Tutti e cinque i VO65 hanno lasciato L’Aia in configurazione da regata nel pomeriggio di giovedì, per affrontare la terza tappa della VO65 Sprint… di seguito un aggiornamento sulle loro posizioni. Purtroppo, lo stesso non si può dire per la flotta IMOCA, dove una drammatica collisione ha lasciato tre barche ancora in mare e in regata verso Genova. Una barca si è ritirata dalla tappa dopo essersi assunta la responsabilità dell’incidente e 11th Hour Racing Team, leader della classifica generale, ha lavorato tutta la notte per determinare l’entità dei danni e valutare le possibilità di rientro.
Qui il video della drammatica collisione
https://www.theoceanrace.com/en/video/14387_Dramatic-collision-at-IMOCA-start-in-The-Hague
L’incidente in sé è un tipo di problema che purtroppo si verifica in rare occasioni in regata. Ma è scioccante vederlo in questo caso, in condizioni di luce, buona visibilità e su un campo di regata non affollato.
Dopo che 11th Hour Racing Team ha virato sulla layline per la successiva boa e aveva diritto di precedenza, l’equipaggio di GUYOT environnement – Team Europe, tenuto a cedere la rotta in questa situazione, pare abbia visto l’altra barca solo quando era troppo tardi. La collisione che ne è derivata ha causato danni tali da costringere entrambe le barche a rientrare in porto.
“Ero al timone e ho visto la barca apparire all’improvviso, ma era troppo tardi”, ha dichiarato amareggiato Ben Dutreux, lo skipper di GUYOT. “Il contatto era inevitabile (a quel punto). Mi assumo la piena responsabilità. È colpa nostra”.
Riconoscendo la colpa, GUYOT environnement – Team Europe si è ritirato dalla settima tappa, un duro colpo per un team che si era dimostrato resiliente dopo un precedente disalberamento.
Per 11th Hour Racing Team, i danni causati dalla collisione sono un fattore importante che il team deve gestire.. Attualmente in testa alla classifica e sull’onda di tre vittorie di tappa consecutive, lo skipper Charlie Enright si aspettava una regata combattuta fino a Genova che, se il risultato fosse stato positivo, avrebbe portato il suo team a vincere The Ocean Race battendo in acqua il concorrente più diretto, Team Holcim-PRB.
Ora, senza averne colpa, la storia prende una piega completamente diversa.
“La cosa più importante è che tutti i componenti dell’equipaggio sia della loro che della nostra barca stiano bene”, ha detto Enright in banchina, non molto tempo dopo la collisione. ” A questo punto non sappiamo cosa faremo. È la vita, sono le regate. Non c’è nulla che avremmo fatto diversamente e gli incidenti capitano”.
“Questa regata mette alla prova le persone in modi diversi, fisicamente e mentalmente, e questo è un test per il nostro team. Ma non c’è nessun altro equipaggio di cui vorrei far parte e che vorrei avere con me. Se c’è qualcuno che può risolvere la situazione, siamo noi, ne sono sinceramente convinto, dobbiamo solo capire come sarà questo processo man mano che avremo maggiori informazioni”.
Il suo team sta operando su due fronti al momento, valutando le opzioni di riparazione che potrebbero consentirgli di riprendere il mare verso Genova nei prossimi giorni e, allo stesso tempo, lavorando nell’ambito delle Racing Rules of Sailing e delle regole di The Ocean Race per valutare le possibilità di riparazione/redress (la Giuria Internazionale può assegnare punti a un team impossibilitato a regatare in modo efficiente a seguito di un incidente causato da un altro concorrente).
“Personalmente, mi rifiuto di ammettere che questa regata è finita”, ha dichiarato il navigatore Simon Fisher, che ha partecipato a sei edizioni della regata. “Preferiremmo provare a vincerla in acqua, ma dobbiamo capire quali sono le nostre opzioni, se la barca può essere riparata e quali sono le nostre possibilità di richiedere riparazione come team, per poi sperare di poter proseguire”.
“Ho visto molte cose nel corso delle mie sei edizioni di The Ocean Race, e questa non è una delle migliori, ma abbiamo un team fantastico, e oggi eravamo in una posizione fantastica, e questo grazie al team che abbiamo. È proprio con loro che vorrei stare in una situazione di difficoltà”.
Anche se l’incidente ha gettato un’ombra sulla partenza della Leg 7, ci sono ancora tre barche in regata verso Genova nella classe IMOCA, tra cui Team Holcim-PRB che ha mostrato un’impressionante velocità fin dalla linea di partenza e ha accumulato un vantaggio su 11th Hour Racing Team e GUYOT environnement prima dello sfortunato incidente.
Lo skipper Benjamin Schwartz ha spinto al massimo barca ed equipaggio, restando al comando su Team Malizia e Biotherm all’uscita dall’area di partenza dell’Aia verso il Mare del Nord. Durante l’attraversamento delle zone di esclusione e l’ingresso nel Canale della Manica, le tre barche sono rimaste molto vicine. Venerdì mattina il trio si trova a cinque miglia di distanza al rilevamento del Race Tracker, con Team Holcim-PRB che mantiene un leggero vantaggio.
La flotta dei VO65 ha preso il via poco dopo le 13:00 ora locale di giovedì, sotto un cielo prevalentemente soleggiato e con un vento da nord di 9-12 nodi.
Dopo aver accontentato i tifosi di casa con una vittoria nella In Port Race, i beniamini locali di Team JAJO, che batte bandiera olandese, sono stati ancora una volta protagonisti della giornata, riuscendo a passare in testa alla flotta nel primo lato di bolina e ad allungarsi al cancello di partenza dell’Aia.
“È stato molto emozionante”, ha detto lo skipper di Team JAJO Jelmer van Beek da bordo, mentre l’imbarcazione attraversava l’ultimo cancello. “È fantastico avere così tante persone in acqua a darci il loro sostegno. Continua a stupirmi. E siamo al primo posto, quindi un buon inizio per noi nella corsa verso Genova”.
Alle spalle di JAJO c’era WindWhisper Racing Team, il leader della flotta VO65 e il team che JAJO deve battere a Genova per avere una chance di vittoria. Austrian Ocean Racing/Genova, Mirpuri-Trifork Racing e Viva Mexico erano tutti allineati dietro i leader, allontanadosi di poppa dall’Aia.
Il race tracker venerdì mattina mostra che la flotta sta strambando – zigzagando nel Canale della Manica – con WindWhisper Racing Team che precede Team JAJO e Mirpuri-Trifork Racing, ma il distacco dal primo al quinto è di sole 6 miglia.
Un aggiornamento sulla situazione di 11th Hour Racing Team è previsto più tardi nella giornata di oggi.
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