domenica 21 ottobre 2018

CHESTRESS 3 DI GIANCARLO GHISLANZONI PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO SI LAUREA CAMPIONE VELA D’AUTUNNO 2018



Sabato 20 ottobre 2018, con partenza alle ore 12:30, organizzata nelle acque del Golfo Tigullio dallo Yacht Club Chiavari, si è svolta la Regata Sociale Open– Jeanneau Cup 2018 - Memorial Romano Caselli, aperta a tutte le imbarcazioni delle Classi ORC, IRC, Libera e Jeanneau, regata di chiusura del Campionato Vela d’Autunno YCC e della Jeanneau Sailing Cup 2018.

La regata è stata realizzata grazie al contributo e alla collaborazione della famiglia Caselli, che tiene sempre vivo il ricordo di Romano, tragicamente e prematuramente scomparso 18 anni fa, ma ancora oggi vivo nell’affetto di tutti. Romano Caselli, appassionato di mare e di pesca, amava Chiavari e partecipava intensamente alla vita cittadina e alla vita del suo Circolo, divertendosi a fissare avvenimenti sportivi e conviviali e personaggi attraverso vignette, caricature e disegni da lui stesso creati.

Inoltre grazie alla collaborazione di Union Yachts di Lavagna di Renato e Giovanna Fontana, importatori delle imbarcazioni Jeanneau, all’interno della Regata Sociale Memorial Romano Caselli si è tenuta la Jeanneau Cup 2018, raduno delle imbarcazioni Jeanneau, e terza tappa della Jeanneau Sailing Cup 2018.

La regata si è svolta in una giornata caratterizzata da tempo soleggiato, mare calmo e vento dai 5 ai 10 nodi, alla partenza Libeccio e girato poi a Mezzogiorno.

Ecco i vincitori:

In Classe ORC:
-  Vincitore Overall: CHe stress 3 Di Giancarlo Ghislanzoni (YCC e YCI)
- Categoria Non Soci: SPIRIT OF NERINA di Paolo Ricaldone (Varazze CN);

In Classe IRC:
- Categoria Soci YCC: PORTOFINA di Francesco Scioli (YCC)
- Categoria Non Soci e vincitore Overall: STUPEFICIUM di Maria De Leo (ASD CUS Milano);

In Classe Libera:
- Categoria Soci YCC: SPRUIN 3 di Franco Lagomarsino (YCC)
- Categoria Non Soci e vincitore Overall:  HARD ROCK di Mauro e Massimo Uggè (LNI Sestri Levante);

Raggruppamento Jeanneau:
sansegal di Mariangela Rivanera.
Sansegal si è anche aggiudicato la vittoria della Jeanneau Sailing Cup 2018.


La Regata Sociale Open è stata la terza ed ultima prova del Campionato Vela d’Autunno YCC e della Jeanneau Sailing Cup 2018 (dopo la Coppa Giorgio e Lella Gavino del 15-16 settembre e la Coppa e Trofeo Dallorso del 6-7 ottobre).

Sabato 20 ottobre sono state quindi premiate anche le imbarcazioni che si sono aggiudicate la vittoria nel Campionato:
- in Classe ORC1: CHE STRESS 3 di Giancarlo Ghislanzoni (Yacht Club Italiano);
- in Classe ORC2: MARIEL di Federico Massari (YC Chiavari);
- in Classe IRC:  STUPEFICIUM di Maria De Leo (ASD CUS Milano);  
- in Classe Libera:  HARD ROCK di Mauro e Massimo Uggè (LNI Sestri Levante).

Inoltre si è aggiudicato il TROFEO CHALLENGE CAMPIONATO Vela d’Autunno YCC l’imbarcazione CHE STRESS 3 di Giancarlo Ghislanzoni (Socio Yacht Club Italiano e Yacht Club Chiavari), 1° classificatasi Overall in Classe ORC.

Al termine della premiazione, come tutti gli anni è stato consegnato il Trofeo Memorial Romano Caselli, riconoscimento riservato a persone che hanno dedicato la propria vita al mare e alla vela. Quest’anno sono stati premiati Nino e Piero Gotelli, padre (alla memoria) e figlio, meccanici navali notissimi nel porto di Chiavari.

Ecco la motivazione:

A Nino e Piero Gotelli

Quest’anno abbiamo deciso di attribuire il nostro riconoscimento non a una persona singola, ma a due: padre e figlio, accumunati dalla stessa passione per le moto e i motori marini.
Parliamo di Nino Gotelli e di suo figlio Piero.
Nino ha cominciato il suo mestiere in un’officina di moto e solo dopo qualche anno si è trasferito nel porto di Chiavari, per concentrare la sua attività sui motori marini. Amico di Romano Caselli, nel cui ricordo attribuiamo questo riconoscimento, passava con lui interi pomeriggi, in quelle serene e fraterne chiacchierate che rendono piacevole lo scorrere del tempo.
Grande competente di motori marini, non c’era una marca che Nino non conoscesse e che non riuscisse a riparare, senza dimenticare la sua antica passione per le moto, per le quali si era specializzato nel restauro di quelle d’epoca.
E quando l’inesorabile scorrere del tempo lo ha portato via a tutti noi, il figlio Piero, con la stessa passione, simpatia e disponibilità, ha continuato l’attività del padre, sia con i motori marini sia con le moto.
E’ quindi per la sensibilità d’animo e la simpatia, oltre che per la competenza, che consentiva a Nino, come a suo figlio Piero, di riconoscere anche solo dal rumore il buon funzionamento di una vecchia Guzzi o di un moderno Evinrude, che consegniamo questo riconoscimento, certi che anche Romano avrebbe condiviso la nostra scelta.


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