Per le prime prove della 10° edizione del Trofeo Marina
Yachting, che si svolgeranno sabato 18 maggio 2013 nelle acque del Golfo
Tigullio, numerose imbarcazioni dagli 8 ai 15 metri sono pronte al via per
aggiudicarsi il Trofeo Marina Yachting nelle Classi ORC, IRC, Libera e J80 e il
Trofeo Challenge Giorgio Gavino, assegnato alla prima imbarcazione Overall in
Classe ORC. E sabato sera, al Porto Turistico di Chiavari, dopo le
fatiche della regata, che quest’anno, considerate le condizioni di mare e di vento
sarà particolarmente impegnativa, armatori
ed equipaggi festeggeranno insieme ad organizzatori e sponsor, vivendo
piacevoli momenti di convivialità: premiazione dei vincitori di giornata, aperi-cena
con musica e l’attesa degli ospiti, i grandi della vela e della nautica che
saranno premiati per la loro passione e
i loro successi.
Durante la serata verrà assegnato il
titolo di Lady Marina Yachting 2013. Quest’anno il riconoscimento andrà
all’avvocato Francesca Lodigiani, velista e giornalista.
La passione per il mare è nel suo DNA: ci ha raccontato che
ha rischiato di nascere in barca perché la mamma, incinta di 9 mesi, il giorno
prima che lei venisse al mondo, non ha resistito al desiderio di farsi portare
dalla sorella a fare un giro per il Tigullio sul gozzo di famiglia.
Da adolescente, a S. Margherita Ligure, si avvicina alla
vela, iniziando regatare su imbarcazioni d’altura; contemporaneamente si
iscrive alla Scuola Vela di Derive dello YC Italiano. A 18 anni la passione per
la vela e per le regate è certa e consolidata, e lo dimostra il fatto che, come
regalo per la maturità, tra l’automobile e la barca, lei sceglie un 4.70 Jean
Mourin, con il quale si diverte a bordeggiare e a regatare con il ruolo di
prodiere.
Si laurea in giurisprudenza, si trasferisce a Roma dove,
oltre alla professione di avvocato, continua a fare la giornalista di vela,
passando dal Giornale di Montanelli al
Messaggero.
Dopo un periodo di abbandono delle regate, ma non del mare,
la nostra Lady si trova a Auckland, a seguire come giornalista la Coppa
America. E’ il 2002, e le arriva una telefonata di un amico di gioventù,
approdato come “velista di ritorno” al Dinghy, che le propone, evidentemente
con particolare entusiasmo, di tornare a regatare su questo elegante guscio di
noce dal fascino indiscusso e irresistibile. Ed è così che la nostra Lady, con
il suo Baffina Blu, ritorna alla sua
passione iniziando a regatare a Santa Margherita Ligure, la roccaforte del
Dinghy, e qui ritrova un nutrito gruppo di amici, già maturi e realizzati, ma
nello stesso tempo molto attivi.
Questo mondo, in cui la presenza maschile è dominante, la
accoglie a braccia aperte e la apprezza in quanto donna simpatica e ironica,
sportiva e cameratesca, intelligente e dinamica, “assertiva e non aggressiva”.
Nel marzo 2011 viene eletta Segretario Nazionale di Classe,
prima donna nella storia della Federvela, e sarà ancora lei, con un secondo
mandato, a tenere nelle sue mani le sorti del Dinghy nell’anno del Centenario. Sarà
proprio S. Margherita Ligure ad ospitare dal 22 al 26 maggio il Campionato
Italiano Dinghy 12’.
Un riconoscimento verrà consegnato poi a Cesarino
Sangermani, che rappresenta la 3° generazione di un’ostinata stirpe di
lavoratori del mare. All’età di 7 anni con suo padre, il grande Cesare, giocava
a fare il “velaio americano” e non ha mai né sognato né immaginato di fare un
lavoro che lo allontanasse dalla prestigiosa produzione di barche del Cantiere
di famiglia, fondato alla fine del 1800 dal nonno Ettore. Allora, nel piccolo
cantiere di Mulinetti, venivano costruiti artigianalmente piccoli yachts a
vela. Successivamente si passa alla costruzione di yachts sempre più grandi ed
importanti, rigorosamente in legno; dal 1946 nella sede di Lavagna le barche di
questo prestigioso cantiere, progettate anche da architetti famosi, vengono
commissionate dalle più importanti famiglie italiane e la vittoria al FastNet di Chiar di Luna apre le porte del cantiere
alla committenza internazionale.
