Chaplin, yacht a vela del 1974
della Marina Militare, ha vinto la prima edizione della veleggiata “Ritorno a
Capraia” per vele d’epoca, classiche e tradizionali. Seconda classificata
Gemini del 1983, anch’essa della Marina Militare. A causa delle difficili
condizioni meteomarine Margaret del 1926 ha rotto l’albero, mentre il cutter Ilda
ha dovuto abbandonare la competizione. Tra le partecipanti anche la goletta in
acciaio Rosie Probert Too, autrice in passato di un giro del mondo.
LA MARINA MILITARE VINCE LA PRIMA
VELEGGIATA IN CAPRAIA
Chaplin, cutter bermudiano lungo 16,75 metri costruito
dal cantiere ligure Sangermani su progetto del triestino Carlo Sciarrelli,
donato nel 2008 dalla famiglia genovese Novi alla Marina Militare, ha vinto la
prima edizione della veleggiata “Ritorno a Capraia” svoltasi lo scorso
15 giugno lungo le 27 miglia che separavano il Marina Cala de’ Medici di
Rosignano Solvay (LI) dall’isola di Capraia. Chaplin ha completato il percorso
in 3 ore, 54 minuti e 26 secondi. Seconda classificata Gemini del 1983,
sloop bermudiano in legno costruito dal cantiere De Cesari su progetto di
Andrea Vallicelli, il “papà” di Azzurra, anch’esso appartenente allo Sport
Velico della Marina, cha ha impiegato 4 ore, 18 minuti e 55 secondi. Infine la
goletta Rosie Probert Too, giunta a destinazione dopo oltre 6 ore di
mare. La veleggiata, organizzata dall’AIVE Associazione Italiana Vele
d’Epoca, dalla delegazione della Lega Navale Italiana di Capraia
Isola e con il supporto dello Yacht Club Cala de’ Medici, era disciplinata
unicamente dalle norme internazionali per evitare gli abbordi in mare, senza
l’obbligo di presentazione di un certificato di stazza e con l’espresso divieto
di utilizzare vele volanti (spinnaker, gennaker, carbonera, ecc.).
Difficili le condizioni meteomarine, con vento di maestrale fino a 20 nodi e
onda formata che hanno provocato il disalberamento
di Margaret e il ritiro del cutter Ilda
del 1946. In serata, sull’isola, si è svolta la premiazione e la cena
equipaggi, alla presenza del presidente della LNI Capraia Giunto Canigiani, del rappresentante AIVE, il Consigliere Carlo De Thierry, e di Enzo Meucci, presidente LNI di Pisa,
che ha cooperato nell’organizzazione della veleggiata e svolto funzioni vicarie
per il presidente AIVE Pier Maria
Giusteschi Conti.
MARGARET SPEZZA L’ALBERO
Margaret, un classe 8 Metri S.I. (Stazza
Internazionale) del 1926 dell’armatore pistoiese Giulio Baldi (la barca
è lunga in realtà 14,31 metri), dopo circa 13 miglia dalla partenza procedeva
di bolina con mure a dritta, un metro e mezzo d’onda e circa 18 nodi di vento.
Improvvisamente un’onda ha strappato una volante. Nonostante l’armatore abbia
tentato di raggiungere il letto del vento per alleggerire il carico
sull’albero, una successiva onda ne ha provocato la rottura. L’albero,
lungo circa 18 metri e realizzato in legno di spruce, si è spezzato all’altezza
della prima crocetta. L’equipaggio, composto anche dal viareggino Fabrizio
Del Dotto e dal pisano Alessandro Arnò, non si è perso d’animo e una
volta districata la ragnatela di cavi, manovre e cime è riuscito a riportare la
barca in assetto di navigazione e a raggiungere a motore il Marina Cala de’
Medici. Una volta all’ormeggio l’armatore Baldi, che non si è mai perso
d’animo, ha inusualmente stappato una bottiglia di Brunello di Montalcino quale
buon auspicio per il futuro. L’albero verrà presto ricostruito.
I CADETTI DELLA MARINA, DALLA VELEGGIATA
ALL’AMERIGO VESPUCCI
In occasione della veleggiata, a bordo di Chaplin
e Gemini, comandate rispettivamente dal Capitano di Fregata Angelo
Bianchi e dal Sottotenente di Vascello Arturo Laudato, si sono
imbarcati 6 allievi e 2 allieve della prima classe dell’Accademia Navale di
Livorno iscritti ai corsi del Genio Navale, Sanitario, Stato Maggiore e
Commissariato. Per loro si è trattata di un’importante esperienza formativa di
vela d’altura dopo tanti mesi trascorsi sui banchi di scuola. Tutti si sono
alternati al timone e alle manovre, spesso consigliati dall’esperto Nostromo
della Marina, il Luogotenente Michele Renna. Il prossimo 30 giugno i
cadetti si imbarcheranno sull’Amerigo Vespucci per una campagna
addestrativa della durata di 73 giorni che da Livorno li porterà a navigare
fino in nord Europa. In questa occasione la nave scuola più bella del mondo,
oggi comandata dal Capitano di Vascello Stefano Costantino, parteciperà
dall’8 all’11 agosto a Rostock, in Germania, alla Hanse Sail, raduno
internazionale di tall ships.
“ROSIE PROBERT TOO”, LA GOLETTA DEL GIRO
DEL MONDO
Tra le imbarcazioni partecipanti alla prima
edizione della veleggiata “Ritorno a Capraia” anche il ‘modern classic’ Rosie
Probert Too, una goletta a strallo lunga 16,75 metri, costruita in acciaio
nel 1981 dal cantiere CCYD (Costruzioni Charter Yacht Diporto) di Venezia
Mestre su progetto di Giorgio Zamichieli e G. Franco Padoan. Commissionata
dalla nota attrice Lea Padovani, nei primi anni Ottanta ha compiuto il
periplo del globo. In epoca recente è appartenuta all’ex ministro Roberto
Maroni e ora viene impiegata per il charter al comando del giovane skipper toscano
Gianluca Battaglia. La barca si è dimostrata potente e sicura in alto
mare, grazie al dislocamento medio-pesante e alla possibilità di regolare con
facilità le tre vele di bordo, di cui due rollabili. Oggi Rosie Probert Too, dal
nome del personaggio di un radiodramma al quale l’attrice Padovani si era
appassionata, si prepara ad affrontare l’imminente stagione velica e non è
esclusa la sua partecipazione ad altri eventi legati al mondo della vela
classica.
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