Dopo
14 anni ininterrotti il Panerai Classic Yachts Challenge cessa di
esistere. Il marchio di alta orologeria sportiva Officine Panerai ha
ufficialmente interrotto la sponsorizzazione del circuito di vele
d’epoca più famoso del mondo. L’azienda manterrà comunque la proprietà di Eilean, il
Fife di 22 metri del 1936 acquisito nel 2006, che continuerà a
navigare. Il prossimo 8 gennaio Eilean sarà sulla linea di partenza a
Lanzarote in occasione della Panerai Transat Classique, la traversata
dell’Atlantico in regata. L’unico altro evento del 2019 sarà la British
Classic Week di Cowes, in Inghilterra.
La notizia è confermata, nonostante non sia stato rilasciato alcun
comunicato ufficiale. In questi giorni di fine novembre 2018 Jean-Marc
Pontroué, il nuovo CEO di Officine Panerai subentrato dalla scorsa
estate al posto di Angelo Bonati, in pensione per raggiunti limiti di
età, ha reso noto che la futura strategia aziendale non prevede di
proseguire la sponsorizzazione del Panerai Classic Yachts Challenge.
Quello che per 14 anni ininterrotti, dal 2005 al 2018, è stato il più
importante circuito internazionale riservato alle barche a vela d’epoca e
classiche non esisterà più.
Officine Panerai non abbandonerà completamente il mondo del mare, che
verrà considerato da un’angolazione meno classica, ma soprattutto
manterrà la proprietà e continuerà a fare navigare Eilean, il ketch in
legno di 22 metri costruito nel 1936 dal cantiere scozzese William Fife
con il quale nell’ultimo decennio ha promosso il brand e la cultura
della vela classica.Carla Salicini, International Communications &
PR Director di Officine Panerai, ha assicurato che “ … Eilean continuerà
a rappresentare Panerai come nostro ‘indirizzo in movimento’ e sarà
molto più presente che in passato in località europee e oltreoceano a
partire dal prossimo anno.”
Due appuntamenti nel 2019
Nel 2019 verranno mantenuti solo due appuntamenti, indipendenti tra
loro: la regata British Classic Week di Cowes, in Inghilterra, in
programma presso l’Isola di Wight dal 13 al 20 luglio, e la Panerai
Transat Classique, la traversata dell’Oceano Atlantico in regata che
partirà l’8 gennaio 2019 da Lanzarote, alle Isole Canarie, con arrivo
dopo 3.000 miglia di mare sull’isola caraibica di Saint Kitts.
A questo proposito, al momento in cui scriviamo, Eilean è già partita
dalla sua base presso il Cantiere Del Carlo di Viareggio alla volta di
Lanzarote, dove arriverà dopo circa 1.500 miglia di mare e una probabile
sosta alle isole Baleari. Conclusa la traversata navigherà tra i
Caraibi e gli Usa, per poi dirigere la prua verso il nord Europa, fare
tappa a Londra e successivamente ripartire alla volta del Mediterraneo,
dove rientrerà dopo circa dieci mesi ininterrotti di mare. Oggi, dopo
circa otto anni di comando da parte diAndrew Cully, il nuovo comandante
di Eilean è il viareggino Stefano Valente.
14 anni di regate e di passione
Quattordici anni per altrettante edizioni, un record. Nel 2005, dopo le
cinque edizioni del Prada Challenge for Classic Yachts, Officine
Panerai ha fatto il suo ingresso ufficiale nel mondo della vela d’epoca
inaugurando il Panerai Classic Yachts Challenge. A guidare la sfida il
CEO Angelo Bonati, appassionato velista e manager talentuoso capace di
trasformare Officine Panerai in un brand conosciuto a livello
planetario. Basti pensare che al suo insediamento esistevano solo tre
boutique, diventate oltre 70 in tutto il mondo nel momento in cui ha
lasciato l’azienda. È lui che nel 2006 ha recuperato il ‘quasi relitto’
Eilean dal proprio ormeggio sotto le mangrovie dell’isola caraibica di
Antigua per imbarcarlo su un cargo e trasferirlo presso il cantiere
viareggino Del Carlo.
