giovedì 22 ottobre 2009

Diario di Bordo - Transat 6.50 - Siamo all'epilogo

Giovedi 22 Ottobre 2009 - Siamo all'epilogo... quando leggerete queste righe il primo di tappa dovrebbe essere già arrivato. Con tutta probabilità Ruyant dovrebbe riuscire ad aggiudicarsi anche la Transat 650 ma... Il sito ufficiale ha molto insistito sul fatto che il suo avvicinamento alla linea di arrivo dovrebbe avere luogo di notte, quando il vento nella baia cala e le correnti possono rallentare di molto. Veloci come sono i Mini ci vuole un nulla per piombare addosso dal largo ad otto nodi ad un'altro che ciondola... comunque oggi sapremo.

Andrea Caracci e Gaetano Mura credo che termineranno la regata senza troppa pressione da parte degli avversari: ciascuno si è ritagliato la sua nicchia in classifica, nessuno li insidia da vicino e chi li precede ci pare troppo avanti.
Per Gaetano credo che si avvicinino l'apoteosi e la felicità. Non dimentico la realistica preoccupazione che esprimeva ogni qualvolta si parlava della Transat che lo attendeva.
Gaetano è troppo esperto per non conoscere le dure regole del gioco ed il ritiro alle Azzorre del 2008 aveva nutrito i suoi timori. Ora tutto sta per concludersi nel migliore dei modi. Ne siamo felici.

Andrea immagino che sia invece su di un'altra lunghezza d'onda. Mi sbaglierò ma qualcosa su 756 non deve essere andato per il verso giusto.
D'accordo, ha perso moltissimo con la scelta tattica orientale. Tuttavia aveva poi ripreso il filo del discorso, allineandosi alla rotta dei più e dimostrando una buona ripresa.
Poi, giunto nel gruppo di Riccardo, ha stentato ad allungarsi e non è un caso che navighi ora alla poppa di tre Serie, forti fin che vuoi, ma Serie.
Non credo fossero queste le sue prospettive quando si è imbarcato nell'onerosa costruzione del nuovo Manuard. Che i soli 20 minuti inflitti a McGoldrick a Sanremo fossero già un campanello di allarme?
Leggeremo con attenzione i suoi racconti, che saranno puntuali e spietati come sempre.

Forse è presto per scriverne, ma così, tanto per ingannare l'attesa degli arrivi, possiamo gettare uno sguardo sul futuro.
Abbiamo appurato che su nove concorrenti di Classe Italia partiti, ben sei erano già operativi nel 2007 (Caracci, Mura, Apolloni, Klein, Rossi e Del Zozzo) e solo tre si sono espressi nel 2009 (Pedote,Tosi e Gesi).
Di questi Giancarlo e Luca si sono potuti iscrivere alla 2009 solo in virtù del fatto di avere potuto destinare mesi e mesi faticosissimi alla causa, in quanto professionisti o fuori di testa e Simone l'ha sbucciata per un soffio ma sappiamo a quale prezzo!
In sintesi: per partire ad una Transat (o alla Sables-Acores) occorre essere già ad un buon punto della preparazione nel corso dell'edizione precedente, non si scappa.
Certo che se la mettiamo così non c'è da essere troppo ottimisti per la 2011... A mia conoscenza solo tre ministi italiani hanno ,ad ora ,maturato miglia e Qualifica per un programma ambizioso (Beyer, Frattaruolo e Renella)...
Naturalmente se qualcuno legge queste righe con in testa altre traiettorie e si sta arrabbiando con me... ne sarei felicissimo!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perche non:)