Anche per quest’anno la rotta estiva dei ragazzi di Talenti fra le Nuvole Onlus torna a
incrociare quella di Nave Italia, il
brigantino a vela più grande del mondo utilizzato per progetti sociali e
educativi. I ragazzi di Talenti fra le
Nuvole, Onlus milanese specializzata in servizi socio sanitari e educativi
nel campo dei Bisogni Educativi Speciali,
hanno alcune caratteristiche specifiche come dislessia, disortografia,
disgrafia, disturbi del linguaggio, difficoltà di attenzione, che spesso
ostacolano il loro diritto allo studio.
In
17 saliranno a bordo di Nave Italia martedì
5 luglio, a Civitavecchia, e partiranno per una navigazione didattica che
terminerà sabato 9 luglio, con ritorno nel porto di partenza.
La Onlus Talenti fra le Nuvole, i cui fondatori sono
il dott. Davide Ferrazzi e la dott.ssa Giulia Lampugnani, collabora con
soddisfazione da alcuni anni con la Fondazione
Tender to Nave Italia –
proprietaria del brigantino Nave Italia - e presenta il progetto ‘Ognuno a suo modo, sulla stessa rotta’,
che coinvolge il gruppo dei 17 ragazzi, con età dai 12 ai 18 anni.
A bordo del
brigantino faranno la vita dell’uomo di mare, imparando i rudimenti teorici
della navigazione, in un ambiente accogliente e motivante. Si metteranno alla
prova, seguiti dallo staff di esperti di Talenti fra le Nuvole e supportati
dall’equipaggio della Marina Militare che governa il veliero, affrontando
molteplici attività pratiche quotidiane che scandiscono i tempi di vita e di
lavoro sul brigantino.
“La rotta scolastica dei ragazzi con DSA e con
difficoltà di apprendimento fa affrontare loro mari in tempesta, secche e
scogli affioranti, li porta a navigare controvento e con gli strumenti di bordo
sbagliati. A bordo di Nave Italia affrontano in equipaggio le difficoltà per
imparare i rudimenti teorici della navigazione, in un ambiente stimolante.
Durante i cinque giorni della navigazione hanno l’opportunità di usare i giusti
strumenti tecnologici e verranno seguiti con adeguate strategie didattiche. I
ragazzi possono così scoprire le proprie specifiche caratteristiche di
apprendimento, invece che considerare il DSA o le proprie difficoltà ‘un
problema’.
Le sfide del mare e la forza del gruppo saranno l’occasione per i
ragazzi di riprogettare in autonomia nuove rotte e per ‘sperimentarsi’ nei
ruoli che vivranno a bordo: dalle manovre alle vele, alla gestione della cucina
di bordo, alla documentazione video e fotografica della vita di bordo”,
spiegano Davide Ferrazzi e Giulia Lampugnani, rispettivamente Presidente e Vice
presidente della Onlus Talenti fra le Nuvole.
I
responsabili di Talenti fra le Nuvole Onlus, insieme all’equipaggio di Nave
Italia, guidato dal Comandante Giovanni Tedeschini, incontrano i giornalisti a
bordo di Nave Italia sabato 9 luglio, ore 9.30 presso il molo di fronte alla
Guardia Costiera – calata della Rocca – Civitavecchia. L’invito è ad assistere
alla consegna dei diplomi ai 17 ragazzi che hanno partecipato al progetto e che
sono giunti al termine dell’esperienza su Nave Italia.
I responsabili
del progetto sono Davide Ferrazzi e Giulia Lampugnani, fondatori di Talenti
fra le Nuvole Onlus. Ferrazzi e Lampugnani hanno esperienza come docenti,
formatori e consulenti rispetto all’utilizzo della tecnologia, alla didattica e
al potenziamento delle abilità dei ragazzi con Disturbi Specifici di Apprendimento
(DSA) e Bisogni Educativi Speciali. Collaborano con il Centro di ricerca e
riabilitazione Centro Ripamonti ONLUS e con il Dipartimento di Scienze Umane
per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università di Milano Bicocca.
La Fondazione Tender to Nave Italia, costituita dalla
Marina Militare e dallo Yacht Club Italiano promuove a bordo del brigantino
Nave Italia la cultura del mare e della navigazione come strumenti di
educazione, formazione, abilitazione,
riabilitazione, inclusione sociale
e terapia. I beneficiari
sono associazioni non
profit, ONLUS, scuole,
ospedali, servizi sociali, aziende pubbliche o private che
promuovano azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie.
Il progetto è reso possibile grazie al contributo di Fondazione Cariplo.
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