Tanti sono i libri sulle
Sirene, questo è però, fra tutti, uno dei più completi e originali. L’autrice parte dal racconto di un’esperienza personale e
intrigante che la portò a chiedersi: “Ma le Sirene sono esistite davvero?”. Da questa domanda si snoda un lungo racconto che narra di una
serie di avvistamenti, documentati fin dall’antichità, di miti e di relazioni tra
queste straordinarie creature di terra e di acqua e le divinità della Grecia
antica.
L’autrice descrive poi i luoghi dove si narrava che le Sirene
vivessero e dove sarebbero giunti i loro corpi dopo che si suicidarono. Riporta
un gran numero di raffigurazioni, dalle più antiche donne uccello alle
successive donne pesce, seducenti e sensuali, fino alle iconografie che le
vedono accanto a Santi cristiani.
Una sorta di viaggio attraverso l’Italia alla ricerca di Sirene
scolpite e dipinte e a raccogliere storie colte, popolari e leggende ancora
vive. Un percorso che dimostra come, nella musica, nelle arti figurative e
nella letteratura, la Sirena sia stata in tutte le epoche e nei luoghi più
distanti, fonte inesauribile di ispirazione.
Allora, di fronte a questa ossessiva presenza nel nostro
immaginario, ci chiediamo: perché l’uomo ha attribuito a creature femminili non
umane il potere di incantare fino all’alienazione? La colpa è delle Sirene che
ci hanno stregato o dell’uomo che cerca il loro canto per perdersi?
Anna Pia Giansanti è
storica dell’arte antica. Vive a Senigallia e svolge attività di docente e
conferenziera in tutta Italia, presso Università, Istituti e Associazioni
culturali sia pubbliche che private. Ha pubblicato numerosi saggi e articoli in
materia di Arte e Archeologia e i libri: La Maddalena di
Senigallia, cronaca di un viaggio da leggenda a realtà,
Mediateca delle Marche 2011; Angelica Catalani, la
cantatrice dei re, Le Affinità elettive 2014; Facciamo la Santa Monica?
Storia e Storie di un rito predittivo tra devozione, arte e magia,
Ventura Edizioni 2016; Quello che so di lei,
Ventura Edizioni 2019.
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