venerdì 26 maggio 2023

SULLA ROTTA DEL CORALLO - Traversata storica Pegli - Tabarca - Calasetta - Carloforte


23 maggio - La Compagnia Genovese d’Oltremare e gli Ambasciatori di Genova nel Mondo (AGW) intendono riproporre la seconda edizione della “Rievocazione Storica” della traversata del Mediterraneo compiuta dai primi pescatori pegliesi nel 1544. 
Come per l’edizione precedente del 2019, concepita come evento di sostegno alla proposta di riconoscimento UNESCO della grande epopea del Popolo Tabarchino, seguendo gli scopi della Compagnia Genovese d’Oltremare che intende promuovere la storia e la conoscenza degli antichi territori genovesi d’oltremare e seguendo la mission degli Ambasciatori di Genova nel Mondo, il 2 luglio 2023 si partirà in flottiglia sull’antica rotta del corallo con una traversata in barca a vela. 

Il viaggio prenderà il via dal mare di Pegli per giungere a Tabarca (Tunisia) e risalire poi, prima del rientro alla base, sino alle Isole della Sardegna di San Pietro e Sant’Antioco (dove prosperano le comunità genovesi di Carloforte e Calasetta) ripercorrendo le rotte seguite prima dai pescatori pegliesi e poi dai loro discendenti diventati tabarchini. Breve contesto storico A seguito dell’accordo siglato nel 1535 con il Sovrano di Tunisi, il re di Spagna Carlo V ottenne la concessione e il monopolio della pesca del corallo nei mari circostanti l’isola di Tabarca. 

Questa concessione venne successivamente ceduta nel 1543 alla famiglia Lomellini di Pegli e alla famiglia Grimaldi, che si ritirò successivamente dall’impresa nel 1570, lasciando così definitivamente il possesso dell’isola ai soli Lomellini che di fatto ne instaurarono la signoria con l’edificazione delle fortificazioni e la nomina di un proprio governatore. 

Sulla base di questo accordo i Lomellini, d’intesa con la popolazione locale, condussero sull’isola i pescatori pegliesi fondando così, per una durata di 200 anni, l’insediamento che darà vita a quella che ora noi chiamiamo “Epopea Tabarchina” perché nel corso di quasi 500 anni, dopo varie traversie e tribolazioni, il popolo tabarchino è riuscito a mantenere inalterati i suoi usi, costumi, tradizioni e lingua. Negli ultimi tempi, proprio in funzione di quanto questo popolo si sia distinto nell’area mediterranea con la fondazione degli insediamenti di Carloforte e Calasetta in Sardegna e Nueva Tabarca in Spagna, dopo anni di lavoro e ricerche si è giunti a proporre all’Unesco il riconoscimento della storia del Popolo Tabarchino quale “patrimonio culturale immateriale dell’umanità”. 

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