martedì 27 aprile 2010

Vela - Diario di Bordo - Uno splendido GPI 2010


Lunedi 26 Aprile 2010 - Tre giorni e 22 ore per coprire le 540 miglia del percorso del GPI!Crediamo che per qualunque altro modello di barca a vela di dimensioni ragionevoli sarebbe difficile fare di meglio...A nostra memoria solo al MiniFastnet si è visto qualcosa di simile.Il record di quella regata, di poco più lunga, si aggira sui tre giorni e 17 ore. Non dimentichiamo però che, quando parliamo di Atlantico, ci riferiamo ad un mare con connotazioni metereologiche assai più regolari, prevedibili e meno traditrici del Mare Nostrum.Invece Etienne e Stéphane pur favoriti da un meteo da antologia, con venti prevalentemente portanti, hanno dovuto comunque addomesticare le trappole di cui è inevitabilmente disseminato ogni percorso tra le isole del Grand Bleu.Bravissimi loro, dunque, ma fantastici ed irripetibili i nostri amatissimi Mini 650, una volta di più dimostratisi così sicuri, veloci e divertenti da non temere confronti.
Se 679 ha debuttato col nuovo skipper picchiando i pugni sul tavolo, ci pare che la difesa che hanno opposto Caracci e Mura dimostri che il vecchio progetto di Sam abbia ancora le carte in regola per regalare ogni tipo di soddisfazione ai suoi armatori.Solo sette minuti hanno diviso le due barche alla Caletta ed in condizioni "muscolose" il sardo ed il milanese non hanno schiodato dalla poppa dei vincitori.
I nostri hanno inaugurato un trend che ci pare abbia avuto altri proseliti tra i concorrenti: associare un maratoneta ad uno sprinter.Il giovanissimo ma già maturo Giacomo Sabbatini è vicecampione del mondo under 21 di Laser ed ha diviso le sue fatiche col detentore della traversata en solo in Cat, Matteo Miceli.L'equipaggio terzo tra i Serie, il Tip Top 660, era portato da una praticante ad alto livello di formula 18, Marie Duvignac, e dal detentore del record di attraversata in Cat in doppio, prima di Gancia-Miceli, Gerard Navarin.Capito il livello tecnico ed umano dei concorrenti del GPI?
Andrea Pendibene continua invece il percorso inaugurato all'Arci: associarsi a mostri della Scuola Francese per sviluppare al meglio le sue qualità ed intanto inanellare vittorie prestigiose: veramente due piccioni con una fava!Se a Talamone la vittoria era stata contrastata fino alla fine qui i due hanno fatto un polverone tale da tramortire fin dalla prima "vacation" le velleità di vittoria della concorrenza.Ma come hanno fatto? Che razza di Cyborg è Berengers?Parlando con Andrea sulle abitudini del fuoriclasse d'oltralpe traspare la "normalità" nell' eccellenza.Pensiamo che questi fenomeni non dormano e non mangino? Niente affatto... Nicolas si è dotato di cambusa ricca e "pesante" a base di liofilizzati (scalda dunque...) cioccolato, frutta ed altro in quantità impensabili. Non perde attimo per tuffarsi in cabina ed estraniarsi dalla regata, levando sempre la cerata, per tranche di anche pochi minuti di sonno, che gli viene a comando.Di contro, quando è di servizio, esprime un'attivismo frenetico, sempre alla ricerca della regolazione migliore, del matossage fine e dell'assetto più corretto con continuità maniacale ed inesausta.Cultore del Meteo, vi ha dedicato almeno due ore al giorno, confrontando più fonti e la sua preparazione sulle carte percorso era iniziata almeno un mese fa.Se penso a quanti di noi erano sprovvisti delle carte alla vigilia dello start, capisco molte cose...
Lo si era già intuito ma ormai è palese che le condizioni variabili del Med e la ricchezza di andature che propone, corse con ogni tipo di vento e di mare, spuntano un pò le armi del P2, livellando i valori.i primi due posti conquistati dal Ginto, a cui seguono un Tip Top ed un D2 la dicono lunga. Il primo P2 è quinto e non dimentichiamo che uno dei protagonisti assoluti della regata per quasi i due terzi del percorso è stato il , fin lì, formidabile Super Calin di Renella-Bruno, poi perso un pò nelle bave dell'Elba.
Le barche tenute bene non invecchiano: qualcuno avrà notato la permanenza a lungo nei Top Ten del gruppo di numeri "augusti" quanto il136, il 126 ed il 156 di Renella, Ricchetti e Jacopini.Personalmente siamo rimasti stupiti dal bel debutto dei fratelli Fornaro che hanno a lungo tenuto il P1 intorno a metà gruppo, pur navigando senza frullone.
Come non sottolineare la validità di modelli vecchi di 16 anni come i Te Salt?Adrenalina si è tolto lo sfizio di un bel quinto assoluto e Duchessa Extra non ha schiodato dal dodicesimo per tutta la regata, per l'emozione del suo antico skipper, Paltrinieri,che l'aveva lasciata 11 anni fa rovesciata in Atlantico.
In definitiva: pensiamo davvero che, nei nostri mari, i Mini siamo alla portata di tanti armatori amatoriali e che le delizie di un GPI come quello del 2010, col suo sole, le notti stellate, le planate mozzafiato ed i paesaggi di bellezza stordente, siano una mela da cogliere da tanti uomini di buona volontà.Forza dunque, indecisi perenni: si può fare !!!
ORDINE DI ARRIVO E CLASSIFICHE GPI 2010:
www.gpi-mini650.com
(da www.classemini.it by S. Paltrinieri)

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