizzeri. Agguantano due buoni 4° posti e riescono a concludere discretamente davanti agli elvetici nonostante l’aria leggera
Monzini-Battini: voto 7.5. Il duo presidenziale ha funzionato. Difficile chiedere di pù alla coppia neo-formata che parte col botto e per poco non strappa la vittoria ai due lecchesi. E dire che con l’handicap grave del Presidente a prua i bookmakers inglesi quotavano il podio della barca meno probabile di un podio del Cumenda al mondiale Musto. Sanzionato da un inspiegabile (?) OCS, il tandem avanza bene ma senza capire il perché: d’altronde nessuno di loro due ha la vela nel sangue. Si aggiudica 3 primi posti che non valgono però la vittoria finale: nelle altre prove infatti il vento sceglie sempre la metà sbagliata del campo.
Stoll-Florian: voto 8. Fanno la loro regata da soli girando attorno alle boe per imitazione degli altri equipaggi. Parlano poco, peraltro tedesco, ma si impegnano a fondo con grande sportività e simpatia. Senza risultati.
Doninell-e-prodiere: voto 7. Sono presenza fissa delle regate del lario, compagni della classe italiana. I due Tessener cominciano a masticare i fondamentali della barca e con (tanto) impegno e volontà promettono di diventare immancabili nel panorama della vela del Lario. Ne sentiremo parlare ancora.
Prossimo appuntamento per la classe italiana, sabato 14 e domenica 15 ad Arco di Trento sul Garda.
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