venerdì 1 settembre 2023

DINGHY 12' - LA QUINTA GIORNATA DEL CAMPIONATO DEL TIGULLIO


 29 agosto - Il Campionato del Tigullio-Trofeo Renato Lombardi- Coppa “Pinne” è arrivato alle ultime battute. Come finirà tra Vinz Penagini e il suo Bonaldo Plötzlich Barabba che dopo 15 regate è in testa di un punto nella classifica con scarti del Campionato sull’ inossidabile Filippo Jannello con il velocissimo Sant’Orsola Cicci che lo insegue e cerca di azzannargli la poppa, essendo tra l’altro a pari punti con lui nella classifica del Trofeo Lombardi che non prevede scarti ? 

Un Jannello che nella seconda prova della 5° giornata ha avuto un’avaria alla piastra di sinistra dei rinvii delle manovre che l’ha costretto a fermarsi per fare una riparazione di fortuna al vang prima di riprendere la prova conclusa al 13° posto. Le retrovie, per lui. La suspence si protrarrà però ancora di poco. Tutto si deciderà nel week end del 2 e 3 settembre, quando si recupererà la 6° giornata, annullata causa allerta meteo arancione sulla Liguria, e la 7° giornata. 

Poi tutti a lustrare gli scafi e partenza in massa per Santa Marinella, vicino a Roma, dove è in programma dal 6 al 10 settembre l’87° Campionato Italiano. Cominciamo dalla fine, ovvero dal Grande Naufragio andato in onda dopo la conclusione della seconda prova. È accaduto quando Jannello, che stava armeggiando per sistemare meglio le conseguenze della sua avaria nel caso si fosse corsa la terza regata, si è visto improvvisamente con l’ albero incastrato nella sartia del Dinghy del Presidente Castellaro e come d’incanto si è trovato col Cicci rovesciato. 

Una scuffia che ha tenuto a lungo occupati i mezzi di assistenza in un raddrizzamento complicato, mentre gli scogli del Covo si avvicinavano minacciosamente. Da sottolineare in questo contesto il ruolo nel salvataggio di Nicola Raiunusso che dal gommone assistenza si è buttato in mare ed è stato determinante insieme al creativo “estrai-deriva” inventato e fornito da Gin Gazzolo, per recuperare la deriva desolatamente rientrata nella scassa, rendendo arduo e “scivoloso” rimettere la barca in “piedi”. 

E veniamo alla cronaca di una giornata faticosa e complessa, per l’ onda importante, per il vento tra i 5 e 6 metri al secondo, anche se in calo nella seconda prova, e per l’interpretazione del campo di regata che ha premiato chi ha avuto l’intuizione divergente rispetto alla norma, di bordeggiare fuori. Come Fabrizio Bavestrello che veloce, pulito e sicuro ha piazzato due bei primi. Suoi avversari coriacei Marcello De Gasperi secondo di giornata con il bel Lillia vetroresina/legno Irene (4° e 2°) e Vinz Penagini terzo con due 3°. 

A seguire Gin Gazzolo, Andrea Falciola con Solo per Pazzi - che a rettifica di quanto scritto nella cronaca precedente, è un Sant’Orsola e non un Michel- e poi 6° e 7° a pari punti Filippo Jannello e Luca Manzoni, 8° e 9° anche loro a pari punti, Vittorio De Luca in gran spolvero, e Federico Pilo Pais, e 10° e 11°, anche loro a pari punti, Titti Carmagnani e la Lodigiani, amici- avversari in perenne duello, seguiti a loro volta, anche loro a pari punti, da Danilo Chiaruttini, col il Dinghy Classico Testa Vuota e Alberto Ferracin col Lillia Romeo & Juliet, particolarmente soddisfatto di aver superato in una prova il Segretario. 

Suspence anche per il risultato della Coppa Pinne, messa in palio da Vinz Penagini per ricordare il grande amico Angelo “Pinne” Oneto, 10 volte Campione Italiano Dinghy, l’unico, insieme a Paolino Viacava, che di titoli italiani ne ha vinti 13, che si è potuto fregiare della stella d’oro sulla vela. Il meccanismo della Coppa prevede che coppie determinate a sorteggio, e perciò dal caso, tra i migliori 15 dell’anno precedente e gli altri, sommino i relativi punteggio. 

Nonostante l’ocs e la squalifica messi a segno in una delle prove dal duo Alessandro PedoneMarco Puccini, il loro team é ancora in testa con 14 e 19 punti di vantaggio sugli inseguitori Andrea Falciola-Franco Fondi e Gin Gazzolo-Gianni Castellaro. Anche in questo caso i giochi si definiranno il prossimo week end e nella spiaggetta del Circolo, a fronte di esibita suplesse, la tensione è alta e rischia a tratti di trasformarsi in nervosismo, se non irascibilità. 

Quindi stay tuned con la speranza che l’abnegazione e pazienza delle Sante e del Santo del Comitato di Regata, occupanti della ben nota ondeggiante pilotina, e di quelli dei gommoni branded Circolo Velico Santa Margherita Ligure, resistano, benevoli, anche per le ultime due giornate che si prospettano ad alta tensione.

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