martedì 9 luglio 2024

DINGHY 12’: LA CRÈME DE LA CRÈME APRE IL CAMPIONATO DEL TIGULLIO 2024


 8 luglio - Ci risiamo. Il Campionato del Tigullio-Trofeo Renato Lombardi- Coppa Pinne del Circolo Velico Santa Margherita è ripartito. Tali la frustrazione per l’annullamento della prima giornata l’8 giugno causa condizioni meteo lupesche e impraticabili, e l’entusiasmo di ritrovarsi a incrociare le prue, che sabato 6 luglio in una giornata da uomini veri, con un mare con ondone indiavolate di provenienza eclettica che lanciavano in alto la pilotina del Circolo e la facevano riprecipitare nell’incavo, con massimo del godimento degli eroi del Comitato di Regata dei quali parleremo in seguito, erano ben 30 i timonieri al via. 

La crème de la crème del Tigullio, ma non solo vista la presenza di Campioni Italiani, vincitori di Coppa Italia e Ranking List, di tutto e di più. Qualche dubbio per le condizioni di mare un po’ estreme per il piccolo grande Dinghy 12’ ( il vento registrato, un potente scirocco, aveva punte di 14 nodi, sotto i 16 del limite massimo per la Classe quindi ) coniugate con una forte corrente sfidante proveniente dal faro di Portofino, alcuni lo hanno avuto, ma poi la sfida con se stessi, più che con gli altri, ha prevalso. Peraltro, da sottolineare, nessuno si è “inversato”.

Partenza con prudenza, vista la complicata gestione del mare, ed è subito confronto tra big, con il Campione Italiano in carica Vittorio d’Albertas con Behemoth e il Vice Campione Vinz Penagini con Plötzlich Barabba ( classe 1973 il primo, 1949 il secondo) che si impongono con autorevolezza: primo e secondo. Al terzo posto Federico Pilo Pais con Blue Amnesia, novità con queste condizioni. 

Pilo infatti , il cui peso si aggira intorno ai 60 chili, con ventone, da solo, cioè senza il prodiere Segretario con il quale si avventura oltre frontiera, era convinto di
non essere competitivo come nelle ariette nelle quali è maestro. Non è più così, blocco psicologico superato e performace di primo livello anche quando la scala Beaufort si alza.

Dietro di lui Alessandro Pedone da Monaco, Filippo Jannello da Milano e Paolo Ermolli da Varese del quale si nota in questo 2024 un balzo prestazionale in avanti notevole e non occasionale. A seguire Titti Carmagnani con Toulì e Francesca Lodigiani con Cavallo Indomito - in perenne tenzone, ma a questo giro Titti dilaga… - Gianleone Funduklian con Foulo 17 e il Presidente col baffo del Circolo Gianni Castellaro, per il quale anche si annuncia una stagione in spolvero. 

Peccato per Marcello De Gasperi con Irene e Fabrizio Bavestrello con Margò incappati in due OCS che dalle posizioni di testa li hanno condannati nelle retrovie della classifica. Finita la prova, provati, ma soddisfatti, mare e vento aumentano ancora, minaccia una rotazione a grecale e i Race Officer saggiamente mandano tutti a casa, sulla scia di alcuni lungimiranti che già si erano avviati verso il porto dove Anna e Silvia accolgono gli affamati con fumanti ravioli di magro con salsa di noce. 

Dove Eugenio Torre impartisce lezioni di regolamento a richiesta sotto il tendone del Circolo stile juke box, nel senso che a domanda – il dinghista medio tigullino il regolamento non ama studiarlo, preferisce farselo raccontare da lui - lui risponde, sacro testo bilingue alla mano, riproducendo “i casi” col suo set di barchette e boe colorate di plastica. 

ove finalmente Lilia Cuneo e il suo team formato da Tay De Negri, Olga Finollo e “Cucciolo” Armaleo - col supporto frequente di Battistina Fabro - sulla pilotina barca comitato e da Angelo Campodonico, Alberto Danante, Caterina Remondini, Nicola Vivanet, Nicola Rainusso, e Stefano Botteri, detto Stefano The Second, sui gommoni per posare il campo e prestare assistenza, possono calcolare i danni a schiene e altre parti.

Il ringraziamento a loro da parte di tutta la dinghy community è senza limiti e va ribadito. I concorrenti possono giocare grazie alla passione, professionalità e generosità loro. Un dato da tener presente soprattutto se a qualcuno dovesse scappare – siamo in provincia di Genova…- il mode “mugugno”. Arriva la domenica. Il mare è ancora muscoloso, le previsioni incerte e alle 11 sembra esserci bonaccia. 

Avanti e indietro a terra per osservare il tutto dall’area Spertini e in gommone. Pochi hanno armato. Il mood è da sciopero con capannelli di dinghisti che sembrano agognare più agli anticipati ravioli che ad uscire dal porto. Conciliaboli, funzione incentivante del Segretario arrivato dal Monte credendo di essere in ritardo, poi Lilia Cuneo prende in mano la situazione, da intelligenza sulla barca Comitato in porto e dopo un po’ i riottosi - da pigrizia o da pericolo scuffia scampato il giorno prima – issano le vele e all’invito di “barche in acqua” si avviano verso il campo di regata con un vento diventato teso e un mare impegnativo, parente stretto di quello del giorno prima. 

I concorrenti sono calati, solo 21, ma la lotta rimane sorridentemente feroce. Parte una prima prova con vento da 130 e bordo buono verso Zoagli. Gin Gazzolo con Pallino piazza la zampata e prevale su Filippo Jannello con Cicci e Marcello De
Gasperi, 2° e 4° che riscattano la prima giornata, mentre bel 3° è Pilo ed Ermolli piazza un 5°. Calano vento e mare e si fanno altre due prove, entrambe ridotte dopo la prima poppa allo stocchetto finale in cui Filippo Jannello spara un uno/due ed è primo di giornata. 

Dietro con un 2° e un 5° il citato Paolo Ermolli. L’ultima prova è vinta da Marcello De Gasperi, una regata nella quale un cambio di direzione del vento alla partenza “tradisce” Gin Gazzolo e Vinz Penagini che scelgono di navigare con alcuni altri verso Portofino con mura a sinistra. Valutazione sbagliata. Il vento apre di nuovo da scirocco e i risultati loro e degli altri che hanno fatto la stessa scelta minoritaria, sono da primo scarto … 

Ultimi flash per segnalare l’innalzamento prestazionale medio di alcune entries “recenti”, rispetto ai veterani, del Campionato del Tigullio, come Franco Fondi da Milano con Nuvola d’Argento, Paolo Marocco
da Torino con Marrakech Express, Lorenzo Fazio da Alassio con Pulin.

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