martedì 28 aprile 2015

Team SCA alla Volvo Ocean Race - Giorno 8: questa tappa è completamente diversa


La luce rossa è accesa; può sembrare equivoco, ma la luce rossa protegge la visione notturna. La prima volta che l’ho capito è stato quando una sera andai ad osservare le stelle ad un osservatorio in Nuova Zelanda e qualunque luce impediva agli occhi di vedere le galassie! Non che la mia vista, comunque, sia eccezionale. In effetti, a questo proposito, credo che quattro dei sei navigatori di questa competizione indossino gli occhiali, forse a causa dello stare troppo sul computer e non abbastanza nel mondo reale! Gli schermi dei PC vengono, per quanto possibile, oscurati e tuttavia, quando scendi sottocoperta, appaiono luminosi. 
 
La barca è molto, molto, molto silenziosa.Per coloro che hanno un ruolo operativo a bordo oggi è stata una giornata in cui si ha la sensazione che qualcosa sia cambiato. Quello che è successo stamattina nel mezzo dell’Atlantico meridionale, nella nostra zona in particolare, è una corsa a quattro barche perfettamente “in sintonia”. Generalmente, le barche non sono ben allineate e nessuno rallenta per farlo, ma si tratta esclusivamente di velocità della barca e cambi di attrezzatura, che alcune volte, rappresentano davvero una forma d’arte.

Per me è come guardare un gioco al computer, solo che non è veloce come Super Mario Kart e, fortunatamente, non ci sono così tanti scontri o cose che ti si parano davanti, tuttavia avere il bottone dell’acceleratore sarebbe gradito!Ad ogni modo, questa tappa sembra, ed è, diversa. C’è una certa tensione, un senso di fiducia. Forse perché nell’ultima tappa c’era troppo commozione e sembrava che noi ci scontrassimo con gli ostacoli invece che scivolarci sopra senza sforzo. 

Sfortunatamente oggi siamo incappate in un ostacolo che non possiamo aggirare, né passarci sopra e nemmeno sotto, semplicemente continuiamo a sbatterci contro, il che, sinceramente, è piuttosto doloroso. Il nostro ostacolo è rappresentato dalla nostra velocità, qualcosa con cui lottiamo dall’inizio della competizione, ma che abbiamo costantemente migliorato e per i primi sette giorni di questa tappa abbiamo dimostrato di potercela giocare con la flotta, ed anche di riuscire a prendere delle ottime decisioni all’interno di una competizione molto serrata. 

Tuttavia oggi ci sta veramente sfinendo, mentre diamo l’anima per cercare di aumentare la velocità di 0,5 o 0,6 nodi.Come si fa a perdere velocità della barca? Tecnicamente non l’abbiamo fatto. Abbiamo sempre lottato con la velocità in questa andatura; in precedenza la nostra debolezza era navigare con l’A3 in poppa, ma l’abbiamo superata nel corso della terza tappa ed ora siamo alle prese con un altro pezzo del puzzle. Per Team SCA questo è come un enorme puzzle, ove ogni pezzo gioca un ruolo cruciale in un diverso momento, e finora li abbiamo superati tutti con successo.In che modo tutto questo cambia la situazione ora? 

Dobbiamo iniziare a prendere decisioni più radicali per restare nella partita? Come navigatore, sto iniziando ad analizzare un più ampio spettro di opzioni, ma forse non radicali. Adesso siamo tornate a navigare aspettando l’aggiornamento ogni sei ore dei dati su velocità e posizione strategica nella flotta. È un gioco diverso, che mette saldamente nelle nostre mani il processo di assunzione delle scelte decisionali, con ancora molte e molte miglia da percorrere.(www.teamsca.com)

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