
Lunedi 12 Ottobre 2009 - Grazie lo stesso Simone! La tua impresa nella prima tappa ha dato una pennellata di epicità alla nostra Mini. In un contesto supertecnologico raffinatissimo tu hai dato la misura di quanto ancora possano contare le qualità umanissime della determinazione e della forza di volontà. Ora, una volta riportata a casa la barca, riposati, rifletti e ti preghiamo di considerare che il nostro movimento ha ancora bisogno di uno come te... arrivederci!
Ed il biondino predestinato è passato in testa... che la Transat 650 del 2009 sia giunta ad uno snodo cruciale? Presto per dirlo ma di sicuro è un passaggio di testimone dall'alto valore simbolico.
Nella seconda tappa i Proto stanno un pò ristabilendo i valori rispetto ai Serie. Se nella "quasi" burrasca le doti quasi sovrumane di coraggio e bravura di Lobato avevano chiuso la forbice, le condizioni vivibili avute dopo Funchal hanno riallontanato le libellule. Sino alla generazione passata i Proto la spuntavano regolarmente sui P2 nelle andature portanti, soffrendo non poco la bolina. Ora il percorso della Transat con la sua bolina di 600 miglia nell'Aliseo di SE ha costretto i progettisti a rivedere certi parametri. Alle chiglie basculanti si sono associati doppi canard asimmetrici, alberi alari, i ballast hanno riacquisito una funzione stabilizzatrice... insomma le libellule rimontano alla grande! Mi raccontava Tosi, compagno di Caracci al GPI, di quanto bene si fosse comportata la barca nel NE 7 su cui tutti gli altri avevano pestato duramente, nel rimontare verso Giannutri. Non dimentichiamo poi che l'Aliseo quando è entrato non lo ha fatto che per più di un forza 5-6, tale da potere essere domato e sfruttato al massimo da un numero di Skipper sensibilmente più elevato.
A proposito notiamo il bel record sulle 24 ore di Boidevezi (uno che rivedremo di sicuro nel 2011) che con 272,9 miglia ha sfiorato di un soffio la performance di Delesne. Record Italiano per Del Zozzo che venerdì ha chiuso in un rimarchevolissimo 241... in pratica appena più di 10 di MEDIA ! Quanti input gli ha dato Pornichet! Luca mi raccontava che sarebbe valsa la pena di iscriversi anche solo per conoscere le tabelle di regolazione NKE dispensate e riprovate con Charles, che è anche tecnico di quella marca.
Per Dani ora dovrebbe andare meglio. Aveva distrutto lo spi piccolo e non aveva ottenuto il permesso di aggiungere i terzaroli al medio, sicchè navigava sempre soprainvelata. Ora l'Aliseo cala, il Pot richiederà altre configurazioni e poi ci sarà tanta bolina... crediamo che in questo modo potrà stabilizzare e perfezionare la sua classifica.
Bene Burte! Il lungo marsigliese che non ha mai messo piede agonistico al di là delle colonne d'Ercole, si vergognava ad ammettere che la sua solitaria più lunga fosse stata la SMS di 140 miglia... ed ha chiuso sedicesimo nella prima tappa, riconfermandosi anche ora sul medesimo standard. Una boccata di ossigeno per chi sarà costretto, per tempo e budget, a sviluppare un'attività "casereccia". Insomma... si può fare...
Mindello: ultima fermata. Mi raccontava Zamagna che nel paesino vive un bravissimo fabbro che, da quando la Mini punta su Bahia, ad ogni edizione si frega la mani, per quanti sono i ministi che fanno letteralmente la fila fuori dalla bottega per ripristinare attrezzature fuori uso. Anche quest''anno il business tira: sono ben sette le barche che hanno fatto o faranno scalo in questa propaggine NW dell'Arcipelago. Tra queste notiamo la seconda sosta dello sfortunato Verrier, aficionados del GPI, che aveva già riparato il suo 615 a la Coruna. Proprio vero che quando non vuole girare per il verso giusto...
Ed il biondino predestinato è passato in testa... che la Transat 650 del 2009 sia giunta ad uno snodo cruciale? Presto per dirlo ma di sicuro è un passaggio di testimone dall'alto valore simbolico.
Nella seconda tappa i Proto stanno un pò ristabilendo i valori rispetto ai Serie. Se nella "quasi" burrasca le doti quasi sovrumane di coraggio e bravura di Lobato avevano chiuso la forbice, le condizioni vivibili avute dopo Funchal hanno riallontanato le libellule. Sino alla generazione passata i Proto la spuntavano regolarmente sui P2 nelle andature portanti, soffrendo non poco la bolina. Ora il percorso della Transat con la sua bolina di 600 miglia nell'Aliseo di SE ha costretto i progettisti a rivedere certi parametri. Alle chiglie basculanti si sono associati doppi canard asimmetrici, alberi alari, i ballast hanno riacquisito una funzione stabilizzatrice... insomma le libellule rimontano alla grande! Mi raccontava Tosi, compagno di Caracci al GPI, di quanto bene si fosse comportata la barca nel NE 7 su cui tutti gli altri avevano pestato duramente, nel rimontare verso Giannutri. Non dimentichiamo poi che l'Aliseo quando è entrato non lo ha fatto che per più di un forza 5-6, tale da potere essere domato e sfruttato al massimo da un numero di Skipper sensibilmente più elevato.
A proposito notiamo il bel record sulle 24 ore di Boidevezi (uno che rivedremo di sicuro nel 2011) che con 272,9 miglia ha sfiorato di un soffio la performance di Delesne. Record Italiano per Del Zozzo che venerdì ha chiuso in un rimarchevolissimo 241... in pratica appena più di 10 di MEDIA ! Quanti input gli ha dato Pornichet! Luca mi raccontava che sarebbe valsa la pena di iscriversi anche solo per conoscere le tabelle di regolazione NKE dispensate e riprovate con Charles, che è anche tecnico di quella marca.
Per Dani ora dovrebbe andare meglio. Aveva distrutto lo spi piccolo e non aveva ottenuto il permesso di aggiungere i terzaroli al medio, sicchè navigava sempre soprainvelata. Ora l'Aliseo cala, il Pot richiederà altre configurazioni e poi ci sarà tanta bolina... crediamo che in questo modo potrà stabilizzare e perfezionare la sua classifica.
Bene Burte! Il lungo marsigliese che non ha mai messo piede agonistico al di là delle colonne d'Ercole, si vergognava ad ammettere che la sua solitaria più lunga fosse stata la SMS di 140 miglia... ed ha chiuso sedicesimo nella prima tappa, riconfermandosi anche ora sul medesimo standard. Una boccata di ossigeno per chi sarà costretto, per tempo e budget, a sviluppare un'attività "casereccia". Insomma... si può fare...
Mindello: ultima fermata. Mi raccontava Zamagna che nel paesino vive un bravissimo fabbro che, da quando la Mini punta su Bahia, ad ogni edizione si frega la mani, per quanti sono i ministi che fanno letteralmente la fila fuori dalla bottega per ripristinare attrezzature fuori uso. Anche quest''anno il business tira: sono ben sette le barche che hanno fatto o faranno scalo in questa propaggine NW dell'Arcipelago. Tra queste notiamo la seconda sosta dello sfortunato Verrier, aficionados del GPI, che aveva già riparato il suo 615 a la Coruna. Proprio vero che quando non vuole girare per il verso giusto...
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