04 gen 2013- “Da ieri sera il vento ha cominciato a calare”, racconta
Giovanni al telefono stamattina. “Ci troviamo in una zona di alta
pressione con poco vento. Se tutto va bene dovremmo agganciare l’aliseo
tra un giorno e mezzo. Meno male perché così abbiamo il tempo di
leccarci le ferite di questi tre giorni a canna morta. La barca sta bene
ma abbiamo qualche piccolo danno. La forza del mare e delle onde ci ha
piegato tre candelieri d’acciaio di poppa, il roll bar della timoneria
si è crepato e la ruota balla un po’. Niente di grave, sono tutte cose
che si possono riparare.Siamo felici della nostra posizione anche dal punto di vista meteo
strategico: siamo riusciti ad andare molto a est e dato che l’aliseo è
da est quando lo agganceremo non navigheremo verso il Brasile di bolina
bensì al traverso. Speriamo di superare in fretta questa bolla di alta
pressione per poi volare verso Recife”.
06 gen 2013 - Dopo cinque giorni di navigazione e più di 1600 miglia alle spalle, Giovanni e il team di Maserati sono finalmente usciti dalla piatta e navigano verso l’aliseo.“Oggi siamo rimasti inchiodati con pochissimo vento”, spiega Giovanni.
“Sapevamo fin dalla partenza che avremmo incontrato una zona di alta
pressione prima dell’aliseo. Per fortuna in queste ore il vento sta
aumentando e da domani mattina dovrebbe stabilizzarsi sui 20, 25 nodi e
rimanere costante per i prossimi tre giorni. Una volta agganciato
l’aliseo ci dirigeremo di bolina larga/traverso verso l’equatore, che
sarà una delle grandi incognite di questo percorso. A bordo siamo tutti
contenti anche perché oggi Guido (Broggi ndr) ha pescato due bei
tonnetti che abbiamo mangiato marinati al limone. Erano squisiti!”.
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