sabato 27 maggio 2017

YC VERONA: Intervista a Vittorio Bissaro sulla vela radiocomandata


Dopo la partecipazione alla regata di barche radiocomandate della classe Dragon Force abbiamo pensato di porre alcune domande al campione veronese..
Prima di questa esperienza, conoscevi il mondo della vela radiocomandata? Se sì come mai non hai mai provato prima?
Purtroppo no, non mi è mai capitato di avere la possibilità di vedere una regata dal vivo, tantomeno di prenderne parte.

Quel giusto compromesso tra serietà e leggerezza, competizione e tollerenza.
Come hai trovato Il livello dei partecipanti? Te lo aspettavi più alto o più basso?
Eterogeneo, come tutte le regate a cui ho partecipato.
Non mancano velisti davvero capaci e preparati sulla messa a punto e sulla gestione delle regate.

Tu che sei abituato a regatare ad alto livello, pensi che la pratica della vela RC possa servire per "allenare" un atleta a  trovare in
tempi rapidi una tattica efficace o delle regolazioni rapide nel set-up della barca ? Ti facciamo questa domanda perché riteniamo che
nelle regate dei modelli tutto avvenga in tempi brevissimi.
 
Avete ragione, succede tutto in maniera davvero rapida (con la complicazione che spesso io non capivo come ero posizionato rispetto a boa ed avversari )
Quindi direi di sì, alcuni ragionamenti di pianificazione e gestione del rischio, dell'avere una strategia prima che la situazione si realizzi e dell'essere veloci a cambiare tattica sono processi mentali tipici di barche grandi e ben più veloci.
Da questo punto di vista l'ho trovato molto interessante e potenzialmente un ottimo "allenamento".
Per il set-up della barca invece è molto diverso, nella vela RC per cambiare davvero qualcosa devi tirare la barca fuori dall'acqua, quindi questi tempi sono molto lunghi a differenza delal vela "derive" dove continui a regolare le vele durante un bordo.
Ritieni la vela RC più adatta a bambini, ragazzi, adulti o persone di una certa età?
La vedo molto trasversale.
Sicuramente l'emozione che si prova navigando e bagnandosi sull'acqua è diversa, quindi la vela RC da sola è un po' limitata.
Ma per un velista che ha interiorizzato alcune basi di messa a punto e tattica di regata la trovo tanto interessante e fedele a quelle che ha provato su barche più grandi, dopo la domenica trascorsa insieme ho davvero avuto l'impressione di aver regatato tuttto il giorno!

Dalla tua esperienza, ti sei già fatto un’idea su cosa possa servire per far camminare più velocemente una barca RC?
 
E' sicuramente un po' presto per pensare a rendere più veloce questa barca quando tanti alla regata sono stati migliori di me, provo però a  condividere due riflessioni che ho fatto (non conosco il regolamento!):
Ho visto che la barca è molto sensibile al twist delle vele, io per primo le prime regate ero messo benissimo ma per via del vento leggero e di troppo poco twist sulla vela di prua perdevo molto rispetto ai primi (per fortuna Daniele mi ha dato una mano nella messa a punto e poi ho fatto migliori parziali).
Quindi forse potrebbe essere utile un filetto sulla balumina del fiocco per capire di più cosa sta succedendo nel canale randa-fiocco.
Ho avuto anche l'impressione che una barca orziera sia leggermente più performante di bolina, quindi mi piacerebbe provare ad avere un controllo di barra del timone "continuo" (e non che torna al centro) tipo quello delle scotte (da poter tenere timone leggermente alla poggia) piuttosto che navigare poggiando ad intermittenza per tenere la rotta.
 
La barca con la quale hai corso è un monotipo con un valore commerciale sui 180-200 euro; secondo te sono pochi, tanti o un prezzo equo?
 
Penso siano pochi per il divertimento che si può raggiungere e per il suo interesse come strumento per allenare la regata.
Penso invece sia un prezzo equo per il prodotto, in fin dei conti è una barca molto semplice, con pochi componenti e di bassa tecnologia.
 
Consiglieresti questa attività ad un tuo collega /amico?
 
L'ho già fatto!
(www.yachtclubverona.it) 

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