sabato 13 febbraio 2016

MINI 6.50 - Diario di Bordo - Ovunque si affilano le armi


Manca ormai poco più di un mese all'apertura della stagione 2016 che aprirà i battenti l'8 marzo a La Grand Motte.   Prima di tuffarci in apnea sulle prospettive per il 2016, sedimentiamo un'attimo i nostri ricordi su quello che è appena successo, per stabilire la profondità delle radici da cui si riparte.    Siamo reduci da una MiniTransat che ha visto un'Italiano, Michele Zambelli, arrivare secondo nella tappa atlantica, la più prestigiosa e tecnicamente significativa.    Altri due nostri connazionali, Roland Ventura ed Andrea Fornaro sono arrivati 15esimo 16esimo nella difficiclissima classifica Serie.

Abbiamo portato all'arrivo l'amatore super-dilettante per eccellenza come Federico Cuciuc del quale va sottolineata l'impresa di essere stato il quarto Italiano della storia a terminare DUE edizioni della Transat, dopo Dottori, Caracci e Zambelli.
I due che non sono giunti alla conclusione del loro sogno sono stati cassati solo dalla sfortuna, non dalla mancanza di valore e ci sono buoni segnali che non demorderanno, ma che li rivedremo nel Circuito.
Ci pare un bilancio più che positivo e ce lo possiamo godere come tale, senza l'iniezione un pò artefatta di un Giancarlo Pedote che, ammettiamolo, era veilisticamente il frutto di altri lidi e culture.

Che accade ora?
Nuovi armatori si affacciano alla ribalta e, spulciando tra siti e social, si nota come si sta ricomponendo il circo che ci ammalierà nelle prossime due stagioni.
A Cecina si sono concluse le sessioni di allenamento tenute da Riccardo Apolloni presso il CIVA.
Il napoletano dal pugno di ferro ha terminato col botto proponendo una notturna, cosa mai banale a gennaio!
Ambrogio Beccaria, potenziato del nuovo sponsor Ambeco, è parso già bello in palla.
Vero che monta un P2 e che le partenze rutileranno di P3 ed Ofcet, ma il quarto posto di Goldbery alla Mini su barca gemella è stata sicuramente per lui una forte iniezione di fiducia.

Andrea Fornaro ha deciso di prolungare per altri due anni il suo impegno sui Mini e gliene siamo grati. L'anno scorso ha preso le misure del campo di regata, il prossimo ci tornerà per fare il botto.
Per puntare a tanto ha ordinato il modello che ha monopolizzato le prime due posizioni del podio in Guadalupa: l'Ofcet.
La barca gli verrà consegnata a marzo, pertanto il toscano avrà tutto il tempo di farne la dovuta conoscenza. Forza Andrea!

Anche in Adriatico è sorto un centro di allenamento.
La “Tribù del Vento” di Michele Zambelli si pone come centro di riferimento per chi, in quel mare, vuole provare i Mini o affinarsi ad alti livelli nel loro uso.
La nuova regata di Giugno, l'Adria 650 sancirà la maturità di quel movimento.
A mio parere l'Adriatico anche se, per ora, lontano dal "core" dell'attività Mini qualificativa è la migliore fucina di idee ed innovazione, Skyron e 756 a parte.
Lì è nata la prua tonda italiana dell'811 di Pacifico D'Ettorre, che ora metterà anche la chiglia basculante, lì Matteo Rusticali sta armeggiando ad un nuovo albero inclinabile ed è lì che il genio di Bert Mauri sta architettando di foil su di un Proto.
Un vero caleidoscopio...

Anche in Spagna non si annoiano.
Il centro di Barcellona di Ana Corbella conta ormai 6 barche: 2 P1, un P2, il Nacira 810 ex Belloir, un Proto ed il P3 di Sander Van Doorn.
E’ stato ques'ultimo ad aggiudicarsi la regata di allenamento di 112 miglia corsa a fine gennaio tra Barcellona e la piattaforma Casablanca. Non vi dico il mio stupore quando ho scoperto che si tratta di un famoso DJ-Producer, che lavora ad Ibiza, tiene concerti in tutta Europa ed ha collaborato con i Depeche Mode e Zia! Un tipo di cui si parlerà.

Anche alla Grand Motte si sono svegliati.
Pare che i Mini iscritti ai loro stage siano sette e non è una speranza campata per aria quella di rivederli tutti a collezionare miglia nelle regate italiane.


Abbiamo parlato di nuovi armatori...
ma la bellezza dei Mini è tale che “A VOLTE RITORNANO” e vedremo in azione tra poco skipper che, per vari motivi, si erano defilati dal giro da qualche, o parecchi anni.
Beppe Facco, che ricordiamo più magro e biondissimo in gara già nel ‘97 e poi armatore di Cocò e Zero fino a sei anni fa, ha acquistato il D1 di Cuciuc.

Ernesto Moresino, il "Signor Classemini Italia", al palo come armatore da più di tre lustri si è dotato di un P2 e, per rimanere a tempi più recenti, rivedremo su Sideral Andrea Lorenzi e Marco Rossi, complessivamente ex di Nacira, Zero e Naus.
Insomma... saranno banchine che presenteranno un cocktail inebriante di esperienza e stupore del noviziato, di sapienza stratificata in anni di attività e di smaniosa voglia di imparare. Bellissimo!


Ovviamente anche in Atlantico non si scherza.
Mi raccontava Michele che a Novembre ha dovuto giocoforza presenziare a La Rochelle alla cerimonia del passaggio di consegna tra gli atleti del 2015 in forza nel Centro e quelli appena subentrati, utile per definire strategie e norme di comportamento. Che serietà!

Nel 2015 le ragazze Francesi erano clamorosamente mancate all'appuntamento, dato che le sole 5 partecipanti erano in quota anglosassone, più la spagnola Pilar.
Ora il trend si sta ricomponendo e sappiamo di almeno due campagne condotte da transalpine.


A Lipinski è sembrato di andare piano!
Non contento dei quasi 10 di media che ha tenuto vincendo tra i Serie, ora punta al colpo grosso.
Nessuno è mai riuscito a vincere in entrambe le categorie, solo Raison ci è andato vicino arrivando primo in Proto e secondo tra i Serie.
Ian ci tenta alla grande, dotandosi del meglio in circolazione, l'865 che ha tradito Beaudart quando pareva fatta. Subirà pressioni tremende ed i foil potrebbero rimescolare le carte...
Sarà una sfida da godere miglio per miglio e mancano solo poco più di 40 giorni alla BMS.

(da www.classemini.it di S. Paltrinieri)

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