Se è un sogno non vogliamo pizzicotti! Prima regata Atlantica, la Lorient BSM, e due nostri connazionali
strappano i primi due posti del podio in assoluto. Meglio non sarebbe
potuta andare. Vabbè, era una regata in doppio e Josse e
Chappellier sono, soprattutto il primo, due interpreti di livello
altissimo ma non dubitiamo che i Mini su cui erano imbarcati hanno fatto
quello che hanno fatto solo perchè al loro fianco si sono trovati
Giancarlo e Michele. Pedote ha dimostrato che lo Scow è
un’idea azzeccata e di questo sarà confortato anche Beaudart, l’armatore
di Maximum, il neo arrivato disegno del geniaccio Raison.
Se alla
Transat Giancarlo ha dimostrato, grazie al lavoro indefesso di due anni,
di avere tamponato quelle che erano le sue defaillance nella poppa
piena con vento, al traverso si sapeva già che non ce n’era per nessuno e
queste sono state in prevalenza le condizioni meteo trovate a Lorient.
Si sa che il toscano è proiettato verso
la Vendée ma ha avuto l’intelligenza di non rompere coi Mini, si è
tenuto stretto Magnum e lo usa come splendido mezzo di allenamento, il
migliore per non perdere i riflessi del solitario in altura.
Anche Josse mira ad essere alla partenza di Les Sables su di un 60. Chissà che densità avranno le loro conversazioni!
Se per lui queste vittorie sono le
ultime meravigliose fiammate di un’esperienza nel mondo Mini che dura
ormai da 10 anni la prospettiva di Michele è diametralmente opposta. Il
romagnolo è all’inizio della trafila sul suo nuovo missile, ne sta
prendendo le misure, confrontandosi con avversari, anche loro neo
arrivati sui Proto di punta come Luke Berry e Pierre Dargnies che
popoleranno i suoi incubi fino all’autunno avanzato del 2015.
Se a Giancarlo l’andatura favorevole ha
relativamente semplificato il compito, Michele il secondo posto ha
dovuto sudarselo fino all’ultimo metro di regata, considerati i tre
arrivi in meno di 4 minuti ed il livello estremamente omogeneo del
gruppetto in cui stazionava.
Ora lo attende un faticoso tour de force per potere essere al via al
GPI. Ma lo conosciamo già come un gladiatore entusiasta a cui nessuna
prova può dare filo da torcere. Gli faremo doppia festa!
Non dimentichiamoci di Ingo.
Dopo 3 anni di sosta si è ripresentato al via in una gara ventosa ed un
lotto di concorrenti numeroso (che invidia!) e qualificato ed il suo
16esimo posto ci pare un’ottimo segnale.
Non conosciamo il suo programma di regate ma il buon inizio non potrà che corroborare la sua rinata voglia di Mini.
(da www.classemini.it di Stefano Paltrinieri)
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