Da adolescente il nostro premiato inizia a regatare con suo
padre e continuerà a partecipare a regate nazionali ed internazionali di vela e
di off-shore per circa 40 anni, ottenendo brillanti risultati.
Quando entra a lavorare nel prestigioso cantiere di
famiglia, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, sono gli Anni 70; svolge
in questi primi anni un volontario e severo apprendistato delle diverse fasi
del ciclo produttivo, e contemporaneamente si dedica alla conoscenza delle
tecniche di progettazione e ai calcoli strutturali.
Nel 1986 resta solo alla guida del cantiere, continuando a
costruire e progettare prestigiose barche a vela e investendo nell’innovazione
tecnologica e nella formazione professionale.
Nel 2004 viene eletto presidente del Distretto della Nautica
da Diporto del Tigullio
in questi ultimi anni
ha collaborato intensamente con Enti ed Istituzioni, tenendo lezioni sulla
storia e sull’evoluzione delle tecniche della costruzione navale in legno ed
occupandosi di restauro conservativo di imbarcazioni di interesse
storico-culturale. Il suo più grande desiderio è quello di riuscire a
trasferire ai propri collaboratori tutto ciò che in molti anni ha imparato con
passione e sacrificio, nella speranza che i vecchi e nobili mestieri possano
sopravvivere nel tempo
Per lui il mare non è né viaggio né navigazione, ma passione
e lavoro. Di se stesso dice: “Orgoglioso e cocciuto, sono convinto di aver
appreso e di stare facendo il più bel mestiere del mondo”
Un riconoscimento verrà anche consegnato a un giovane sportivo,
Taito Sanchez.
Nato in Argentina, a 5 anni si trasferisce in Italia. Il
padre, maestro d’ascia, gli costruisce un “barchino” e lo appassiona fin da
bambino al mare e alla vela. Da adolescente, studente dell’Istituto Nautico,
inizia a regatare su imbarcazioni d’altura e la sua passione, unita ad un naturale talento, continua nel tempo
e lo porta a regatare con imbarcazioni importanti: Maxi, Mumm 30, Farr 40, con le quali ottiene
brillanti successi sia in campo nazionale che in campo internazionale, vincendo
un Campionato europeo e un Campionato del Mediterraneo.
Nel frattempo si laurea in Ingegneria Elettronica, presso
l’Università di Genova con una tesi particolarmente concreta e legata al suo
mondo sportivo: “Utilizzo di una Support Vector Machine (particolare rete
neurale) per la stima di prestazioni di un Farr40”.
Le sue specifiche competenze tecniche ed elettroniche gli
permettono di svolgere a bordo con grande capacità ed efficacia il ruolo di
navigatore.
Affronta due volte l’oceano nell’ARC e negli ultimi anni,
convinto che l’agonismo più vero si realizza nei monotipi, partecipa e vince al
Campionato Italiano J80, e sempre su J80 partecipa ai Mondiali a Newport.
Attualmente sta preparando ed ottimizzando un J80 e, con un
nuovo equipaggio tutto locale, regaterà sotto i colori dello yacht Club
Chiavari ai Campionati Mondiali a Marsiglia e agli Europei di Barcellona.
Il suo prossimo progetto? Sempre su monotipi, sul nuovo J70,
in cerca di nuove esperienze e nuove vittorie.
E dopo i premi speciali verranno premiati i vincitori della
prima giornata di regate nelle varie Classi.
PROGRAMMA:
Venerdì 18 maggio: ore
19:00, presso lo Yacht Club Chiavari, skipper meeting e previsioni meteo per il
week end di regata a cura del centro NaviMeteo.
Sabato 18 maggio: ore
11:30, una o più regate sulle boe o, in alternativa, triangolo nel Golfo.
Premiazione dei vincitori di giornata e consegna premi
speciali (Lady Marina Yachting e personaggi del mondo della vela e dello yachting).
A partire dalle ore 17.00/17.30: Aperi-cena dopo regata con buffet e musica per
armatori, equipaggi e giornalisti e autorità nel gazebo antistante lo YCC e il
Ristorante La Stiva.
Domenica 19 maggio: regate sulle boe o, in alternativa,
triangolo nel Golfo.
Al
termine, presso lo Yacht Club
Chiavari, premiazione con cocktail.
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