giovedì 11 marzo 2021

Giancarlo Pedote premiato da Ulysse Nardin Italia


Giancarlo Pedote, skipper di Prysmian Group, è stato l'unico italiano a prendere il via del Vendée Globe 2020, tagliando il traguardo il 28 di gennaio in 8° posizione, a poche ore di distanza dal vincitore.  La Maison Ulysse Nardin, per celebrare la spettacolare liaison con la manifestazione velistica, ha creato alcuni segnatempo ad hoc tra cui il DIVER X CAPE HORN, un orologio che ha portato la tipica X a sfidare i mari più impietosi del mondo. Si tratta del segnatempo che oggi campeggia al polso di Giancarlo Pedote.

Con lntorno alla Terra del Fuoco, la lunetta in carbonio e l’immediatamente riconoscibile  “X” che attraversa il quadrante, il De cuciture del cinturino color zafferano bruciato per richiamare la Via delle Spezie nonché il terribile viaggio iiver X CAPE HORN Ulysse Nardin – l’orologio ufficiale del Vendée Globe – è stato prodotto in edizione limitata a 300 pezzi. Il suo movimento UN-118 garantisce precisione in qualsiasi emisfero ad ogni ora del giorno e della notte. Il cinturino in tessuto è realizzato con un’innovativa tecnologia di sicurezza: regolabile e leggerissimo, si abbina magnificamente con la leggerissima cassa in carbonio.  La “X” nera satinata è stata stampata in rilievo al centro del quadrante.
 
La prova più difficile tra le regate oceaniche, il Vendée Globe parte e finisce a Les Sables d’Olonne, nella regione francese della Vandea. Caratterizzata dal divieto di aiuti strategici, attracchi a terra o assistenza a bordo in caso di problemi (che gli skipper devono risolvere da soli, con solo i mezzi che hanno imbarcato alla partenza e delle aventuali indicazioni del team tecnico a terra), questa regata mette gli skipper davanti a condizioni di gelo assoluto, onde gigantesche, cieli di piombo e burrasche ululanti mentre attraversano l’Atlantico e gli oceani australi per navigare in solitaria intorno al mondo sui suoi mari più temibili. 

Regata quadriennale, questa competizione – spesso definita “l’Everest dei mari” porta gli IMOCA in gara, imbarcazioni monoscafo di poco più di 18 metri, dalla costa francese lungo i 45.130 chilometri di percorso su una rotta intorno alla circonferenza terrestre. Per limitare il rischio di collisione con gli iceberg la Direzione di Gara ha stabilito una zona in cui è proibito navigare, chiamata Antarctic Exclusion Zone (AEZ) che circonda l’Antartico tra i 42°S a sud del Madagascar ed i 59° S fuori da Capo Horn. 


Nessun commento: