venerdì 5 marzo 2021

1771-2021: il Cantiere Ernesto Riva del Lago di Como compie 250 anni


 Un quarto di millennio. Sono poche le attività imprenditoriali al mondo, ancor più nel settore nautico, che possano vantarsi di avere accumulato una storia così lunga, iniziata addirittura nel 1771. Nell’anno in cui il “sepultun” Ernesto Riva (termine lacustre che identificava il costruttore di imbarcazioni), varava battelli e lance presso la ‘sciostra’ (la bottega artigiana) di Laglio, il cartografo britannico James Cook si apprestava ad esplorare le coste del continente australiano e la dichiarazione di indipendenza americana non era stata ancora firmata. Guerre e conflitti non hanno mai fermato l’attività di famiglia, documentata attraverso preziosi registri storici che testimoniano le commesse di costruzione delle barche. Dopo gli avvicendamenti avvenuti nel corso dei secoli oggi il cantiere è diretto da Daniele Riva.

DAL DINGHY 12’ ALLA VAPORINA RIVISITATA

Gli scafi realizzati nel corso dei decenni dal Cantiere Ernesto Riva sono stati impiegati per le più svariate attività, dal commercio lacustre alla pesca, dal tempo libero alle gare motonautiche, come testimoniato da alcuni ‘tre punti’, veloci racer in legno tuttora esistenti, che poggiando su tre diversi punti dello scafo riuscivano a volare letteralmente sull’acqua. È stato Ernesto Riva, classe 1930, a fare entrare l’attività di famiglia nel nascente mondo della nautica popolare, grazie soprattutto alla costruzione in serie del Dinghy 12’, storica deriva di progettazione inglese realizzata in legno di mogano a clinker. Oltre alle barche “di tradizione” il cantiere ha realizzato anche motoscafi con motorizzazione entro e fuoribordo, impiegati come tender a servizio delle ville del territorio. Tra i modelli più recenti la Vaporina, rivisitazione in chiave moderna delle barche della Belle Epoque impiegate per il trasporto passeggeri.    

 

CON IL LAGHÉE DANIELE RIVA LE BARCHE DIVENTANO ECOCOMPATIBILI

Sono trascorsi 250 anni e oggi il laghée Daniele Riva, nato a Como nel 1967, figlio di Ernesto scomparso nel 2007, mantiene saldamente le redini dell’azienda. A lui il merito di avere dato nuovo impulso al mestiere dei propri avi, acquisendo nel 2008 i capannoni produttivi in località Maslianico e introducendo la costruzione di rinnovati modelli, tra i quali le veloci barche in legno motorizzate elettriche. La colonnina di ricarica installata sul pontile della storica sede di Laglio, a poca distanza da Villa Oleandra, la residenza sul lago del divo americano George Clooney, è come avesse contribuito a inaugurare una nuova era all’insegna dell’ecocompatibilità sul Lago di Como.

 

E-NEXT, LE VELOCI BARCHE ELETTRICHE IN LEGNO

Tra gli scafi attualmente in costruzione al Cantiere Ernesto Riva c’è E-next, la nuova lancia elettrica lunga 6,82 metri e larga 2,36 metri. La barca è costruita in 3 strati di legno di cui 2 incrociati a 45° e uno esterno longitudinale in mogano per uno spessore totale di 13 millimetri. Il cantiere ne sta producendo contemporaneamente due esemplari, di cui il primo con gli strati incrociati in cedro dell’Oregon e il secondo con incroci in mogano Khaya. In legno di mogano anche le ordinate, i correnti longitudinali e gli spigoli. Il layout, la zona prodiera e le sedute della coperta possono essere personalizzate. Il propulsore elettrico, prodotto dalla Mitek di Ravenna, ha un diametro pari a 260 millimetri, un peso di 72 chilogrammi, eroga 121 Kw (pari a 165 cavalli) a 380 V, è raffreddato ad acqua e trasmette il moto all’elica tramite una linea d’asse in grado di spingere E-next a velocità superiori a 20 nodi. Nel progetto di costruzione sono coinvolti anche il velista e manager nautico Enzo Marolli e il designer nautico Giovanni Barbetta. Ad oggi, in totale, sono già 4 le tipologie di barche elettriche costruite dal Cantiere Ernesto Riva, compresa l’ormai nota Ernesto, alle quali se ne aggiungeranno presto altrettante.   

 

JETTO, SALGONO A 7 GLI ESEMPLARI COSTRUITI

Con quello attualmente in costruzione salgono a 7 gli esemplari di motoscafo modello Jetto varati dal Cantiere Ernesto Riva. La barca, realizzata interamente in massello di mogano e compensato marino, ha una lunghezza di 5,30 metri, una larghezza di 1,65 metri, un peso di 150 chilogrammi ed è in grado di trasportare fino a 6 persone. Motorizzata con un fuoribordo a benzina, di potenza compresa tra 25 e 60 cavalli, può raggiungere una velocità compresa tra 18 e 30 nodi. La carena è a ‘V’ planante e la sedileria può essere trasformata in un comodo prendisole. L’attuale Jetto, commissionato da un cliente danese, può diventare un tender esclusivo per yacht di grandi dimensioni.  

 

I RICONOSCIMENTI E LE BARCHE PER IL CINEMA

“Daniele Riva Maestro d’Arte e Mestiere”. È solo l’ultimo, in ordine di tempo, tra i riconoscimenti conferiti all’attuale titolare del cantiere. Il premio arriva dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte che, in collaborazione con ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, ha infatti assegnato il premio MAM – Maestro d’Arte e Mestiere 2020, nel settore Meccanica e nautica, a Daniele Riva, selezionato dalla commissione esaminatrice “per la sua opera di maestro d’ascia e restauratore, frutto di una tradizione antica e fortemente radicata sul territorio lariano”. A questo si aggiungono il Premio Rosa Camuna, conferitogli nel 2016 dalla Regione Lombardia per avere contribuito allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo del territorio, il Premio Impresa Artigiana della Camera di Commercio di Como, lo UIM Special Award for Sustainable Development a Montecarlo e il premio “Barca dell’anno” al Salone di Genova per il runabout elettrico Ernesto. Le barche costruite dal cantiere sono state inoltre impiegate per sceneggiati televisivi e produzioni cinematografiche, film e documentari sulla storia e il turismo del Lago di Como, come accaduto recentemente per la trasmissione Linea Verde della Rai e per ZDF, televisione pubblica tedesca.

 

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