Nel 2009, dopo 40.000 ore di lavoro, Eilean è tornata a navigare più
bella che mai. Nel 2012 ha riattraversato l’Atlantico a vela e ad
Antigua Panerai ha invitato a bordo i Duran Duran, con i quali ha
celebrato il trentennale del videoclip della canzone ‘Rio’, girato dal
mitico gruppo pop inglese proprio a bordo di questa imbarcazione. Poi il
ritorno via cargo in Europa. Nel frattempo, anno dopo anno, il PCYC
diventava sempre più grande. In Mediterraneo si è sempre regatato
a Antibes, Cannes,Porto Santo Stefano, Mahon, Imperia e in qualche
occasione anche a Napoli e Porto Rotondo, in Sardegna. Ai Caraibi
Panerai ha sponsorizzato l’Antigua Classic Yacht Regatta, in Inghilterra
la British Classic Week di Cowes e in nord America gli eventi
di Marblehead, Nantucket, Bristol e Newport. In alcune edizioni sono
stati toccati anche 11 appuntamenti in un solo anno. Panerai, le sue
magliette brandizzate e i cappellini differenti ogni stagione hanno
invaso i campi di regata di mezzo mondo, al punto che oggi non è raro
incontrare velisti che esibiscono il marchio in occasione di altre
manifestazioni nautiche. Come dire … “io c’ero”. Tenetevi stretto
quell’abbigliamento, è destinato a diventare materiale per
collezionisti.
E adesso, cosa succederà?
E ora? Saranno in tanti a chiedersi cosa succederà, in primis le
centinaia di armatori che per anni hanno animato il circuito. A loro va
senz’altro riconosciuto il merito di avere continuato a mantenere in
vita e naviganti gioielli a vela che hanno fatto la storia dello
yachting. Spesso (e volentieri) il Panerai Classic Yachts Challenge ha
infatti rappresentato il miglior pretesto per restaurare e mantenere in
perfetto stato la propria barca in vista della partecipazione alla
successiva stagione, con lo scopo di tentare di iscrivere il nome del
proprio yacht nell’Albo d’Oro dei vincitori del circuito. Senza contare
che tante barche sono state trasferite appositamente dal nord Europa o
dagli USA per competere in Mediterraneo.
Tra queste Manitoudel 1937 sul quale navigava il presidente J.F.
Kennedy, Olympian, Chips, Tilly XV, Oriole, Serenadeappartenuta a Zsa
Zsa Gabor e Jacques Cousteau, Sonny, Tamara IX del compianto yacht
designer Doug Peterson, gli R-class gemelli Aloha e Lady Van … e tante
altre. Per tutte partecipare ‘a un Panerai’ era diventato sinonimo di
orgoglio, aggiudicarsi un orologio Panerai del valore di svariate
migliaia di euro un trofeo conquistato sul campo (di regata). Senza
contare l’atmosfera di banchina, la sensazione di appartenere quasi a
un’elite del mondo nautico, il ritrovarsi presso l’immancabile lounge
Panerai per assistere ai video delle prove in mare realizzati ‘dal
Carletto’, commentare le classifiche curate ‘dall’Alberto’ , ammirare le
splendide foto ‘del Guido’, fare colazione o “assalire” i ricchi buffet
del dopo-regata organizzati ‘dal Gianluca’. Addio boe gialle e cagnari
bianco-azzurri.Tutto questo non ci sarà più.
Il futuro è un’ipotesi. Nel frattempo … grazie!
Difficile pensare che queste barche smetteranno di navigare,
sicuramente si sentiranno un po’ disorientate, poi riprogrammeranno la
loro partecipazione ai sempre numerosi eventi del Mediterraneo. Sì,
perché sia chiara una cosa: tutte le manifestazioni esistevano già prima
dell’arrivo di Panerai e sicuramentecontinueranno ad esistere. Certo
adesso si pone un problema di carattere ‘economico’, perché gli Yacht
Club organizzatori non riceveranno più dal main sponsor i necessari
finanziamenti per lo svolgimento di ogni singola manifestazione,
quantificabili in svariate decine di migliaia di euro a seconda
dell’evento.
Due le ipotesi per il dopo-Panerai: o un nuovo title sponsor decide di
associare il nome del proprio marchio all’intero circuito oppure gli
Yacht Club si preoccuperanno di reperire le risorse necessarie per
organizzare ogni singolo evento. Vedremo cosa succederà nei prossimi
mesi. Nel frattempo non possiamo altro che dire:grazie Panerai! Perché
anche negli anni della più grande crisi economica mondiale (dopo quella
del 1929) non hai mai mollato … e ci hai sempre fatto divertire!
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