mercoledì 23 settembre 2009

Diario di Bordo - Transat 6.50 - Solo Gesi ancora in mare


Martedi 22 Settembre 2009 - Avete letto il resoconto scritto da Andrea Caracci sul suo sito? www.andreacaracci.it Le righe che il milanese, con la consueta grande professionalità, ci ha inoltrato appena arrivato, chissà scritte con quanto sforzo per le tristi condizioni sue e della barca, ci riportano alla realtà.
Non stiamo assistendo ad un videogioco... l'Oceano può, in ogni momento, mandare a gambe all'aria quelle barchette colorate che tracciano una scia colorata sui nostri schermi.Peraltro Andrea non ha provato neppure per un attimo a dare la colpa delle sue disgrazie alla sola onda anomala.Con grande onestà ha raccontato delle sue diffcoltà con le scatole dei timoni,difficoltà che, alla fin fine, sono state l'elemento scatenante del disastro. Credo di conoscere Andrea abbastanza bene per immaginare quanto debba costare ad un'agonista come lui il ripiegare sulla modalità "sola avventura"."I have a dream": Andrea,galvanizzato dalla vittoria della barca gemella di Speedy Maltese e dalla sua ottima seconda tappa, decide di tenere il Manuard per un altro biennio..... per due stagioni NON TOCCA CACCIAVITE, partecipa a tutte le classiche in solitario, si impregna della barca e nel 2011 dimostra a tutti quello che sapiamo che vale.....Chissa!
Cinque nei 25 serie... mica male, eh, "les Italiens"?Solo due anni fa Classemini France minacciava di levarci lo status di Classe indipendente, ed ora eccoci qua ad esprimere un movimento di tale forza...La bellissima Mini di Andrea nel 2005, l'attivazione ,grazie al Presidente Pantuso, di un ricco calendario nazionale hanno fatto da traino a questo fantastico gruppo.Del Zozzo ha sofferto alla fine l'alta pressione un pò troppo estesa ma ha dimostrato a lungo di non smarrire il passo dei primi 10.Daniela e Luca Tosi ripartiranno con "solo" una decina di ore da quel gruppo di eccellenza e su 3100 miglia...
Bravissimo anche Andrea Rossi che chiude al 39esimo posto.Sembra tanto ma guardate che per un velista che quest'inverno è uscito solo poche volte sul lago di Lugano, perdere solo poco più di 24 ore (Lobato è un marziano, non lo contiamo!) dal gruppo dei P2 scatenati ed alimentati dal propellente dei centri di allenamento è una cosa che incute soggezione.Non vi nascondo che, avendo corso su quella barca ed in sua compagnia il Mini Fastnet, il suo arrivo è quello che mi provoca le emozioni più forti...
Gaetano aveva l'incubo di arrivare ultimo. Fortuna!Solo limitandoci ai Proto sono 9 le barche che, a vario titolo,gli sono rimaste dietro. Ci spiace solo non potere ascoltare dalla sua viva voce, a Madeira, il racconto delle sue avventure. Gaetano sa pennellare gli avvenimenti in mare di un timbro epico e coloritissimo, quant'altri nessuno.Siamo sicuri che, anche nella seconda tappa non sfigurerà affatto. Il sardo in mare da solo sta benissimo, pare ritagliato su misura per la grandissima altura.
Dai Simone, bevi velocemente fino in fondo questo calice, che siamo ansiosi di conoscerne i motivi. Se Brice arriva dodicesimo, il tuo Tip Top, in condizioni decenti, non può stargli tanto lontano...
Dura, dura la Transat 650.Sono rarissimi gli skipper che annunciano: potrei ripartire ora.Dai timoni rotti ,ai balestroni divelti, ai piloti e vhf silenti, agli spi scoppiati... una litania.Ci ha stupito la facilità con cui su P2 è stato impossibile o difficile ammainare gli spi. Avete visto le foto agghiaccianti di Dani che si arrampica per dare di coltello? O la clessidra gialla sullo strallo di Tosi?Anche Scrizzi ha rischiato di schiantarsi all'arrivo col grande a riva che non voleva saperne discendere. Che sia un problema di pulegge difettose? Speriamo che i racconti dei nostri amici non tardino ad essere pubblicati sui loro siti.

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