venerdì 5 giugno 2015

MINI 6.50 - Concluse tutte le regate del Circuito Italiano


Se all'inizio della stagione snocciolavamo gli esiti delle regate del Campionato Italiano uno ad uno, nel timore che qualcosa potesse andare storto, ora che le biglie si sono fermate possiamo stampare un definitivo: "è andato tutto benissimo!"    Cinque prove e cinque regate in cui, tranne qualche piatta che ha punteggiato i percorsi qua e là, si è sempre corso a velocità di regata nordica.    La Fezzano-Talamone è partita piano ma ha offerto un crescendo Rossiniano, con la spada di Damocle dell'arrivo di una botta forza otto.   All'Arci non si è mai scesi sotto i 15-20 nodi ed il GPI ha offerto ai concorrenti spunti notturni di assoluto rilievo.

Le due regate Sarde hanno offerto condizioni che uno che se ne intende come Zambelli ha definito simili a quelle di una Azzorre e scusate se dico poco!
Peccato che il numero dei concorrenti a queste due ultime sia sceso drasticamente rispetto alle precedenti, tutte oltre i 25 iscritti.
D'altra parte Cagliari non è dietro l'angolo, i professonisti nel gruppo si contano sulle dita di una mano ed il calo era stato assolutamente messo in conto.
Pensiamo comunque che il Consiglio della Classe Mini abbia fatto bene a dilatare gli orizzonti degli armatori, alimentando una crescita tecnica e logistica indispensabile a chi vorrà cimentarsi nei prossimi anni nella MiniTransat.
Se poi lo si debba fare tutti gli anni è questione che sta per essere dibattuta, ma per il 2015 è stata una Grazia ricevuta.
Un conto è subire una botta di poche ore, con una mare che stenta a montare, un'altro è modulare per un giorno intero un forza 7 ben strutturato sulla costa Ovest della Sardegna.
Le tematiche che si devono affrontare sulla conduzione dalla barca, la gestione delle energie, la scelta della velatura, l'organizzazione dell'alimentazione e del vestiario si allineano assolutamente a quelle che si possono trovare in Oceano.
Non si poteva, assolutamente, perdere un'occasione così e non per nulla Andrea Fornaro e Michele Zambelli, con lungimiranza e rispetto della Classe Italiana, sono stati della partita e, se non avessero avuto problemi con le barche, ci sarebbero stati anche Alberto Bona ed Andrea Pendibene.

Sono state cinque regate che non dimenticheremo e non solo per le favorevoli condizioni Meteo.
Non ci capiterà ogni anno di vedere in anteprima due nuovi Serie a caccia di miglia qualificative, come è stato con il P3 e l'Ofcet.
Nuovi armatori si sono affacciati alla ribalta, uno per tutti, Ambrogio Beccaria Balduzzi che ha già fatto vedere i sorci verdi a molti senatori.
Sui pontili si sono cimentati giovanissimi, come Vittoria Ripa di Meana, Alberto Riva e Riccardo Giuliano
Armatori scafati hanno cambiato barca, per tutti citiamo Pendibene-Valsecchi sul nuovo P3 della Marina Militare e Davide Lusso, sul suo nuovo Argo Viper.
Alle spalle dei già tanti concorrenti si intravede all'orizzonte nuova linfa, alimentata dall'attività promozionale di Marco Nannini, prima a Fezzano, in futuro a Cecina.

Non sono state solo rose e fiori.
Le ripetute traversie tecniche di Alberto Bona ci fanno stare tutt'ora col fiato sospeso ed il mancato taglio del traguardo ufficiale da parte di Zambelli-Mura a Cagliari ha messo del pepe sul dopogara della gara Sarda.
Senza qualche spina che attività Mini sarebbe? La nostra è una scuola di vita senza pari e da ogni difficoltà si riparte più edotti e caricati a molla per il traguardo successivo.

Ora gli armatori dilettanti possono tirare un pò il fiato, ricondurre le barche nel porto d'origine o in cantiere e cominciare a sognare sulle rotte che li vedranno protagonisti nel 2016.
Ben altre sono invece le prospettive per coloro che hanno a settembre l'appuntamento "clou" della stagione.
Giusto il tempo di lavare e fare asciugare le cerate che... si riparte per la Campagna del Nord, che, per noi Italiani presenta spunti di prim'ordine.

Si inizia col MAP, regata di 220 miglia "en solo".
Staremo veramente col fiato sospeso, dato che sancirà il ritorno nell'arengo del 756 di Bona.
Dopo le ripetute battute d'arresto subite in primavera il torinese affronta il meglio del meglio dei prototipi francesi, temprati da 3-4 regate ciascuno, compito non facile se affrontato su di un mezzo di cui non si conosce ancora appieno il potenziale e soprattutto, gli eventuali punti di rottura. Incrociamo le dita...
Ricordiamo che Albi partecipò nel 2013 al MAP sul P2 classificandosi ventesimo e che il record della regata è stato stabilto da Pedote con un giorno e 4 ore.
Rimarchiamo che i partenti saranno una settantina!
C'è poco da fare... nelle "double" non si raggiungono più i numeri di qualche anno fa ma quando si parte in solitario i cugini la sanno mettere giù dura, durissima...

Passerà solo una settimana e si partirà per il MiniFastnet.
Ricordiamo con enorme piacere il secondo posto qui ottenuto da Andrea Fornaro l'anno scorso tra i Serie.
Quest'anno in questa categoria non ci saranno Italiani ma nei Proto... tenetevi forte perchè stiamo per presentare un Dream Team!
Michele Zambelli dovrebbe essere della partita, imbarcando un velaio francese, Bona dovrebbe allinearsi con nientemeno che Tommaso Stella ed Andrea Pendibene dovrebbe imbarcarsi sul 787 dell'estone Janus Tamme. Da stroppicciarsi gli occhi!

Se sarà fantastico seguire ben tre Italiani nella categoria maggiore, non ci distrarremo a tal punto da perdere di vista l'esordio dell'888 di Simon Koster.
Lo stranissimo Scow, partorito dalla penna di un giovane progettista del gruppo di Michel Desjoyeaux, inizia con un pò di ritardo la sua corsa alla Transat. Non potrà sbagliare una virgola e noi non perderemo una virgola delle sue prestazioni.


Un'altra chicca sarà il debutto del Galbud del polacco Kowalczcyk.
Etienne Bertrand, a quanto pare, non ne ha abbastanza degli stress per il passaggio in Serie e la messa a punto dell'Ofcet e si è imbarcato in questa ulteriore avventura, progettando questo "quasi" scow di produzione orientale.

Dovrebbe trattarsi di un Proto costruito in piccola serie ed a costi accessibili.
Tenete d'occhio il suo 894...
(www.classemini.it di S. Paltrinieri)
 

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