mercoledì 23 luglio 2025

IL CAMPIONATO DEL TIGULLIO DI DINGHY 12’ E ILCA ENTRA NEL VIVO


21 luglio – Mica facile destreggiarsi tra e moto ondoso incrociato, reso ancora più insidioso dai mezzi di ogni genere e tipo che in stile Dunkerque escono di fretta dal porto di Santa per raggiungere a gran velocità il Pedale, la barriera galleggiante che protegge la baia dI Paraggi, il Cannone davanti a Portofino e l’Olivetta sotto la torretta ora di Dolce e Gabbana. Location a un pugno di miglia e dove per vero non risulta ci sia nessuno da salvare. Ma tant’è. 

Detto questo, sofferenza a raggiungere il campo di regata, per gli inossidabili dinghisti e laser/ilchisti, che perlomeno hanno come ricompensa la regata. Sofferenza per il Comitato di Regata e gli organizzatori, tutti insieme appassionatamente sull’ondeggiante pilotina del Circolo o sui gommoni. Senza contare gli ospiti VIP sul Nelson dai tanti vessilli del VicePresidente Carlo Pizzarello del Circolo Velico Santa Margherita Ligure, organizzatore del Campionato, tra i quali il Presidente YCI Carlo Cameli, Luca Manzoni, a secco regate causa infortunio in sci di fondo, e Silvia Scaramuzza, la fata vivandiera sfamatrice dei concorrenti nel dopo regata. 

Per tutti loro – parliamo di Lilia Cuneo, Tay De Negri, Battistina Fabro, Olga Finollo, Caterina Remondini, Giorgio Bardi, Roberto Vezzoli, Filippo Grillo Ruggeri, Nicola Vivanet, Omar, Gianni Castellaro con Paolo Pasquini e Stefano Botteri, e il Presidente della Lega Achille Tonani con Nicola Rainusso,– la calvinistica soddisfazione di aver fatto al meglio per consentire di giocare a dinghisti e laseristi/ilchist. La cui riconoscenza a volte è espressa, a volte no, ma si sa essere unanime. Al di là di qualche mugugno, causa caldo e fatica. Ma ci sta, siamo in provincia di Genova…

Veniamo alle regate partendo dal fondo.
Niente di fatto domenica. Ci si è provato, mettendocela tutta a raggiungere il largo. Ma no vento, no regata, nonostante l’illusione iniziale di un refolo sui 4/6 nodi. Quindi mega bordo verso terra, al traino, con destinazione ravioli.

Sabato invece due belle, complicate prove, con bordeggio non scontato, anche se poi nel Golfo il bordo mura a sinistra verso Portofino alla fine, tendenzialmente, premia. Al via 20 Dinghy e 7 ILCA. Presente il 7 volte Campione Italiano Vittorio d’Albertas, velaio e web opinionist. Per il popolo della spiaggetta di Santa, il più veloce pistolero del West, in termini di avversario da battere. Il guru delle vele Quantum, e non solo, in termini di processione al suo Dinghy azzurro polvere Behemoth, per chiedere, con aria indifferente, consigli e illuminazioni su messe a punto e regolazioni. Che lui, sorridente e paziente, dispensa sempre.

Parte la prima prova. Il bordeggio è complicato. C’è irruenza al via tanto che Armando Gambaro, Luca Marchesi e Paolo Ermolli sono OCS. In testa si registra un costante duello, con cambi al vertice tra Penagini, De Gasperi, Jannello, D’Albertas e Fabrizio Bavestrello, per l’occasione su White di Gigio Bianchi, che insidia insieme a Gin Gazzolo e Federico Pilo Pais. Poi però, a conclusione di una intensa silenziosa battaglia nell’ultima poppa, in cui Jannello e D’Albertas coprono Penagini che è in testa, ne approfitta Marcello De Gasperi con Irene che da quarto si ingaggia e vola primo al traguardo davanti a Penagini con Plötzlich Barabba. 

Il mantra, con quel mare “bulesummato” è far correre la barca, infischiandosene dell’angolo di bolina. Facile a dirsi. Gli “steccatori” soffrono. Da segnalare i pasticci a ripetizione della quota rosa Dinghy Francesca Lodigiani, che dà il massimo in un giro di boa superingaggiato centrando il pieno, con rimbalzo, preziosa boa rossa semovente, con relativa penalità. Il tutto mentre nella Flotta degli Ilca 4.7 Valerio Franco Cuneo si impone davanti ai due Tonani Bros, Matteo secondo e Marco terzo, seguito dalla quota rosa ILCA Anna Maria Volpi e da Lorenzo Redaelli.

Parte la seconda prova e questa volta l’irruenza è di De Gasperi e Bavestrello che all’arrivo vedono vanificate le proprie ottime posizioni. Vince così Gin Gazzolo col fedele Pallino, seguito da Pilo Pais e Titti Carmagnani, in questa stagione in grandissimo spolvero su tutti i campi di regata, dei moderni e dei classici. Per il pistolero più veloce del West, d’Albertas, “solo” un 7° e un 4°, posizioni interpretate da alcuni come cortesia verso gli amici, ma non è così.

Tra gli Ilca 4.7 cambio in testa, con vittoria di Lorenzo Redaelli, seguito da Valerio Franco Cuneo e Matteo Tonani, rispettivamente al primo e secondo e terzo posto nella classifica generale dopo 5 prove, considerato il primo scarto.

Il Comitato di Regata prova a far partire una terza regata, ma il vento gira da tutte le parti e si annulla. Peccato perché nei Dinghy stavano andando forte Luca Marchesi con Cicus, Giovanni La Ferla con Rabadan II, Armando Gambaro con Blues e soprattutto Michele Quaglia con Baraondix, una new entry insieme a Riccardo Lamperti, Paolo Cappa e Claudio Pozzo, a conferma della effervescenza nei Dinghy della Flotta ligure, e tigullina in particolare.

In Classifica Generale conduce Marcello De Gasperi per un punto su Federico Pilo Pais e Gin Gazzolo. Nella Coppa Pinne il Team CoppaCi formato da Jannello, La Ferla e Marocco, precede il team PopCorn di Gazzolo, De Luca e Cappa. Si preannuncia battaglia.

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