Sabato 20 ottobre 2018, con partenza
alle ore 12:30, organizzata nelle acque del Golfo Tigullio dallo Yacht Club Chiavari,
si è svolta la Regata Sociale Open– Jeanneau Cup 2018 - Memorial Romano Caselli,
aperta a tutte le imbarcazioni delle Classi ORC, IRC, Libera e Jeanneau, regata
di chiusura del Campionato Vela d’Autunno YCC e della Jeanneau Sailing Cup 2018.
La
regata è stata realizzata grazie al contributo e alla collaborazione della famiglia
Caselli, che tiene sempre vivo il ricordo di Romano, tragicamente e
prematuramente scomparso 18 anni fa, ma ancora oggi vivo nell’affetto di tutti.
Romano Caselli, appassionato di mare e di pesca, amava Chiavari e partecipava
intensamente alla vita cittadina e alla vita del suo Circolo, divertendosi a
fissare avvenimenti sportivi e conviviali e personaggi attraverso vignette,
caricature e disegni da lui stesso creati.
Inoltre grazie alla collaborazione di
Union Yachts di Lavagna di Renato e Giovanna Fontana, importatori delle
imbarcazioni Jeanneau, all’interno della Regata Sociale Memorial Romano Caselli
si è tenuta la Jeanneau Cup 2018, raduno delle imbarcazioni Jeanneau, e terza
tappa della Jeanneau Sailing Cup 2018.
La regata si è svolta in una giornata caratterizzata
da tempo soleggiato, mare calmo e vento dai 5 ai 10 nodi, alla partenza Libeccio
e girato poi a Mezzogiorno.
Ecco i vincitori:
In Classe ORC:
- Vincitore Overall: CHe stress 3 Di
Giancarlo Ghislanzoni (YCC e YCI)
- Categoria Non Soci: SPIRIT OF NERINA di Paolo Ricaldone (Varazze
CN);
In Classe IRC:
- Categoria Soci YCC: PORTOFINA
di Francesco Scioli (YCC)
- Categoria Non Soci e vincitore
Overall: STUPEFICIUM di Maria De Leo
(ASD CUS Milano);
In Classe Libera:
- Categoria Soci YCC: SPRUIN
3 di Franco Lagomarsino (YCC)
- Categoria Non Soci e vincitore
Overall: HARD ROCK di Mauro e Massimo Uggè (LNI Sestri Levante);
Raggruppamento Jeanneau:
sansegal di Mariangela Rivanera.
Sansegal si è anche aggiudicato la
vittoria della Jeanneau Sailing Cup 2018.
La Regata Sociale Open è stata la terza
ed ultima prova del Campionato Vela d’Autunno YCC e della Jeanneau Sailing Cup 2018
(dopo la Coppa Giorgio e Lella Gavino del 15-16 settembre e la Coppa e Trofeo
Dallorso del 6-7 ottobre).
Sabato 20 ottobre sono state quindi premiate
anche le imbarcazioni che si sono aggiudicate la vittoria nel Campionato:
- in Classe ORC1: CHE STRESS 3 di
Giancarlo Ghislanzoni (Yacht Club Italiano);
- in Classe ORC2: MARIEL di Federico
Massari (YC Chiavari);
- in Classe IRC: STUPEFICIUM
di Maria De Leo (ASD CUS Milano);
- in Classe Libera: HARD
ROCK di Mauro e Massimo Uggè (LNI Sestri Levante).
Inoltre si è aggiudicato il TROFEO
CHALLENGE CAMPIONATO Vela d’Autunno YCC l’imbarcazione
CHE
STRESS 3 di Giancarlo Ghislanzoni (Socio Yacht Club Italiano e Yacht
Club Chiavari), 1° classificatasi Overall in Classe ORC.
Al termine della premiazione, come
tutti gli anni è stato consegnato il Trofeo
Memorial Romano Caselli, riconoscimento riservato a persone che hanno
dedicato la propria vita al mare e alla vela. Quest’anno sono stati premiati Nino
e Piero Gotelli, padre (alla memoria) e figlio, meccanici navali notissimi nel
porto di Chiavari.
Ecco la motivazione:
A Nino e Piero Gotelli
Quest’anno
abbiamo deciso di attribuire il nostro riconoscimento non a una persona
singola, ma a due: padre e figlio, accumunati dalla stessa passione per le moto
e i motori marini.
Parliamo di
Nino Gotelli e di suo figlio Piero.
Nino ha
cominciato il suo mestiere in un’officina di moto e solo dopo qualche anno si è
trasferito nel porto di Chiavari, per concentrare la sua attività sui motori
marini. Amico di Romano Caselli, nel cui ricordo attribuiamo questo
riconoscimento, passava con lui interi pomeriggi, in quelle serene e fraterne
chiacchierate che rendono piacevole lo scorrere del tempo.
Grande
competente di motori marini, non c’era una marca che Nino non conoscesse e che
non riuscisse a riparare, senza dimenticare la sua antica passione per le moto,
per le quali si era specializzato nel restauro di quelle d’epoca.
E quando
l’inesorabile scorrere del tempo lo ha portato via a tutti noi, il figlio
Piero, con la stessa passione, simpatia e disponibilità, ha continuato
l’attività del padre, sia con i motori marini sia con le moto.
E’ quindi per
la sensibilità d’animo e la simpatia, oltre che per la competenza, che
consentiva a Nino, come a suo figlio Piero, di riconoscere anche solo dal
rumore il buon funzionamento di una vecchia Guzzi o di un moderno Evinrude, che
consegniamo questo riconoscimento, certi che anche Romano avrebbe condiviso la
nostra scelta.
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