La
manifestazione (conclusa domenica dopo 5 giorni di regate) è stata
l’unica tappa italiana riservata alle classi olimpiche: un
riconoscimento alle capacità organizzative dimostrate finora dai circoli
dell’Alto Garda, che per questa occasione si sono uniti come “Vela
Garda Trentino”, suddividendosi la gestione dei campi di regata nelle
varie classi: Fraglia Vela Riva con i 470, il Circolo Vela Arco con i
49er, il Circolo Surf Torbole con gli RS:X, il Circolo Vela Torbole con i
Laser Standard e Radial e la Fraglia Vela Malcesine con i Finn e i
catamarani ad equipaggio misto novità di Rio 2016, Nacra 17.
MARCO PREDIERI, PRESIDENTE EUROSAF: COME E PERCHE' E' NATO QUESTO CIRCUITO. LA TAPPA ITALIANA DEL GARDA E GLI OBBIETTIVI FUTURI.
“Eurosaf
ha sviluppato, in collaborazione con alcuni dei principali e più
affermati circoli velici europei e con le rispettive federazioni
d'appartenenza questa nuova competizione, organizzata in forma di
circuito di 5 tappe chiamata Eurosaf Champions Sailing Cup. L'obbiettivo
principale di questa iniziativa è stato ed è quello di favorire a
livello continentale la partecipazione all’attività delle classi
olimpiche del maggior numero di nazioni, dalle più sviluppate ed
affermate a quelle emergenti, che in questo particolare momento
economico hanno minori risorse a loro disposizione, dando così la
possibilità di partecipazione non solo agli atleti “top level”, ma anche
a quelli che si apprestano ad iniziare e ad inseguire il sogno
olimpico.
Durarante il recente
ISAF Mid-Year Meetings di Copenhagen, diverse Federazioni hanno
manifestato un profondo interesse nei confronti di questo nuovo
circuito, chiedendo all'Executive Committe dell'ISAF di supportare
maggiormente questa iniziativa.
Nelle
varie tappe verranno testati nuovi percorsi e nuovi formati, cercando
così di rispondere sempre più alle esigenze dei velisti. Con
un’interazione, un dialogo costruttivo e continuo, con i velisti, con i
tecnici e con le federazioni, cercheremo di trovare le migliori
soluzioni possibili.
Come
è emerso durante il recente Mid Year Meeting, uno dei principali
obbiettivi a cui il nuovo presidente dell'ISAF, Dott. Carlo Croce, tiene
maggiormente, è una nuova versione della Sailing World Cup, una nuova
versione in grado di creare un prodotto maggiormente appetibile per i
diversi networks televisivi grazie al quale sarà possibile promuovere
maggiormente il nostro sport, creare una piattaforma per le squadre
olimpiche, valorizzando maggiormente la collaborazione e l'attività con i
partners commerciali. In questo contesto le varie tappe dell’Eurosaf
Champions Sailing Cup potrebbero diventare parte integrante di questa
nuova iniziativa, trasformandosi in eventi di qualificazione per l'ISAF
Sailing World Cup.
Mi
auguro infine che questa nostra iniziativa possa essere seguita e
sviluppata anche da tutte le altre associazioni continentali, Africa,
Asia, America Latina sono le prime realtà che mi vengono in mente,
consentendo inoltre di aumentare la collaborazione, lo scambio di
esperienze e idee.
In
merito alle regate appena concluse sull’Alto lago di Garda, in Italia,
sono particolarmente contento per il risultato ottenuto; sono state
regate ben riuscite, organizzate ottimamente in acqua, con una
partecipazione di alto livello: una buon punto di partenza per il nuovo
Circuito! Un grazie particolare a Mauro Stanga e a Walter Cavallucci
che nei mesi scorsi hanno collaborato attivamente sia con il
sottoscritto che con l'EUROSAF.
La
prossima tappa sarà la Delta Lloyd Regatta, dal 21 al 25 maggio a
Medemblik e dopo il buon successo del Garda sicuramente l’interesse
crescerà sempre di più".
Sito web Eurosaf Champions Sailing Cup: http://championscup.eurosaf. org/eventsites/default_s.asp? eventid=160000
FORMATO DELLE REGATE, I PARERI DI LUCA DE PEDRINI E FLAVIA TARTAGLINI
La
novità principale è che viene data estrema importanza alla finalissima,
dando poco (per alcuni troppo poco) peso alle qualifiche, in termini di
punteggio accumulato e, soprattutto, distacco nei confronti degli
avversari. Infatti sono stati qualificati i primi 6 equipaggi (8 nel
caso 49er) che si sono portati in finale i punti corrispondenti alla
posizione raggiunta a fine qualifica (il primo 1 punto, il secondo 2
punti e così via). Altra novità la vecchia medal race rinominata final
race, una prova finale secca (che non vale più doppio), a parte i 49er
che ne hanno fatto 3.
Luca De Pedrini
“Ci si avvicina al concetto dell’atletica”
- commenta l’allenatore della squadra azzurra 49er Luca De Pedrini (e
allenatore di Alessandra Sensini quando vinse l’oro a Sydney 2000) - in
cui le batterie di qualifica valgono fino ad un certo punto e ci gioca
tutto nella finale. Dopo tutte queste sperimentazioni speriamo di
arrivare ad una formula che accontenti media, sponsor e atleti e ci si
possa concentrare nella formula adottata, per adeguarsi anche in termini
di strategia sull’intero evento, al di là delle singole prove. Il
lavoro fatto durante 4 giorni di regate con molte prove (13 al Garda per
i 49er) non viene un gran che premiato, dato che il distacco tra un
atleta e l’altro non ha più importanza, riportando tutti uno a ridosso
dell’altro. Mantenessero il format così avrebbe più senso restringere la
finalissima a 4, così almeno uno solo potrebbe subire il ribaltone ed
essere escluso dal podio, dopo la fatica delle qualifiche. La finale dei
49er per il momento giocata su 3 brevi prove dà già qualche possibilità
di recupero, mentre la prova secca che hanno fatto le altre classi mi
sembra eccessiva, non “rispettando” il lavoro/i risultati ottenuti nei
giorni precedenti alla finale”.
Flavia Tartaglini,
oro alla Coppa del Mondo di Palma de Majorca e fresca vincitrice della
prima tappa Eurosaf Champions Sailing Cup italiana sul Garda, nonchè
unica italiana al top della ranking list ISAF (si alterna la leaderaship
assoluta con l’inglese bronzo a Quindgao Brony Shaw e argento sul
Garda), ci ha raccontato poco dopo la premiazione: ”Diciamo che
questa manifestazione, nella sua nuova formula adottata qui al Garda, ma
anche nelle precedenti regate di World Cup ISAF, l’ho interpretata bene
dato che sono andata in crescendo, recuperando nel momento giusto per
conquistare non solo il podio, ma la vittoria finale. Una volta deciso
il format, ne andrà tutta l’impostazione dell’evento, perchè nei primi
giorni sarà importante tenere le energie per la finalissima, che nel
caso di una prova secca giocata tra i primi 6, si è rivelata
assolutamente decisiva e per molti ha rappresentato un “ribaltone”.
Cambia completamente il modo di regatare in base al format scelto;
vedremo le decisioni finali per Rio 2016.”
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