degli otto eventi di SailGP, il campionato di punta dei catamarani volanti F50, disputato sul
Mar Grande di Taranto, davanti a centinaia di barche attorno al campo di regata e a una
folla entusiasta assiepata sulle tribune del lungomare della città.
La seconda e ultima giornata dell’unico evento italiano in calendario è stata caratterizzata da
un vento leggero, appena più intenso rispetto a ieri. Le due regate di flotta (Race 4 e 5) si
sono disputate con tutti i cinque membri d’equipaggio, mentre la finale ha visto i team
tornare in formazione ridotta con solo tre velisti a bordo.
In Race 4 il grande protagonista è stato New Zealand SailGP Team con al timone il
campione svizzero Arnaud Psarofaghis che ha condotto tutta la regata conquistando gli otto
punti in palio. A seguire, nell’ordine, i team degli USA (7 punti) e del Giappone (6), già leader
della classifica generale dopo la prima giornata che, con questi piazzamenti, hanno
ipotecato la loro partecipazione alla finale.
La tensione è palpabile ancor prima della partenza di Race 5, ultima regata di flotta con tutti
gli equipaggi a caccia degli ultimi punti utili per garantirsi un posto in finale e con USA
SailGP Team di Jimmy Spithill penalizzato per partenza anticipata. In testa nel primissimo
lato del percorso, il team australiano di Tom Slingsby viene superato da Japan SailGP Team
con Nathan Outteridge al timone. Dopo un duello ravvicinato tra giapponesi e australiani,
Race 5 si conclude con la vittoria di Japan SailGP Team, il più acclamato dal pubblico di
Taranto per la presenza di Checco Bruni nel ruolo di flight controller. Terza piazza per
l’equipaggio danese.
Alla luce della classifica finale dopo le cinque regate di flotta, si qualificano per la finale USA,
Japan e Spain SailGP Team, rispettivamente con 35, 29 e 23 punti. A seguire, fuori dalla
podium race, gli equipaggi di Nuova Zelanda (21), Danimarca (20), Gran Bretagna (19),
Francia (17) e Australia (16).
Cala il vento poco prima della finale, condizioni che inducono la direzione di regata a fare
competere le tre barche qualificate in formazione ridotta, con tre persone a bordo.
La prima parte della podium race è dominata da USA SailGP Team, seguito da vicino da
Japan SailGP Team. Il team spagnolo riesce a recuperare acqua scegliendo il lato opposto
a quello degli avversari all’inizio della prima bolina, riaprendo così i giochi. USA SailGP
Team mantiene la leadership fino alla seconda e ultima bolina quando, inaspettatamente,
qualche problema fa rallentare Spithill e i suoi, superati da Spain e Japan SailGP Team.
Quest’ultimo equipaggio allunga negli ultimi lati e va a tagliare il traguardo acclamato dal
pubblico tarantino.
“Taranto è stata magnifica e sono felicissimo di aver vinto qui” ha dichiarato Francesco Bruni
in mixed zone poco prima dei festeggiamenti e di esser buttato in acqua dai compagni di
squadra che hanno ricambiato con affetto il saluto dei tifosi tarantini. “Non sono stato il
principale protagonista del team ma, a volte, è importante essere un bravo giocatore di
squadra; dunque, quando non ero a bordo ho cercato di sostenere in tutti i modi il team
facendomi trovare pronto quando sono stato chiamato a gareggiare. Sono davvero contento
della qualità del gioco di tutto il nostro team. Fantastica l’accoglienza di Taranto con una
quantità di barche in acqua pazzesco e un gran tifo a terra. Come sempre l’Italia ha risposto
alla grande ed è bello vedere sempre più appassionati di vela”.
Dopo i due primi eventi della seconda stagione, leader del campionato è Spain SailGP
Team con 16 punti, seguito dagli equipaggi di Gran Bretagna (15), Giappone (14), Nuova
Zelanda (13), Australia e Francia (12), Danimarca e USA (11).
Dopo aver premiato i vincitori, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, ha evidenziato che “Il
mondo intero ha potuto vedere una città fantastica, in fervente e consapevole
trasformazione. L'organizzazione è stata impeccabile, i nostri operatori economici hanno
registrato il tutto esaurito, le istituzioni hanno agito in grande sintonia; è davvero iniziata una
nuova epoca per Taranto, non resta che rimboccarsi le maniche, tutti insieme. In definitiva
era proprio questo l'obiettivo di Ecosistema Taranto. Ritengo ci siano tutti i presupposti per
continuare ad ospitare questo tipo di grandi eventi nei prossimi anni. Tanti sono stati gli
apprezzamenti da parte di atleti e turisti, non c'è motivo per avere timore del futuro”.
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