sabato 19 settembre 2009

Diario di Bordo - Transat 6.50 - I primi a 100 Mn. da Funchal

Venerdi 18 Settembre 2009 - Non fatevi trarre in inganno dalla carta del tracking.
A guardare lì sembra che quelle barchette colorate marcino come un gruppo di scolaretti disciplinati, tutte ben vicine, solo un pochino sparpagliate tra loro per qualche vezzo di indisciplina.
In effetti va considerato che, dal punto di vista di una barca di 6,50 m, l'orizzonte è ben circoscritto e che anche un compagno di avventura che incroci a sole 4-5 può diventare invisibile, obbligando ognuno ad estrarre risorse unicamente dalla propia determinazione e forza di volontà.
Risulta peratro azzeccatissima la definizione che campeggia sul sito ufficiale: La più solitaria delle Transat!

Delesne lo conosciamo bene, in quanto in primavera ci ha onorato del suo debutto vincendo il GPI.
E' un pò orso e non presenta il carisma di un le Blevech, di un Manuard... quanto al paragone con Joschke... lasciamo perdere! Tuttavia conduce il gruppo a cento miglia dall'arrivo e dimostra di sapere modulare bene il campo di regata reso scivoloso dal previsto calo di vento.
Fa venire il nervoso che la sua barca sia la gemella di Speedy Maltese di Andrea e non mi viene da pensare neanche per un nanosecondo che Caracci sia un marinaio inferiore a Bertrand. Grrrr...

In una cosa Riccardo Apolloni ha sbagliato. La via per Bahia è ancora lunga ma, al momento, pare che gli "under25" padroneggino bene le leggi del Gran Gioco, contro le sue previsioni.
Lobato sfugge ormai ad ogni definizione ma il secondo è Dalin.
I due hanno stampato lo stesso risultato alle Azzorre, primo e secondo !
Charlie Dalin si è fatto le ossa da ragazzino facendo il preparatore nientemeno che di sua maestà McKee ed in seguito la sua bravura si è dilatata fino ad assurgere al team dei Vor 70 Ericsson.
Scommetete che la Vendee 2016 o 2020 lo vedrà tra i partenti?
L'altro moccioso, Rogues,partito più di 12 ore in ritardo per collisione, si affaccia ai primi 12, con una rimonta da forsennato e mi sa che nella seconda tappa ci farà assistere ad un duello coi baffi col superman portoghese.

Caracci mi aveva testimoniato grande ammirazione per Pedote, ritenendolo uno capace di finali in rimonta, grazie ad una tenuta fisica da atleta in stato di grazia.
L'andamento della regata lo conferma e non vorrei essere nei panni di chi lo precede di qualche miglio.
Se Riccardo e Giancarlo hanno avuto la bravura e la fortuna di poter preparare la Transat da veri professionisti, svincolandosi per mesi e mesi da ogni obbligo lavorativo in altri campi, lo stesso non si può dire per Del Zozzo.
Il forlivese ha sempre dovuto equilibrare gli allenamenti per la Mini con lavoro e famiglia e credo che questo gli farà gustare ancora di più la splendida gara che sta conducendo. Grazie per l'esempio, Luca.

Quando ho visto arrivare la barca di Tosi a Douarnenez nelle condizioni mirabilmente espresse da Miegge nel suo simpatico intervento, lo avrei preso a scapaccioni e la nostra differenza di età me lo avrebbe permesso agevolmente.
Lo ritengo un talento non inferiore a quelli che stazionano nei primi 10 e solo una cronica incapacità di programmazione gli ha tarpato le ali.
Crediamo che questa prima tappa si possa configurare per lui come un Warm up per la seconda...

E gli altri modelli? Limitandosi al primo per tipo notiamo che:
Tip Top di Brice: 14mo
Zero di Ramon: 15mo
Dingo di Richard :intorno al 22mo
Super Calin: 23mo
Pogo 1 di Champion: 27mo.
Ginto di Rossi: 39mo.
D2 : non fa testo
Ci si può in definitiva divertire ancora spendendo un pò meno che col P2.

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