domenica 1 novembre 2009

Incidente nella notte a bordo di Telecom Italia - Giovanni Soldini e Pietro D'Alì mantengono il comando


31 ottobre 2009 - Giovanni Soldini e Pietro D'Alì hanno comunicato questa mattina al telefono la rottura del cuscinetto in testa d'albero che tiene lo strallo principale, tredici giorni dopo la partenza della Solidaire du Chocolat (la prima transoceanica in doppio dalla Francia al Messico riservata ai Class 40).

L'incidente, avvenuto nella notte, ha ovviamente fatto perdere parecchie miglia a Telecom Italia che, nonostante tutto, riesce a mantenere la prima posizione con 19,3 miglia di vantaggio sul secondo, Initiatives-Novedia (in recupero) e 62,5 miglia sul terzo, Cargill-MTTM (rilevamento delle h 13).

La rottura penalizza non poco la coppia di velisti italiani che da qui all'arrivo a Progreso (Yucatan) non potrà più usare il solent (la vela chiamata anche genoa e usata con tanto vento nelle andature di bolina), ma solo le altre vele di prua (trinchetta, code 0, tormentina, tre spi). Sicuramente l'incidente è avvenuto per le durissime condizioni meteorologiche della regata. Dalla partenza a oggi, Soldini e D'Alì hanno superato ben sei depressioni sempre di bolina e si trovano in queste ore nella settima.

Questa la cronaca dell'incidente raccontato da Soldini: “Purtroppo stanotte si è rotto il cuscinetto in testa d'albero che tiene lo strallo principale. In particolare è esploso il perno del cuscinetto in testa d'albero che permette allo strallo di girare. Subito sono cascati sia lo strallo sia il solent. Siamo riusciti a recuperare tutto, anche la vela, senza danni, ma abbiamo perso parecchio tempo per riorganizzare la barca. Per fortuna non abbiamo disalberato grazie a Pietro D'Alì che ieri sera aveva messo lo strallo della trinchetta in sicurezza. Siamo ripartiti con il solent terzarolato sullo strallo della trinca. Ora stiamo navigando di conserva con la trinca. Cercheremo di inventarci una riparazione quando arriveranno condizioni meteo migliori, anche se la vedo molto difficile. Per il momento cerchiamo di salvare il salvabile”.

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