venerdì 31 gennaio 2020

MESTRE - DISINNESCO BOMBA-DOMENICA 2 FEBBRAIO


In occasione del disinnesco della bomba rinvenuta nell’area di Porto Marghera, la circolazione NELLE AREE INTERESSATE verrà sospesa dalle 7.30 alle 12.30 su ordinanza del Prefetto.   Una domenica d’inverno, 6 del mattino. Decine di agenti bussano alle porte di tremila residenti di Mestre e Marghera e li accompagnano fuori.  Devono lasciare le loro case per alcune ore.
Le aziende, quelle aperte, sono costrette a chiudere. Le strade sono deserte perché il traffico viene bloccato. Tutti i treni vengono sospesi e dall’aeroporto non decolla e non atterra nessun volo.

Venezia è isolata: nessuno può raggiungere il centro storico, nessuno può uscire. No, non è lo scenario di un film. È realtà. È quello che accadrà domenica 2 febbraio, il giorno scelto per disinnescare e far brillare la bomba d’aereo trovata la settimana scorsa durante alcuni lavori di scavo in un cantiere di via Ferraris a Marghera.


La prima da oltre vent’anni.   Una grande evacuazione, la prima da oltre vent’anni di queste dimensioni a Venezia, che isolerà il centro storico per una mattinata.   Tutta colpa di un ordigno del peso di 500 libbre, pari a circa 220 chili di cui 129 di tritolo, di fabbricazione statunitense e risalente alla Seconda Guerra mondiale.

Non il primo che viene trovato in zona. Già nel 2014 un residuato dello stesso peso venne rinvenuto in acqua, nella zona del porto e nel 2011 all’isola delle Tresse.    In quelle occasioni i disagi furono più limitati. Questa volta sarà diverso.

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