lunedì 19 ottobre 2009

VELA - Giovanni Soldini e Pietro D'Alì pronti a partire su Telecom Italia


17 ottobre 2009 - Domani alle h 17 il colpo di cannone darà inizio alla prima edizione della Solidaire du Chocolat, la prima transatlantica solidale in doppio tra Francia e Messico riservata ai Class 40. Ventiquattro le barche iscritte che si preparano ad affrontare le 5000 miglia tra St Nazaire (Nantes) e Progreso (Yucatan) che fanno della Solidaire la transoceanica più lunga della storia.
Giovanni Soldini e Pietro D'Alì, a bordo di Telecom Italia, sono impegnati a studiare le previsioni meteo che nei primi giorni di regata si prospettano molto dure e impegnative. Nella notte tra lunedì e martedì è in arrivo una depressione atlantica particolarmente violenta con raffiche a 60 nodi che metterà a dura prova barche ed equipaggi.
Spiega Giovanni Soldini: “Nelle prime ore di regata avremo 15-20 nodi di vento da Sud-Est. Poi comincerà a rinforzare e ci sarà un primo passaggio di un fronte caldo che farà ruotare il vento da Sud, Sud-Ovest. Nella notte tra lunedì e martedì si avvicinerà il fronte con venti molto forti da Sud-Ovest (40-50 nodi) e raffiche fino a 60 nodi. L'unica cosa da fare è passare il fronte il più velocemente possibile per andare a cercare al di là del fronte il vento da Ovest, Nord-Ovest intorno ai 30 nodi. Con quel vento potremo passare Capo Finisterre e uscire dal Golfo di Biscaglia. Ovviamente dietro il fronte ci sarà molto mare, sono previste onde di 10 metri. Noi comunque siamo tranquilli, la barca è solida e noi anche”.
“Finalmente io e Giovanni torniamo a navigare insieme”, aggiunge Pietro D'Alì. “Questa regata si prospetta molto interessante soprattutto nell'ultima fase: da St Barth a Progreso è una rotta nuova, non ci sono dati storici da studiare. Tra l'altro il golfo del Messico è una zona molto tattica perché è una fucina di depressioni e cambiamenti climatici, con parecchie isole da scartare. Per quanto riguarda la depressione atlantica in arrivo, faremo tre mani alla randa e aspetteremo che passi. Con 60 nodi di bolina c'è poco da fare: è impensabile avanzare, si può solo cercare di scadere il meno possibile e di fermare un po' la barca senza fare danni”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)