venerdì 15 maggio 2020

VECCHIE VELE: la nave goletta “ANTONIO D’ALI"


Venne varata con il nome di “Santa Marinella” dal cantiere di Matteo Tappani a Chiavari nel 1891.   Scafo in legno di 667 tonnellate. Era armata di velacci doppi e contra.  Originariamente commissionata da altri armatori, fu quasi subito acquistata dai D'Alì, armatori in Trapani, noti ed apprezzati a Camogli che forniva loro comandanti, ufficiali ed equipaggi.
Per i D'Alì, ribattezzata “Antonio d'Alì”, navigò per lunghi anni, principalmente tra la Sicilia e la costa est degli Stati Uniti.   Dal 1902 per diciannove mesi venne posta al comando del capitano Giuseppe Chiesa detto capitàn Pippu, nato a Camogli nel 1859 e figlio del Capitano Emanuele Chiesa.

La domenica del 14 giugno 1914 viene riportato in viaggio da Trapani per St. John, Massachusetts, raggiunto in Atlantico dal veliero “Santa Maria”, anch'esso trapanese, partito da Trapani 14 giorni dopo.


Avendo le due navi, oltre allo stesso porto di partenza anche lo stesso porto di arrivo, come d'uso diedero inizio ad una gara. Nonostante il “Santa Maria” fosse ritenuto più veloce, le due barche arrivarono contemporaneamente alla meta. La “Antonio D'Alì” impiegò 62 giorni per compiere l'intero viaggio, la “Santa Maria” solo 47.


Pur sempre navigando, superò indenne la prima guerra mondiale.   Verso il 1930 fu venduta all'Armatore Bertorello che la ribattezzò “Bertorello”, rimanendo sempre nel Mediterraneo.
Acquistata pochi anni dopo dall'Armatore Fratelli Crovari di Camogli, prende il nome di “Pietrino”.


I Crovari la utilizzeranno per i traffici del carbone vegetale.   Dal Registro Navale del 1941 si apprende che pur mantenendo il nome la nave è armata da Raffaele Romano di Napoli.
Requisita dalla Regia Marina, è di base a Napoli dal 26 febbraio 1941 fino al 23 ottobre 1942.
Il 24 dicembre 1941 è a Zuara in Libia. Viene colpita da bombe durante un attacco nemico ed affonda il successivo 2 gennaio.


Recuperata e riparata, riprende i viaggi del Mediterraneo sino a quando, la notte tra il 22 ed il 23 ottobre 1942 nel corso di un bombardamento aereo sul porto di Genova affonda per la seconda ed ultima volta.

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