Meno di trecento
miglia alla linea del traguardo di Città del Capo, difficile immaginare
quanta tensione, quanto stress, quanta pressione nervosa provino i
velisti alla vigilia dell'arrivo della prima tappa della Volvo Ocean
Race. Soprattutto alla testa della flotta dove i due leader sono divisi
da un'inezia, dopo ben 24 giorni passati in mare. I due team che si stanno dando battaglia hanno
cambiato posizione durante la notte, ognuno dei due con il suo piano
tattico: Dongfeng Race Team all'attacco e Abu Dhabi Ocean Race in
difesa. Charles Caudrelier, lo skipper della barca franco/cinese sapeva
che la notte sarebbe stata il momento migliore per sferrare il suo
attacco.
Dongfeng si era tenuto più a sud, e ha tagliato la rotta della
barca condotta dall'olimpionico britannico Ian Walker strambando
sottovento. In un gioco di controllo, manovre e contro manovre, il
navigatore di Abu Dhabi Ocean Racing Simon Fisher, ha scelto di
strambare davanti e sopravento a Dongfeng. Una mossa coraggiosa che il
velista inglese ha commentato con un grande sospiro di sollievo quando
ha ricevuto il rilevamento delle posizioni che confermava che i rivali
erano proprio dove lui voleva che fossero. E tuttavia, come nei migliori
romanzi d'azione, la tensione a bordo di Abu Dhabi Ocean Racing non
potrà scemare finche la barca degli emirati non taglierà la tanto
agognata linea del traguardo di Città del Capo.
Le prossime 24 ore potrebbero essere fra le più
lunghe nella vita agonistica dello skipper Ian Walker, sulla sua barca
portacolori degli emirati e con il suo equipaggio ha condotto per la
maggior parte delle 6.847 miglia (teoriche) della prima tappa, da quando
la flotta ha passato l'arcipelago di Capo Verde, a circa metà del
percorso. Ma poi di tempo per rilassarsi Walker e i suoi uomini ne hanno
avuto davvero poco e, sebbene il traguardo sia a poco meno di un giorno
di navigazione, Abu Dhabi Ocean Racing deve guardarsi bene le spalle,
dove due team gli soffiano letteralmente sul collo. In primis i
franco/cinesi di Dongfeng Race Team che, nonostante due gravi rotture
hanno saputo dimostrare grandi doti di velocità e un carattere davvero
forte.
L'Onboard reporter di Abu Dhabi Ocean Racing Matt Knighton ha descritto così l'umore attuale di Ian Walker: “E'
stressato e nervoso, no riesce a dormire. Ha gli occhi iniettati di
samgue e salta a ogni minima variazione di velocità della barca, il suo
tradizionale senso dell'umorismo è nascosto sotto una faccia quieta.” E i suoi compagni non sono meno esausti. “Sono
tutti stanchissimi, e con l'acqua di mare che continua a inondare il
pozzetto, le facce con la barba lunga continuano a essere concentrate,
prendono la regata un miglio alla volta. E' una guerra di nervi, che
sembra non finire mai.”
Ad aggiungere tensione alla tensione le condizioni di
navigazione, e della vita a bordo, che nell'ultima settimana hanno
consumato le energie residue dei velisti, in una delle tappe più lunghe e
intense della storia recente della Volvo Ocean Race. “Violenti,
credo sia questo l'aggettivo migliore per descrivere gli ultimi tre
giorni. Navigare con il gennaker a riva, con 25/30 nodi di vento. In
altre parole, si va veloci, la barca sbatte sulle onde, ci sono
tonnellate di acqua in coperta e poi si naviga molto sbandati. In
coperta si passano delle ore a prendere ondate sulla faccia. Magari al
timoniere piace, ma agli altri non tanto. Sottocoperta cerchi di stare
in equilibrio, e non ci riesci quasi mai. Non vedi le onde arrivare e
quindi non puoi anticiparle e lo sbandamento rende tutto più duro,
diventa insopportabile. Tre giorni così è sei distrutto.” Racconta oggi nel suo blog Yann Riou, Onboard reporter di Dongfeng Race Team.
In più alle spalle dei primi due, a meno di quaranta
miglia c'è Team Brunel che non sembra voler mollare la presa, anzi sta
spingendo al massimo per trovare qualche opportunità di recupero. Il
quartetto degli inseguitori, con Team Vestas Wind a meno di cento
miglia, Team Alvimedica a meno di trecento, MAPFRE a 540 e le veliste di
Team SCA a poco più di 600 non sembrano poter impensierire i tre
leader, anche perchè sulla loro strada si frapporrà una dorsale di alta
pressione che potrebbe far scendere di molto la velocità e ritardarne
l'arrivo a Città del Capo di una giornata. Come racconta Amory Ross da
bordo di Team Alvimedica: “Ci sarà una chiazza di vento leggero,
prima di avere di nuovo una bella aria per piombare sull'arrivo. Sembra
che arriveremo a Città del Capo di bolina, con due mani di terzaroli e
il piccolo J3 (la vela di prua ridotta). Non sarà facile!”
Sarà invece un vento più sostenuto ad accompagnare i
primi tre in un veloce sprint fino a Città del Capo, che il New York
Times quest'anno ha inserito nella sua prestigiosa lista dei 52 luoghi
del mondo da non mancare. Secondo le ultime proiezioni i leader
potrebbero raggiungerla nel primo pomeriggio di domani.
Posizioni alle ore 12.40 UTC di martedì 4 novembre 2014
1 – Abu Dhabi Ocean Racing – a 299 miglia dall'arrivo
2 – Dongfeng Race Team – a 6,4 miglia dal leader
3 - Team Brunel - a 39,4 miglia dal leader
4 - Team Vestas Wind - a 98,3 miglia dal leader
5 – Team Alvimedica - a 299,7 miglia dal leader
6 – MAPFRE - a 538,2 miglia dal leader
7 – Team SCA– a 605,6 miglia dal leader
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