Nago-Torbole (TN) - Come ogni anno l’attività sportiva velica sul Garda Trentino si conclude con l’Halloween Cup, regata Optimist organizzata dal Circolo Vela Torbole su delega della FIV Federazione Italiana Vela da venerdì 1 a domenica 3 novembre, che in soli 7 anni ha raggiunto numeri impressionanti, considerata la stagione. Quest’anno sono 564 i pre-iscritti provenienti da 27 nazioni per una manifestazione, che assegna il trofeo alla società con i migliori quattro atleti della categoria juniores.
Impegnativo dunque questo finale di stagione con così tanti bambini in una classe, quella Optimist, che può oggi festeggiare anche la vittoria del tre volte campione del mondo Marco Gradoni, del massimo riconoscimento velico al mondo, il Rolex World Sailor of the year. Gradoni, infatti, più volte presente alle regate organizzate sul Garda Trentino e vincitore praticamente di tutti i maggiori eventi degli ultimi anni, si è aggiudicato il prestigioso premio, unico italiano dopo l’olimpionica Alessandra Sensini e il più giovane atleta di sempre, affiancando così altri mostri sacri della vela planetaria.
L’Halloween Cup per questa edizione si presenta con una novità: l’uso di boe robotiche
in tutto il percorso di regata, che nel caso della classe Optimist, è
quello che ne richiede il maggior numero (6).
Si realizza così, anche se
ancora a livello di test, un progetto condiviso con tutti i circoli
dell’Alto Garda, che ha un duplice obbiettivo: salvaguardare il lago
evitando di lasciare in acqua mattoni e cime; offrire ai regatanti il
massimo della tecnologia esistente per poter posizionare campi di gara
rispondenti ai livelli di eccellenza degli ospiti, nonché alle richieste
sempre più rigorose di classi veliche Internazionali e Ufficiali di
regata.
Per questo motivo, in occasione dell’apertura dell’Halloween
Cup, giovedì 31 ottobre alle ore 11:00 presso il Circolo
Vela Torbole, saranno presenti insieme ai rappresentanti dei circoli
dell’Alto Garda con cui si condivide il progetto (Fraglia vela Riva,
Lega Navale di Riva, Circolo Vela Arco, Circolo Surf Torbole e
naturalmente Circolo Vela Torbole), i tecnici della ditta svizzera
Roboboj, che ne spiegheranno funzionamento e dettagli.
"L’esperimento,
con i conseguenti rischi che in questa fase la tecnologia può
riservare, dovrà testare le difficili condizioni del lago che si
manifestano, si sa, con vento anche forte e onda molto corta: elementi
certamente “di stress” per la durata delle batterie, di cui queste
“roboboe” sono dotate. Ma è tempo di guardare avanti e fare qualcosa di
concreto anche nelle attività sportive che ci riguardano da vicino,
rispondendo con i fatti al “grido d’allarme" dei nostri giovani, per un
pianeta migliore” - ha commentato il Presidente del Circolo Vela Torbole Gianpaolo Montagni, a nome di tutti gli altri Presidenti di circolo.
E
a proposito di buoni propositi da segnalare in questi giorni la
presenza al Circolo Vela Torbole di Larry Lemieux, simbolo di grande
sportività per tutti: il canadese, durante l’Olimpiade di Seoul, a
Pusan, perse una medaglia nella classe Finn per aver soccorso un
equipaggio 470, in difficoltà per le dure condizioni di mare e di vento.
A podio quasi conquistato Larry si trovò di fronte ad una scelta:
quella di seguire la regola principale del mare e quindi alla rinuncia
della medaglia per soccorrere i colleghi, oppure quella dell’egoismo
assoluto. Il gesto di dare soccorso ai due velisti fu premiato, a
sorpresa dello stesso Lemieux, con la consegna nel bel mezzo della
premiazione olimpica, della medaglia Pierre De Coubertin, consegnata
dall’allora presidente del Comitato Olimpico Internazionale Juan Antonio
Saramanch.
Una storia di grande sport, da cui i giovani partecipanti
all’Hallloween Cup e non solo, potranno ricevere un grande insegnamento.
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