Ancora una volta la situazione si è fatta molto critica a causa di una burrasca che sta soffiando implacabile esattamente sul naso dei velisti impeganti nella terza tappa della Global Ocean Race: come avevo ipotizzato ieri sera a bordo di Phesheya Racing, barca rossa in alto a sinistra nella foto sopra, le condizioni sono al limite da molte ore ed il duo Leggatt ed Hutton-Squire non è più in grado di tenere una rotta verso Capo Horn. Ecco l'ultimo messaggio di Marco Nannini: "" E' passata poco più di una settimana dalla partenza della regata e dopo una breve pausa dopo la burrasca di alcuni giorni fa stiamo di nuovo navigando in condizioni durissime, 30-35 nodi di vento sul muso, mare in continuo deterioramento, barca che sbatte sulle onde, sottocoperta il moto è violentissimo ed anche le operazioni più semplici richiedono tempi infiniti. Due barche si sono ritirate dalla regata per via delle condizioni particolarmente dure e anche questa seconda burrasca si sta dimostrando impegnativa per il team sudafricano di Phesheya Racing, costretto oramai da ore a mettersi alla cappa (manovra che consente di fermare la barca e superare condizioni meteo estreme). Noi proseguiamo a denti stretti, certo stiamo prendendo davvero tante mazzate, a sud di noi gli iceberg, a nord la tempesta, a est Capo Horn. La terra piu' vicina è oramai a oltre 1000 miglia di distanza e fra poco sarà più breve proseguire che tornare indietro, quindi teniamo duro. Facciamo turni di 6 ore svegli e 6 ore in cuccetta, ma una volta sdraiati dormire diventa difficile con la barca che sbatte continuamente, è come andare in bici su una strada piena di buche. Le previsioni per fortuna danno la situazione generale in miglioramento fra circa 12 ore, dovremmo poi avere condizioni più ragionevoli per qualche giorno. ""
Buon vento a tutti i marinai !
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