La flotta di The Ocean Race ha raggiunto il Waterfront di Genova nel giorno in cui è stata varata la carta dei diritti degli oceani grazie all’ultimo Ocean Summit. Una giornata ricca di incontri ed eventi con l’emozionante “passeggiata” di Alice Leccioli e il suo esoscheletro ribattezzato “felicità”. Si è svolta anche la Regata delle Legends per festeggiare i 50 anni di The Ocean Race.La Regata. Primo arrivo di giornata è stato quello di Team Jajo che ha tagliato la linea del traguardo alle 12:50 al termine di una navigazione di 11 giorni 23 ore e 40 minuti. Si piazza alle spalle di Wind Whiper, arrivato ieri con un grande vantaggio. Terzo posto tra i VO65 per Viva México. Tra gli Imoca trionfa nella settima tappa Team Malizia che chiude in 11 giorni 19 ore e 2 minuti. L’equipaggio tedesco ha preceduto Biotherm e Team Holcim – PRB. La classifica generale del giro del mondo vede ora in testa Team Holcim PRB con 34 punti. Ha superato 11th Hour Racing Team che, a causa dell'incidente alla partenza della tappa all'Aia, sta raggiungendo Genova fuori classifica di tappa. Giovedì 29 si riunirà la giuria per discutere il ricorso della barca americana e solo allora si potrà conoscere il vincitore finale della 14° The Ocean Race. La terza posizione è di Team Malizia con 32 punti. Quarta piazza per Biotherm (23 punti) e ultimo posto per Guyot environnement Team Europe che si è ritirato dopo l'ultimo incidente. “Sono molto felice e molto orgoglioso di questa squadra. È stato un privilegio lavorare con tutti loro", ha detto all’arrivo a Genova Boris Herrmann, skipper di Team Malizia riflettendo sulla fine della sua regata intorno al mondo. "Abbiamo il maggior numero di velisti che hanno completato l'intera regata e Rosalin Kuiper è stata l'unica donna a fare l'intero giro del pianeta".
L’evento. Sui moli dell’Ocean Live Park Alice Leccioli ha portato un’ondata di Felicità. La ventunenne ferrarese affetta dalla nascita da diparesi spastica è stata protagonista di un charity event unico nel suo genere nella storia della nautica. Alice ha camminato con il suo esoscheletro da Wind Whisper, barca vincitrice della The Ocean Race Sprint Cup, a New Zealand Endeavour, una delle barche delle Legends presenti a Genova. EKSO, il nome tecnico, è un esoscheletro riabilitativo robotizzato per la deambulazione di persone con deficit motori agli arti inferiori (paraplegie e tetraplegie complete e incomplete, emiplegie, sclerosi multipla, ictus). Un gioiello della tecnologia distribuito in Italia dall’azienda genovese Emac e figlio delle ricerche della californiana Ekso Bionics di Richmond. All’Ocean Live Park Alice è salita per la prima volta a bordo di una barca, anzi due: la storica e gloriosa “New Zealand Endeavour” e sul catamarano senza barriere “Lo Spirito di Stella”. È stata l’occasione per lanciare un’iniziativa solidale che consentirà di donare proprio un esoscheletro al reparto di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini tramite una campagna di crowdfunding Gaslininsieme, la fondazione dedicata alla raccolta fondi dell’ospedale Gaslini di Genova, uno dei policlinici pediatrici più importanti in Italia e in Europa. È possibile contribuire al progetto con una donazione al link: https://dona.gaslininsieme.
“È stato bellissimo. È come fosse una missione per me, dare la possibilità anche ad altri di poter usufruire dei benefici della riabilitazione robotica e condividere il percorso di rinascita. Contribuire ad aiutare una struttura sanitaria ad acquistare per i piccoli pazienti del Gaslini un esoscheletro che attualmente ha un costo di circa 200mila euro è oggi la mia sfida più grande”, ha raccontato Alice.
Il Summit. Genova capitale della vela ma anche della sostenibilità. Al Padiglione Jean Nouvel si è tenuto l’ultimo Ocean Summit dopo 4 anni di lavori iniziati proprio a Genova nel 2019. Grazie al Genova Process si è arrivati alla stesura di una Carta dei diritti fondamentali degli oceani che sarà presentata il 18 settembre all’Assemblea generale delle Nazioni unite. Il documento è il risultato di un lavoro lungo che ha coinvolto esperti e governanti di ben 35 paesi. “Oggi portiamo Genova nel mondo: non solo attraverso una competizione sportiva internazionale, ma anche grazie ad un lungo e impegnativo percorso che vede protagonista la protezione degli Oceani - ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci -. La ricerca scientifica e il patrimonio culturale legato al mare sono alla base del Genova Process e siamo orgogliosi che porti il nome della nostra città. Porterà alla dichiarazione universale dei Diritti dell’Oceano, uno strumento ad oggi indispensabile per stabilire regole condivise da tutti i Paesi e far sì che i nostri oceani possano prosperare. Genova è una città portuale ma prima di tutto di mare, e in quanto tale ci poniamo in prima linea per preservarlo”. Si tratta di una serie di principi che salvaguardano la funzione dell’oceano, cosa che finora è mancata a livello internazionale. Una serie di principi per salvaguardare il funzionamento delle correnti, le biodiversità e tutto quello che è il mondo dell’oceano sotto tutti i punti di vista. Inclusi i fondali e le collettività che vivono nell’oceano. Il sindaco di Genova Marco Bucci ha firmato l’adesione di Genova ai principi che saranno alla base della dichiarazione della Carta dei diritti. Durante l’incontro di stamani sono stati molti gli addetti ai lavori - da sportivi a stakeholder, scienziati ed esperti - che hanno raccontato l’importanza della Carta e, più in generale, della salvaguardia degli oceani. La Carta, è stato spiegato, sarà un documento abbastanza complesso, conseguenza naturale dato che si parla di acqua, ovvero dell’elemento che al 70% costituisce il nostro pianeta.
Innovation Village. Grande interesse per il laboratorio a cura dell’Istituto per lo Studio degli Impatti Antropici e Sostenibilità in Ambiente Marino del CNR "Microplastiche in mare: un macro problema!". I giovani partecipanti hanno lavorato insieme ai ricercatori campionando acqua di mare, per individuare l’eventuale presenza di microplastiche tramite un innovativo sistema di filtrazione. Hanno così potuto toccare con mano i danni causati dalla plastica osservando la sua interazione con gli organismi marini e l'ambiente circostante. Un modo per sensibilizzare le nuove generazioni ma non solo a una maggiore attenzione al riciclo e alla tutela dei mari; l'attività sarà riproposta anche il 28 e il 30 giugno alle ore 10:00 e alle 14:00.
Procedono negli spazi di Innovation Village, i workshop e gli incontri di Genova Smart City, l’Associazione che sotto l’egida del Comune di Genova promuove e persegue un’alta qualità della vita, attraverso lo sviluppo sostenibile, basato su innovazione e tecnologia: oggi l'incontro con piccole imprese e start up per far conoscere i bandi e fondi a disposizione per progetti tecnologici innovativi, anche di livello internazionale.
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