mercoledì 22 luglio 2020

Prima riunione in videoconferenza dei Presidenti dei Comitati territoriali per il welfare della Gente di Mare


Ieri, 21 luglio, si è tenuta, per la prima volta dall’istituzione, quattordici anni fa, del Comitato Nazionale Welfare della Gente di Mare, una videoconferenza che ha visto collegati i 26 Presidenti dei Comitati territoriali.  La riunione, presieduta dall’Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino, nella sua qualità di Presidente del Comitato nazionale per il welfare della gente di mare, ha avuto l’obiettivo di sviluppare un’importante sinergia tra il Comitato nazionale ed i Comitati territoriali.

Un momento essenziale per la concreta attuazione dei progetti e delle tante iniziative a sostegno dei marittimi stranieri nei porti italiani, scaturiti, nello spirito autentico della convenzione internazionale “OIL MLC 2006”, dalle proposte degli stessi Comitati territoriali.

Nel discorso introduttivo, il Comandante Generale ha ricordato come l’organizzazione dei Comitati per il welfare della gente di mare, nata, nel 2006, da un’intuizione del compianto Ammiraglio Pollastrini, grazie alla cooperazione con la rete di solidarietà facente capo all’Apostolato del Mare e alla Stella Maris, ha permesso di anticipare, nei fatti, l’applicazione degli emendamenti del 2006 alla Maritime Labour Convention che sarebbero formalmente entrati in vigore solo sette anni dopo, per effetto della legge 23 settembre 2013, n. 113 .

L’Ammiraglio Pettorino ha sottolineato l’importanza dell’attività dei Comitati, ricordando quei marittimi che, per svariate ragioni (ad esempio, l’abbandono delle navi nei porti da parte degli armatori), troppo spesso, si trovano in condizioni di assoluto disagio e sprovvisti degli elementi necessari per la propria sussistenza. Proprio per tale motivo, la rete di solidarietà creata dai comitati riveste un ruolo importante nell’offrire un doveroso sostegno ad una categoria di lavoratori essenziale per lo sviluppo dell’economia legata al mare ed al trasporto internazionale delle merci, troppo spesso ingiustamente emarginata.

Lo stare insieme nei Comitati territoriali è anche un momento di coesione all’interno dei porti, di quelle migliori espressioni che servono per dare forza e energia alla nostra economia portuale e marittima, fondamentale per l’economia del nostro Paese.” ha dichiarato il Comandante Generale.

Nel corso della  riunione, moderata dal Coordinatore della Segreteria del Comitato nazionale, C.V. (CP) Massimo Seno, Capo del 2° reparto - Affari giuridici e servizi d'Istituto, sono stati illustrati i progetti e le iniziative presentati negli ultimi mesi dai Comitati territoriali di Napoli, Taranto, Bari, Brindisi, Ancona, Gioia Tauro, Livorno, Gela, La Spezia, Milazzo, Ortona, Salerno e Ravenna.

Per l’organizzazione nazionale per il welfare della gente di mare, l’appuntamento è per la riunione plenaria del Comitato nazionale, in calendario a settembre. In quell’occasione, verranno approvate le iniziative di finanziamento dei progetti proposti dai Comitati territoriali.

L’evento ha fatto emergere con forza come il welfare della gente di mare, anche grazie alla “rete solidale” che i Comitati territoriali assicurano nei nostri porti, rappresenti un doveroso tributo di civiltà ed umanità per i lavoratori marittimi di tutte le nazionalità. Lavoratori, non a caso, qualificati dall’IMO parte della categoria dei “key-workwers”, e che, in particolar modo nella difficile fase della pandemia, sta assicurando un contributo essenziale alla tenuta economica e sociale delle nostre comunità, in Italia e nel mondo.

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