Aiutati da un buon vento intorno ai 20
nodi, i sei team avanzano velocemente al lasco verso l'ultima boa limite
della zona di esclusione dai ghiacci. La flotta è sempre guidata da
Dongfeng Race Team, che dimostra grande doti di velocità VMG (Velocity
made good, ossia la migliore velocità verso l'obiettivo) e sono la barca
posizionata più a nord del gruppo. Ciò potrebbe significare una minore
distanza da percorrere e dunque la possibilità di incrementare il
vantaggio sugli inseguitori, prima della strambata cruciale per mettere
la prua verso Lisbona.
Anche gli altri team riconoscono a Charles
Caudrelier e ai suoi uomini questa capacità di essere veloci alle
andature portanti. “Nei primi giorni siamo riusciti a mantenere il loro ritmo, però nelle ultime ore sono scappati via e camminano molto di più.” ha detto lo skipper di Team Alvimedica Charlie Enright.
Al rilevamento delle posizioni delle ore
12.44 UTC Dongfeng ha allungato su Team Brunel, distanziato di 5.4
miglia e sugli spagnoli di MAPFRE, 7.8 miglia alle loro spalle. I leader
della classifica generale di Abu Dhabi Ocean Racing sono in quarta
posizione poco più di 12 miglia dietro e Team Alvimedica insegue a 15.7
mentre le veliste di Team SCA hanno perso diverso terreno, con una
strambata per riportarsi più a nord, e chiudono a oltre 72 miglia dal
battistrada.
Non ci sono molte decisioni da prendere a
bordo, se non scegliere se approcciare la parte finale della tappa, ed
evitare il vento leggero causato dall'Anticiclone delle Azzorre, da nord
o da sud e portare la barca al massimo. Come ha spiegato nel suo blog odierno l'onboard reporter di Dongfeng Race Team Yann
Riou: “Prua intorno ai 70 gradi, unica regola, ed è stata l'unica
regola anche per tutta la giornata di ieri. Un lungo bordo dritto al
limite della zona di esclusione. Un bordo obbligato dove, in apparenza
non succede molto. Ma siamo riusciti a dare il massimo, risalendo in
prima posizione. Non male, considerando dove eravamo fino a 48 ore fa...
Stiamo meglio qui che altrove, anche se sappiamo che la parte più
importante è davanti. Il nome? L'Anticiclone delle Azzorre, sappiamo di
non poterlo attraversare al centro o ci resteremmo per una settimana,
quindi dobbiamo accerchiarlo. Quello che non sappiamo esattamente è
quanto a nord dobbiamo andare. Quanta strada in più dobbiamo fare, per
trovare più aria? E poi, la flotta resterà raggruppata oppure gli
skipper e i navigatori cercheranno opzioni più estreme e solitarie? Fino
a ora è stato così, ma lo sarà anche questa volta? Tutte queste domande
tengono occupate le nostre menti, rompendo l'atmosfera un po' monotona
di questo lungo bordo. Fra un po' dovremmo avere le risposte.”
“Questa è sicuramente la
traversata atlantica più facile che ho fatto, e ne ho fatte tante. Pochi
spruzzi in coperta, mare piatto, bel vento." Ha scritto nel suo blog lo skipper di Team Brunel, Bouwe Bekking.
"Ma è anche la traversata più divertente che ho fatto, è incredibile
quando sia stata e sia ancora serrata la lotta.L'attraversamento
dell'Anticiclone delle Azzorre sarà importantissimo, perché la prima
barca che metterà fuori il naso dall'altra parte entrerà per prima
nell'aria da nord e avrà più pressione. Ma non è ancora game over,
quando entreremo nell'aria buona, 25/30 nodi sono possibili, ci
potrebbero essere grandi differenze di velocità con diverse combinazioni
di vele. Ma il finale a Lisbona può essere molto complicato, lo abbiamo
visto nella scorsa edizione quando alcuni hanno dovuto persino dare
ancora. All'attacco fino alla fine allora!”
Secondo le ultime previsioni, il vento
potrebbe cominciare a girare nella serata di oggi, sabato, e quindi i
team potrebbero infine strambare verso est e verso Lisbona. Ma, “Tutti aspettano di vedere chi farà la prima mossa.” Ha scritto Matt Knighton da bordo Abu Dhabi Ocean Racing.
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