venerdì 3 aprile 2015

Team SCA alla Volvo Ocean Race - Giorno 16: Da un oceano all’altro


Oggi abbiamo avuto di tutto, dai venti deboli fino ai 50 nodi. Tutto è iniziato a 120 miglia da Capo Horn. Avevamo un vento relativamente scarso, ma anche una bassa pressione che arrivava da dietro e sapevamo che ci stavamo dirigendo verso venti in rinforzo. È aumentato rapidamente e, quando abbiamo raggiunto Capo Horn, andavamo di lasco a 25 nodi; che momento meraviglioso. Era una visione fantastica, il bellissimo mare selvaggio e i rilievi del Sud America che spuntavano dall’acqua. Abbiamo anche avuto un momento molto speciale quando abbiamo lasciato in acqua una ghirlanda per Mange Olsson: è stato qualcosa di forte. 
 
Adesso abbiamo finalmente lasciato un oceano per entrare in un altro.L’Atlantico ci ha riservato un caloroso benvenuto. Inizialmente avevamo vento, ma una volta girato il Capo ci aspettavamo che rinforzasse fino a 35 nodi, invece si è incanalato ed è aumentato fino a raggiungere i 50 nodi! Eravamo in poppa piena, con mare molto grosso e navigavamo in una tratto di mare relativamente stretto. Abbiamo effettuato una strambata piuttosto difficile, con 45 nodi di vento, e in quell’occasione siamo riuscite a danneggiare il nostro J3 che era tutto aperto. 

Abbiamo anche verificato la tenuta degli strap con cui fissiamo l’attrezzatura in coperta: hanno tenuto e hanno fatto sì che le vele restassero a bordo. Abbiamo passato lo Stretto di Le Maire in poppa piena, con tre mani di terzaroli sulla randa.Il vento sta diminuendo; adesso siamo passate da 45-50 nodi ai più “dolci” 25-30 nodi e ci aspettiamo di avere queste condizioni per le prossime 36 ore. Dopodiché il vento calerà ancora. Attraverseremo la zona di transizione del Sud America, che è un pò come i Doldrums con nuvole, forti raffiche, il vagare in assenza di vento ecc. ecc…insomma, decisamente impegnativo. 

Una volta dall’altra parte navigheremo al traverso o leggermente più strette e abbiamo buone speranze di arrivare la sera del 7 aprile.  Bisognava davvero vedere la potenza della natura oggi, e posso dirvi che è qualcosa di meraviglioso. Ad un certo punto le onde ci spingevano più forte del vento e sembrava di surfare giù dalle onde con una enorme tavola da surf. Abbiamo avuto alcuni momenti magici fino ad ora nel corso di questa tappa, momenti che fanno sì che valga la pena di lottare: oggi è stato uno di quei momenti. (www.teamsca.com)

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