venerdì 19 giugno 2009

SI LAVORA SUL GARDA PER IL MONDIALE DEL CAT "TORNADO"


GARGNANO - Tra fine agosto ed inizio settembre (29 agosto - 4 settembre) le acque del lago di Garda ospiteranno il Campionato del mondo della classe Tornado. E’ il ritorno di un Mondiale del massimo livello lungo le rive del Garda Bresciano. L’ultimo fu quello del 2002 riservato ai velisti non vedenti della Federazione Mondiale Blind Sailing International, mentre per una classe olimpica bisogna tornare al 1985 con il Mondiale Flying Ducthman ospitato a Campione, ma sempre promosso dal Circolo Vela Gargnano. Il Mondiale Tornado, che vedrà al via più di 50 equipaggi, comprese le medaglie olimpiche di Pechino 2008 con l’australiano Bundock (argento) e l’argentino Lange (bronzo nelle ultime due Olimpiadi) sarà co organizzato dal Circolo Vela Gargnano e dal Circolo Vela di Toscolano-Maderno che presso la sua spiaggia ospiterà tutta la macchina organizzativa. Gli stessi equipaggi avranno la possibilità di partecipare alle prove dei Multiscafi inseriti nelle affollate gare del trofeo Gorla -50 Miglia e della 59ª Centomiglia-MultiCento. Il Tornado é un catamarano monotipo, con equipaggio di due persone. Il Tornado è stata classe olimpica dal 1976. Il Tornado ha un legame particolare con la vela del lago di Garda e la provincia di Brescia. Il suo esordio in Italia è di 40 anni fa, quando nel 1969 vinse in assoluto la Centomiglia del Garda con l’equipaggio composto da Fabio Albarelli di Torri del Benaco (bronzo alle Olimpiadi del 1968 in Messico con il singolo Finn) e Gianfranco Oradini di Arco (che sarà con Albarelli alle Olimpiadi del 1976 sul lago Kingston in Canada). L’altro legame è con lo skipper del lago d’Iseo Giorgio Zuccoli che partecipò a due edizioni delle Olimpiadi, a Seul nel 1988 con il toscano Luca Santella, a Barcellona nel 1992 con l’altro bresciano Angelo Glisoni. L’equipaggio Zuccoli-Glisoni vinse nel 1991 il titolo mondiale sul mare di Cagliari davanti a ben 94 avversari. Quel titolo resta l’unico di un equipaggio bresciano (e tutto lombardo, fa eccezione Alfio Peraboni prodiere del piemontese Dodo Gorla con la Star) in una categoria olimpica.

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