Trieste, 28 settembre 2025 – Germania e Gran Bretagna: sono queste le Nazioni (tra le 16 presenti in una flotta di 71 imbarcazioni) che conquistano il titolo di campioni del mondo e che rispondono rispettivamente ai nomi di Nefeli il team del tedesco Peter Kerrie (con tanta Italia a bordo a cominciare dal tattico Nicolò Bianchi) nella classifica overall e di Zhik Race Team di Miles Quinton (il migliore tra i corinthian).
Dopo quattro giorni incerti dal punto di vista meteo che aveva permesso lo svolgimento di sole tre prove, Trieste ed il campo di regata dello Yacht Club Adriaco hanno regalato ieri il loro meglio con l’attesa bora (che già aveva caratterizzato una epica prova inaugurale del Mondiale) che ha permesso di portare a sette il numero di prove: con una classifica che fino a prima ultimo start vedeva i primi 10 team racchiusi in 10 punti rendendo questo Mondiale qualcosa di speciale.
A imporsi, scalando la graduatoria grazie a un finale in crescendo e a un’ultima prova leggendaria dal punto di vista dell’approccio tattico è stato l’equipaggio di Nefeli che fino alla vigilia di ieri non compariva nella top five provvisoria. Il team di Peter Karrie, da oltre dieci anni presente nella classe e attivo con il suo equipaggio dal 2017, vincitore proprio quest’anno della Bacari Cup a Miami, ha eseguito il compito alla perfezione - ovvero fare il meglio possibile rimettendosi poi alle sbavature degli altri - e si è imposto sul fortissimo team yankee di Dark Energy della presidente dell’International Melges 24 Class Association Laura Grondin, finito secondo di tre punti.
Sul
gradino più del podio i già campioni europei di Strambapapà, barca
timonata dall’ olimpionico azzurro Michele Paoletti (con Giovanna Micol
alla tattica anch’essa olimpionica). Il migliore degli italiani ha
fermato la propria corsa a sei punti dalla vetta, con una sola lunghezza
di vantaggio su Melgina di Paolo Brescia (affiancato da Stefano
Cherin), netto vincitore della penultima prova e con due punti di
margine sui campioni europei in carica i croati di Razjaren di Ante
Cesic.
Il neo campione iridato, che ha navigato con Alessandro Franci, Niccolò
Bianchi, Saverio Cigliano e Karlo Hmeljak, assistito dal coach Simon
Sivitz Kosuta iscrive per la prima volta la Germania nella Hall of Fame
dell’International Melges 24 Class Association commentando: “Vincere
il Mondiale Melges 24 era un’idea che apparteneva al mondo dei sogni:
per quanto sai di essere preparato e competitivo, l’impresa è di quelle
vere e non esiste ricetta per riuscire. E’ un successo che abbiamo
costruito nel tempo, grazie a un progetto costruito nel dettaglio, per
il quale ringrazio il mio equipaggio che mi ha reso un velista e un
timoniere migliore”.
Soddisfazione è stata espressa anche da parte di Laura Grondin, che ha
festeggiato la conquista di un secondo posto assoluto che, solo al
termine del Day 2, nel corso del quale Dark Energy era stata speronata
duramente da Razjaren, pareva impossibile raggiungere: “E’ stata una
grande edizione del Melges 24 World Championship e per noi si chiude
con la soddisfazione di un secondo posto sul quale nessuno avrebbe
scommesso dopo la collisione e i due ritiri rimediati a inizio serie.
Sono davvero rimasta stupita dalla reazione del mio equipaggio che,
passo dopo passo, mi ha portato sul podio e faccio i miei complimenti a
Peter Karrie, il cui successo rappresenta una pietra miliare nella
storia della nostra straordinaria Classe. Grazie allo Yacht Club Adriaco
e a Trieste per la fantastica accoglienza e per aver reso possibile una
grandissima edizione, sotto ogni profilo, del Mondiale Melges 24”.
Nel gruppo Corinthian, che al via della prova finale vedeva i primi
quattro della classifica racchiusi in una manciata di punti, il successo
è andato a Zhik Race Team di Miles Quinton che, assistito da Geoff
Carveth, Oliver Wells, Giacomo Conti e Sara Zuppin, ha chiuso decimo
assoluto, anticipando di sei punti il giovanissimo equipaggio di FoxyDry
capace, grazie alla grinta di Leonardo Centuori, di finire undicesimo
assoluto, appena due punti davanti a Mataran 24 di Ante Botica, già
vincitore tra i non professionisti, delle ultime due edizione del Melges
24 World Championship.
Miles Quinton - "È stata una conclusione incredibile, con quattro
barche in una manciata di punti: abbiamo avuto quattro regate combattute
con costanti cambi di leadership. Una competizione davvero serrata.
Questo è un grande risultato per il nostro team: Jeff e io regatiamo
insieme da anni, molti dei quali spesi navigando su questa barca e
abbiamo già vinto il titolo europeo Corinthian qualche anno fa. Siamo
felicissimi di essere sul tetto del mondo in una Classe così competitiva
e iconica: ora è il momento della felicità",
Sempre a FoxyDry, meglio classificato tra gli Under 25, è andato il
nuovissimo Zerogradinord Next Gen Trophy, donato alla classe dal
responsabile comunicazione Mauro Melandri per celebrare i quindici anni
di attività nell’ambito dell’international Melges 24 Class Association.
Altri premi speciali sono andati a Bruna Princavili e a Bela Jelaca, in
quanto di velisti più giovani coinvolti nell’evento, al monegasco
Vladimir Prosikhin, finito settimo con il suo Team Nika, cui è stato
assegnato lo Zarko Draganic Perpetual Trophy come miglior owner-driver
debuttante nella classe.
Da sottolineare che il Melges 24 World Championship era anche valido
come ultima prova delle Melges 24 European Sailing Series, andata in
archivio dopo lo svolgimento di ben dieci tappe. A imporsi, tra i
Corinthian, i britannici di Zhik Race Team di Miles Quinton davanti agli
ungheresi di Chinook di Akos Csolto ed al croato Mataran 24 di Ante
Botica. iIn Overall hanno prevalso i croati di Razjaren, capitanati da
Ante Cesic e giunti davanti agli azzurri di Strambapapà di Michele
Paoletti ed al croato Panjic di Luka Sangulin, presidente della Melges
24 Croatian Class.
Nel corso della premiazione, alla presenza del Presidente della
Federazione Italiana Vela, Francesco Ettorre, il Presidente dello Yacht
Club Adriaco Nicolò de Manzini ha sottolineato: “Complimenti ai
vincitori, un grazie a quanti hanno reso possibile la riuscita di un
evento così importante per il nostro club, a partire da volontari e
partner, senza i quali non sarebbe stato possibile costruire una
manifestazione con questa partecipazione e di così alto livello. Questo
Mondiale entra di diritto tra le pagine più belle della storia ultra
centenaria dello Yacht Club Adriaco e resta un evento che ha puntato i
riflettori del mondo sportivo sulla nostra città. Grazie alla
International Melges 24 Class Association e alla Classe Italiana Melges
24 per aver creduto in Trieste e nell’Adriaco e per averci permesso di
organizzare per la prima volta in Adriatico un Mondiale Melges 24.”
Trieste passa il testimone agli Stati Uniti ed al Little Traverse Yacht
Club in Michigan dove tra il 19 e il 26 settembre 2026 si disputerà la
prossima edizione del Melges 24 World Championship.
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